Uno dei motori che spingono il mondo. Oltre all'amore e al denaro. Una paura che cresce con il tempo, mentre usciamo dall'infanzia e procediamo verso la maturità e infine la vecchiaia. Alla base di ogni religione dato che la spiritualità umana è fortemente legata alla sopravvivenza dopo la morte. L'altra vita, l'Aldilà, quel che verrà dopo. E tutto questo collima con il terrore più evidente nell'essere umano: morire fa veramente paura.
Ma non a tutti.
Esiste una piccola percentuale di esseri umani che ha compreso quel che c'è da comprendere. A questa, piccola percentuale, fa paura, semmai la vecchiaia del corpo, le malattie ma non morire. Si arriva a questa definizione da varie strade. Ho conosciuto cultori dello Spiritismo che non avevano più paura di morire in quanto rassicurati dagli spiriti con i quali credevano di comunicare. E dico: credevano perché con le canalizzazioni spiritiche non c'è mai da fidarsi.
Ho conosciuto altre persone che vincono la paura di morire in quanto esperti in quella scienza negata dai professoroni che vediamo in televisione ciarlare di tutto e di niente, che si chiama Parapsicologia. Questa scienza cataloga perfettamente e con criterio veramente scientifico, ogni manifestazione di tipo paranormale, quindi offrendo categorie interpretativi di grande rilevanza. E tramite queste procedure ci si rende conto di una serie di luoghi che esistono oltre la realtà oggettiva, luoghi da dove provengono echi ed energie paranormali che travalicano i cinque sensi.
Esistono poi mistici che attraverso studi completamente diversi, capiscono che questo mondo e quindi questa vita non sono le uniche possibilità offerte alla nostra consapevolezza. Ho raccontato esperienze simili in cinque romanzi: BAGLIORI SUL BULICAME, LA TERRA INVASA DAI RETTILI, I RETTILI TRA NOI, L'INGANNO DEL DRAGO, ADDIO ALLA COLONIA TERRESTRE.
In questo post è impossibile riassumere i concetti contenuti in tali opere. Il più semplice riguarda l'atto che eseguiamo ogni giorno e soprattutto ogni notte. dormendo, sognando, noi ricordiamo non una fantasticheria della mente ma un luogo vero dove operiamo tramite quello che si chiama comunemente corpo di sogno. Per quel che so io, è esattamente il corpo che ci permetterà di vivere dopo il decesso del corpo fisico. Pertanto, ogni volta che dormiamo, simuliamo l'effetto del morire.
C'è da dire che il corpo eterico è un corpo psichico, quindi è sensibile ai sentimenti. La sua salute dipende dai sentimenti e dalle sensazioni di tipo morale ma anche dai desideri e dalle turbe psichiche. Dormire e morire con animo sereno e positivo influenza entrambe le situazioni e cambia completamente gli effetti.
Cosa troviamo nel mondo eterico-onirico? Quel che vediamo nei sogni è soltanto un esempio. Questo mondo è letteralmente costruito dai ricordi dei defunti e dai sogni-desideri dei viventi su entrambe i piani. La vita psichica è un'altra vita dopo quella materiale-fisica e prima di quella squisitamente mentale o delle idee.
Ogni scuola esoterica, occidentale o orientale, insegna che l'essere umano ha almeno sette corpi a sua disposizione ovvero in questi sette corpi può operare la nostra consapevolezza. Dopo il corpo materiale, questa si riunisce nel corpo eterico detto anche corpo di sogno. Una dimensione che comprende una vita vera e propria con le sue regole. Talvolta viene considerata una terra di confine tra due dimensioni: la terrena e l'astrale. Per certi versi, la dimensione astrale è la vera dimensione che viviamo dopo la morte fisica ma non immediatamente. Il motivo potete immaginarlo facilmente.
Il mondo eterico o psichico è sostenuto dai sentimenti, dai ricordi e dai desideri umani. Un mondo molto vicino al nostro. Nella dimensione astrale, invece, il tessuto molecolare che lo compone è di tipo completamente diverso dal materiale e dall'eterico. Quel luogo è possibile visitarlo mentre si è vivi in questo mondo materiale soltanto con l'aiuto di esseri caritatevoli che ci potranno sostenere con la loro energia mentre si sogna. Esistono pii persone molto dotate che riescono a recarsi in queste regioni tramite i cosiddetti voli astrali ma a questo livello è collegate una forma energetica particolare ed io tempo che nel raccontare queste esperienze si possa fare molta confusione tra i piani eterici e quelli astrali.
Dopo la morte fisica, questo mondo astrale non è infatti immediatamente disponibile. Alcuni medium asseriscono che gli stessi esseri che possono venirci in soccorso mentre dormiamo e si sogna, vengono in transito dal mondo astrale al mondo eterico per trarre le persone che lo desiderano fortemente e portarle in astrale. Ma esiste una controindicazione in operazioni come questa.
L'atmosfera astrale è fortemente energetica, vibra a un frequenza superiore e consuma letteralmente il corpo psichico o eterico. Somiglia al concetto di paradiso cristiano e quindi attrae molti esseri che dopo un felice periodo di transito astrale, poi, semplicemente, muoiono. Morire nel piano astrale significa tornare a incarnarsi sul piano materiale per la nostra consapevolezza. Quindi, morire i nastrale ci fa tornare in questa valle di lacrime.
I corpi che possiamo utilizzare hanno la loro ragione e quindi la loro essenza dipende dalle dimensioni che possono abitare. Le dimensioni stesse variano con il variare della frequenza molecolare. Noi stessi, viventi sul piano materiale, dobbiamo dormire per nutrire il corpo eterico che altrimenti soffrirebbe troppo senza poter tornare da dove viene ogni notte.
Se vi interessa l'argomento, informatevi, studiate, cercate di capire. I viaggi che ho fatto valgono per me, e nel raccontarveli so benissimo che per comprendere quel che c'è da comprendere dovete farli da voi. Nell'onorare il mio mestiere di scrittore mi sento solo di ricordarvi che i sentimenti negativi sono il male del nostro corpo eterico e quindi della prossima vita che vivremo dopo la morte fisica.
Tenete a mente che il mondo psichico o eterico è il mondo dei desideri, dei sentimenti, dei ricordi ma anche delle paure. Per certi versi, in questa vita ricordiamo quel che abbiamo vissuto laggiù e una volta tornati laggiù, saremo influenzati da quanto abbiamo pensato, provato e fatto qui. Ecco per quale motivo non esiste giudice migliore di quello interiore.
Sarà bene tenerlo a mente invece di aver paura della morte. Morire significa tornare. Si può persino desiderarlo ma non suicidarsi, mai. I contratti esistono anche nei mondi successivi a questo e devono essere onorati. Da ricordarsi che consapevolezza ed energia sono valute universali. Non si possono sprecare.
Ad ogni modo, capire cosa ci aspetta dopo la morte fisica può rivelarsi molto utile nella prossima vita. Invece di sprecare tempo e spazio in attività ridicole e oscene, potremmo utilizzarlo per studiare qualcosa di utile. Magari leggere i libri migliori invece di quelli che il regime delle Elite ci propina per i suoi scopi e non certo per i nostri interessi.
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