domenica 25 ottobre 2020

Sopravvivere al Covid e morire di fame?

 

 https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2020/10/24/scontri-a-napoli-de-magistris-violenza-da-condannare-ma-ora-basta-chiacchiere_bff2987c-ab9c-407a-a4b9-77028e637f26.html

 Piccole avvertenze per l'uso del video descritto. 

La posizione del sindaco di Napoli, De Magistris, mi pare di grande equilibrio e saggezza. 

Mentre clinici, biologi e virologi litigano e si contrastano persino sull'origine del contagio, non hanno mai trovato il fatidico paziente 0 e neppure concordano su possibili conseguenze di mascherine e vaccini, la gente se deve subire limitazioni della libertà personale e quarantene deve poter sopravvivere dignitosamente. Non si può scherzare con la libertà e contemporaneamente con le esigenze del sopravvivere quotidiano. 

Appare inutile che la finta democrazia che contraddistingue il nostro Paese (ripeto per l'ennesima volta: in VITTIME SACRIFICABILI spiego come e perché siamo una colonia americana) si agiti tanto per l'inizio di rivolte di piazza, come accaduto a Napoli. 

Proprio il Sindaco spiega come sia indispensabile far precedere ogni forma di repressione dalla distribuzione senza limiti e secondo giustizia di aiuti pratici ed economici ai settori colpiti. Tutti i settori colpiti sia dalla pandemia che dalle misure restrittive dei vari livelli di governo, centrale e locali. 

Fare la faccia severa con chi soffre è cinico e bestiale. I violenti si combattono e si fermano con la ragione prima che con la giustizia. Non esiste coinvolgere nei propri deliri di rivolta gli altri se chi ci circonda è sereno e sazio. Non ci vuole un genio a capirlo.

In questo quadro si innesta la pandemia del Covid. Qualunque pandemia si combatte con sistemi vari e, se possibile, si anticipa il contaqgio con distanziamenti, protezioni eccetera. Serve sempre, comunque, la grande ragionevolezza del buon padre di famiglia, tale anche se e quando deve sgridare figli discoli.

Stampate denaro e distribuitelo. Basta con le chiacchiere. Sposo senza riserve il grido di De Magistris e di altri, prima di lui.

Il capitalismo, deciso nelle stanze dei potenti negli ultimi secoli, si è dimostrato un grande problema. Forse qualcuno ha pensato di imporre una cura sociale utilizzando un problema sanitario?

Il progressivo invecchiamento della società, specie in Occidente, porta una differente esposizione ai pericoli sanitari. L'influenza uccide molto di più la popolazione inquadrata nelle fasce di età superiore ai 50 anni da sempre, non c'è bisogno di invocare bau-bau virali particolari.

Forse, la conclusione più ovvia dopo aver ascoltato queste dichiarazioni del sindaco di Napoli è che dovremmo considerare la circolazione dei virus influenzali, che uccidono comunque, e del Covid stesso con la stessa severità con la quale si combatte una guerra che dev'essere in favore del popolo e non contro il popolo.

Il resto deve farlo lo Stato. Che sia nazionale o trasferito nelle assemblee di Strasburgo e Bruxelles, poco importa. Se dobbiamo chiuderci in casa per non contrarre il virus X o la malattia epidemica Y, devono garantirci la possibilità di sopravvivere anche mentre subiamo gli effetti della vera malattia che sia un virus o quella chiamata Capitalismo. Non lavori? Non mangi. È un'epidemia sociale anche questa, o no?

Un'economia di guerra contro l'ingiustizia sociale. Fate vivere la gente, non opprimetela con i vostri diktat indiscriminati.

Lavoro e casa per tutti, oppure sovvenzioni sociali. Pensione obbligatoria a 60 anni e lavoro per gli altri garantito per legge. La mascherina la indossava liberamente già chi temeva polveri e inquinamento. Quel che può provocare rivolte è la mancanza del pane, lo si vuole comprendere o no? 

 

Ricetta Pane casalingo - Giornale del cibo

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