venerdì 9 ottobre 2020

Lo voleva l'Europa

 Secondo Milena Gabanelli, che scrive sul Corriere.it, tra tagli al Servizio Sanitario Nazionale operati nelle manovre finanziarie e impiego inferiore di risorse tra quelle programmate, in Italia il taglio netto di denaro impiegato è stato di 37 miliardi in 10 anni. 

Oggi, siamo sotto la media UE in maniera impressionante soprattutto per la minor presenza di infermieri nelle strutture sanitarie. Di fronte alla pandemia Covid 19, e soprattutto ai desideri di chi pensa sia importante farsi prendere i dati biologici con un tampone, i nostri ospedali stanno andando in tilt. La paura è tanta. 

Mi chiedo a cosa serva fare il tampone o il test sierologico, in una grande città dove è necessario muoversi tra milioni di persone che frequentano mezzi pubblici e locali di servizio, e quindi le possibilità di entrare in contatto con individui infetti è altissima. E' evidente che le psicosi, il terrore di un nemico invisibile che miete vittime, è tale da indurre anche persone equilibrate a prendere ogni precauzione utile.

Io vivo a Roma e qui da noi, la situazione dei tagli alla Sanità ha investito intere strutture un tempo fondamentali. Per esempio l'Ospedale Carlo Forlanini, una struttura maestosa, sorta nel 1934 e chiuso nel 2015. Fu importante a livello mondiale per la ricerca e la cura contro la tubercolosi, ed ora, se fosse in funzione, darebbe il suo contributo eccezionale contro qualunque virus o batterio respiratorio.

Per i Romani, il Forlanini è l'ìmmagine morente di una Sanità a misura del fatidico "Lo vuole l'Europa...". Non dimentichiamo mai chi ha preteso i tagli allo stato sociale italiano, per non guardare alla tragedia greca, per esempio.

Al di là di queste polemiche, non vedo quando, se non durante tragedie sociali come la presente situazione, sia necessario riaprire una struttura. come quella citata, e dedicarla alle malattie respiratorie in maniera definitiva. 

 L'ex ospedale Forlanini si trasforma in polo culturale

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