E allora, chi vuole o è costretto a vivere di scrittura, oppure deve inventarsi altri sistemi per versare contributi e arrivare, chissà quando, a una pensione.
Li state sentendo i corvi che gracchiano contro Quota 100 e altre forme di pensionamento che possano anticipare la deprimente Ritorma Fornero? Tra l'altro, la Quota 100, fortemente voluta dal passato governo giallo-verde, fu uno dei cavalli di battaglia della maggioranza ormai sfumata.
Particolare che il Centro-sinistra continua a dimenticare. Non sappiamo cosa ne pensa Conte, che sta progettando il suo partito personale dato che quanto accaduto a Prodi, ai tempi dell'Ulivo, spaventerebbe anche un personaggio più coraggioso di lui.
Paradossale è il contributo che la Banca d'Italia sta fornendo alla discussione. Dato che sono quasi di pari numero, pensionati e lavoratori, allora ecco la genialata: mandiamo i lavoratori in pensione a 70 e più anni.
Invece di pensare ricette per creare lavoro, si creano solo lavoratori ormai fiaccati, magari malati, che dovrebbero trainare la locomotiva Italia, chissà come. E la disoccupazione? Ah, beh, dimenticavo: il reddito di cittadinanza, che allora diventa spesa davvero improduttiva persino per chi lo percepisce dato che non permette di versare neppure un centesimo.
Se chi governa questo Paese avesse un briciolo di cervello, capirebbe che il problema è solo creare nuovi posti di lavoro, magari finanziando l'impresa con emissione interna di denaro, permessa dagli attuali trattati. Nel contempo, liberare altri posti di lavoro specie nella PA, dove ormai quasi tutte le pensioni sono calcolate con il sistema contributivo; il che significherebbe che mandare in pensione un lavoratore costa meno di quanto necessita per mantenerlo in servizio. E dato che la media dei lavoratori del pubblico impiego supera i 50 anni, si potrebbe rinnovare l'intera PA a costi irrisori.
Tuttavia, se non si comprendere che invece che andare a mendicare fondi dalla UE, è possibile emettere denaro che circoli solo internamente, dando fiato a un motore interno che ormai balbetta invece che girare, nulla potrà essere fatto di positivo.
Non vi illudete: chi comanda davvero lo devi in qualche modo costringere a fare quel che serve. Non so se Conte sarà in grado di attuare un programma simile. Di sicuro, chi l'ha preceduto non ci ha nemmeno pensato; infatti, questa situazione è figlia di ricette neo-liberiste che, innalzando l'età pensionabile di continuo, hanno prodotto esattamente quel che vediamo oggi e che allarma tanto Visco e compagnia. Non è troppo difficile capirlo.
Un cieco che guida un sordo. Un'ideologia controproducente in mano a personaggi che si trovano a guidare un paese eseguendo diktat provenienti peraltro da altre realtà continentali. Sembra davvero inevitabile andare sempre peggio.
A questo dovrebbe pensare Conte.
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