Leggendo questo blog, avete imparato qualcosa ed io ho la coscienza a posto. Il minimo per uno scrittore, io l'ho fatto. Questa era l'attività che sentivo di dover fare e quindi, nonostante la più completa censura subita dagli editori nazionali, io ho svolto il mio compito.
Sapete che ho anche regalato le mie opere tramite questo blog. Le ho dunque rese disponibili per chiunque avesse un computer e il collegamento tramite una rete internet utile alla connessione. Altro, non mi permettono di fare e quindi non faccio.
Se potessi, convincerei il mio editore ad abbassare per quanto possibile il prezzo di copertina. Comunque, alla fine, quando il romanzo di cui parlo oggi sarebbe finito, avrebbe potuto insegnare un principio fondamentale che tutti dovrebbero almeno ascoltare da un altro essere umano: perché siamo qui e per quale motivo non dovremmo esserci. Inoltre, cosa e come agire quando ci si accorge che nella colonia terrestre non si deve continuare a stare. Quindi, il titolo di ADDIO ALLA COLONIA TERRESTRE spiega tutto il senso di tale romanzo.
Avevo promesso nel post precedente che vi avrei resi edotti di quanto sto facendo ora in qualità di scrittore. Bene, quel che ho sempre fatto: continuerò a scrivere. Nei fatti, è un altro romanzo: IL SEGRETO DELLA VITA ETERNA.
Dato che, come avete compreso, è inutile, ormai che vi parli delle mie opere su questo blog, cercherò di fare in modo di rappresentarvi qui, direttamente, i discorsi che farei tramite i romanzi che non potrete leggere. Beninteso, questo blog esisterà almeno fintanto che il sottoscritto potrà aggiornarlo. In caso di decesso o di grave malattia, non leggerete più queste pagine, e saprete che dopo poco tempo, spariranno dalla Rete.
Non so per quale motivo, tramite questo blog posso esporre le mie idee e tramite la carta stampata assolutamente no. Probabilmente, in questo modo, chi amministra le nostre esistenze cerca di limitare il danno. Il danno che per lor signori consistente nell'aumentare la consapevolezza comune di chi siamo, e soprattutto perché siamo finiti nella colonia terrestre.
Il fulcro del problema è solo uno: non tornare nella prigione della Matrice e se ci siamo già, come uscirne. Nei prossimi giorni, tutto quel che leggerete su questo blog insisterà su tale argomento.
Vi dissi di essere uno scrittore viandante ovvero un tizio che avrebbe esposto ai suoi simili il senso della propria esplorazione. L'ho fatto, finora, ma adesso il tempo stringe. Non manca molto. dato che il guscio usato per sopravvivere nella colonia terrestre si sta esaurendo lentamente ma progressivamente. Si chiama vecchiaia e costituisce uno dei tanti nemici invincibili con i quali dobbiamo saper trattare o morire direttamente.
ADDIO ALLA COLONIA TERRESTRE avrebbe adempiuto a tale obbligo in forma di romanzo ma è inutile parlarne ancora. Dopo aver utilizzato questo blog per descrivervi le mie opere letterarie, passo al significato finale di questa mia attività di scrittore, ovvero nel dargli un senso compiuto che non potrà essere, evidentemente, un processo commerciale da svolgersi mediante pubblicazioni esposte negli scaffali di una libreria.
Pertanto, potrete considerare ogni singolo post che leggerete da oggi su questo blog come i capitoli dell'ultimo romanzo. Non facciamo confusione, mi spiego meglio: IL SEGRETO DELLA VITA ETERNA non è per voi ma seve a partecipare a un premio letterario, il migliore che ho trovato. Non serve a nulla eppure lo devo fare. La Matrice ha i suoi riti.
Cari lettori, lo sapete come me che siamo nati tra le cosce e le braccia di nostra madre solo per finire dentro una tomba fredda e solitaria oppure tre le fiamme di una pira purificatrice. La carne non può essere eterna, neppure se si sottopone all'Albero della Vita.
Da bambino fui capriccioso e ribelle perché questo luogo non mi piaceva. Ho cercato la libertà in ogni modo possibile fino a comprendere come qui la libertà sia l'unica valuta impossibile da reperire. Siamo detenuti in un penitenziario di massima sicurezza che è disposto con mura concentriche e comprende luoghi di detenzione molto diversi tra loro: dai più scomodi e oppressivi, fino ai maggiormente gradevoli e sopportabili.
Non c'è modo di evadere, neppure con il suicidio, intendiamoci bene. Talvolta è possibile sacrificare la propria esistenza a favore di altri ma ci sarà rinfacciato anche questo atto. Ci sarà rimproverato anche quando salveremo un altro uomo o donna che sia. Sarà la nostra inclinazione naturale a poter scegliere un atto pietoso che ci verrà rimproverato aspramente.
Chi gestisce questa prigione non l'ha costruita, ma chi la gestisce la deve far fruttare a dovere e il suo frutto si chiama energia. La Matrice serve a spremere energia dai suoi prigionieri. Questa energia viene parassitata da una miriade di ospiti non desiderati ma la parte più ricca finisce dentro ingranaggi cosmici che la portano fino alla sua destinazione finale: nel motore celeste in grado di far sopravvivere l'intera Creazione.
Una parte di noi fornisce l'energia di cui sopra, gli altri, sono le comparse di questo gioco perverso che avremmo soltanto il compito di far cessare per sempre. Questo sarebbe stato il tema finale di ADDIO ALLA COLONIA TERRESTRE.
Come vi ho detto, il tempo, ovvero il nostro tiranno, stringe. Ora rimane solo il tempo per scrivere quello che poi sarà il titolo della sezione che riunirà tutti i prossimi post: Il romanzo non scritto. Questo perché neppure i censori possono vietare un romanzo non scritto. Come vi dicevo, la Matrice ha i suoi riti, e soprattutto le sue routine. Qualunque, vero, libertario deve imparare a conoscere e a manipolare quanto riesce ad afferrare al fine di predisporre la sua liberazione ulteriore. Ma questo è già il tema del prossimo post.