E non c'è da preoccuparsi. sono la maggioranza delle persone che ricordiamo, parenti, amici, colleghi, amori perduti. Sono fantasmi i milioni di desideri provati e mai realizzati, le migliori intenzioni, le persone agoignate e mai raggiunte, le professioni che avremmo svolto per tutta la vita e che non abbiamo potuto fare perché la vita esige i suoi dazi per sopravvivere in una prigione.
E a questo proposito, fantasma è l'eterno bisogno di una libertà che sembra impossibile eppure è lì fissa dentro di noi, perché altro non sappiamo immaginare.
Fantasmi sono tutti gli artisti e gli scrittori che abbiamo amato, gli attori, i cantanti, i pittori e gli scultori, morti ma che hanno lasciato le loro opere a parlarci in eterno di loro.
I fantasmi dei figli deceduti tragicamente prima dei genitori, i nostri genitori, morti dopo averci donato questa vita. Un fantasma è tutto quel a cui non sappiamo rinunciare ed evochiamo incessantemente.
Ci seguirebbero volentieri anche dopo la nostra morte fisica ma non potranno farlo e resteranno qui, a sbiadire nel vento.
Di fantasmi parlo nel mio romanzo BAGLIORI SUL BULICAME, pubblicato tramite Amazon.
Il protagonista del romanzo li vede e parla loro nella realtà quotidiana, ma sono loro a trasportarlo nei piani alternativi a questa esistenza, dove i defunti continuano a vivere anche dopo esser stati strappati a forza dalla vita terrena alla quale non credevano potesse esserci alternativa.
Ma chi siamo, noi, per poter considerare la nostra vita migliore e più degna d'esser vissuta, rispetto a quella di un fantasma? Non sapremmo neanche definirla compiutamente, la vita, e come potremmo mai dare patenti di miglior vita a qualcuno?
Per altri, infine, potremmo essere fantasmi anche noi. Fantasmi che forse ricordano un passato indimenticabile che è rimasto dietro a un sogno impossibile.
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