Potete leggere il post immediatamente precedente a questo, per avere altre informazioni. Breve riassunto: da scrittore di gialli, horror, fantascienza e noir, negli ultimi tre anni, sono venuto a conoscenza di alcune storie che via via, mi hanno letteralmente coinvolto in un mondo, e in modo, assolutamente imprevedibile e per certi versi sconosciuto.
Sia l'introduzione a BAGLIORI SUL BULICAME, che l'introduzione a LA TERRA INVASA DAI RETTILI, (il primo romanzo, pubblicato per qualche mese su Amazon e ora ritirato da quelle pagine; il secondo, ancora inedito) spiegano bene i motivi che mi hanno spinto a intraprendere quelle ricerche.
Nel primo, ovvero le vicende raccontate in BAGLIORI SUL BULICAME, me la sono andata a cercare, come si suol dire. Avevo l'intenzione, semplicemente, di comprendere meglio alcune teorie che aveva enunciato, durante la sua incredibile parabola umana, Mario Signorelli, scrittore-archeologo e medium viterbese, deceduto nel 1990.
Signorelli pubblicò vari libri in un periodo che va dal 1970 fino alla sua morte, dimostrando di poter riscrivere l'intera epopea della Confederazione Etrusca, smentendo clamorosamente il lavoro di intere generazioni di storici sull'argomento. Il lavoro di Signorelli iniziava con la rivalutazione di uno storico e letterato medievale: Fra Annio, letteralmente denigrato e dimenticato non dai suoi contemporanei ma da quanti ereditarono quella sapienza, divulgata con il celebre trattato Antiquitatum Variarum. .
Potete trovare altri particolari su Wikipedia ma con l'avvertenza che il celebre sito, come in tanti altri casi, si limita a portare acqua al mulino della scienza cattedratica più pigra e piatta. Ovvero: Fra Annio era semplicemente un falsario.
E invece, importanti ricerche più moderne, lo stanno rivalutando, esattamente come fece Mario Signorelli che andò a verificare sul campo, attraverso scavi e ricerche tra reperti incrostati di fango, la conferma a quelle teorie, trovandola dov'era celata agli occhi frettolosi degli storici di ogni epoca: sotto la superficie della nuda terra.
Come spesso accade durante simili ricerche, all'improvviso si schiude davanti agli occhi increduli del cercatore di conoscenza un mondo incredibilmente luminoso e straodinario, impossibile da abbandonare, se ci si entra.
Quel che provò nel 1400 Fra Annio, e nel 1970, Signorelli, ho potuto sentire e toccare io ai giorni nostri, mentre mi trovato a Viterbo, cercando opere mai arrivate alle stampe del celebre scrittore viterbese. Tre anni fa, iniziò questa vicenda, che mi ha visto coinvolto in prima persona, che ho poi narrato in BAGLIORI SUL BULICAME e che avete potuto leggere per qualche mese tramite Amazon; ora tornata nel mio digitale cassetto, attende un editore vero che possa pubblicarla e divulgarla come merita.
Sono ancora dentro quella vicenda, con il cuore se non con la mente, impegnata altrove.
Vi pare poco importante capire come mai, nell'antichità, sia letteralmente sparita ogni traccia della Confederazione Etrusca, in realtà mai vinta sul campo dagli invasori romani?
A quel tempo, l'Etruria era come è la Germania oggi. Ecco, immaginate che la Francia o l'Italia si metta in testa di invaderla, approntando un esercito che se la fa sotto prima di entrare a Berlino, ci gira intorno, si accampa nelle vicinanze per mesi, catturando esclusivamente qualche ignaro pastore nei dintorni, che con il suo gregge cerca solo pascoli verdi.
Ovviamente, nel frattempo, i media drogati dal regime interno, descrivono mirabolanti imprese compiute dai valorosi alpini mentre inseguono le germaniche truppe in rotta.... E queste cronache resteranno agli atti per i secoli futuri, escludendo, ovviamente, di raccontare che quando l'esercito italiano finalmente si decide a entrare in una Berlino silente e abandonata, non trova altro che edifici vuoti e un silenzio di tomba.
Il mondo intero dovrebbe chiedersi che fine ha fatto l'intera popolazione, il governo, gli alti ufficiali militari, i grandi intellettuali, ovvero l'intero peso della grande Germania non può certo sparire nel corso di una semplice guerra locale, come se non fosse mai esistito...
Questo, si pretende di assegnare al ricordo collettivo di quanto accadde alla Confederazione Etrusca, che ai suoi tempi equivaleva alla potente Germania di oggi. Nessuno, se non Mario Signorelli, ai tempi nostri si è preoccupato di smentire queste balle, queste assurdità, queste vere e propeie omissioni contenute nella cronologia ufficiale storica.
Eppure, anche il ricordo delle sue scoperte, dei suoi libri, sta svanendo tra la polvere di pochi anni, depositata su libri presenti in qualche biblioteca di provincia o nelle librerie di libri usati visto che le sue pubblicazioni ancora non fanno parte dell'archivio moderno chiamato Internet se non con titoli e immagine delle copertine di libri pubblicati trenta-quaranta anni fa.
Avevo inserito in tale archivio, ovvero all'interno dei server di Amazon, il mio romanzo, BAGLIORI SUL BULICAME anche al fine di preservarlo dalla polvere coprente degli anni e dei secoli a venire. Ma se l'appassionato impegno di Signorelli, almeno per qualche anno, fece balenare nelle cronache del suo tempo l'esigenza di far nascere una Nuova Etruscologia, nel mio caso, rischia semplicemente di non risultare neppure nell'enorme scaffale digitale della multinazionale americana.
Dato che nelle librerie non c'è, la cifra di chi capitava nella mia pagina quasi per caso, risultava talmente risibile da non comportare alcuna, vera, diffusione del testo tra la gente. Cosa ci vuole? Nel caso di un archivio digitale contemporaneo, è fondamentale almeno tradurre l'opera in varie lingue e quindi renderla disponibile per molta gente nel mondo. Qui, in Italia, dove l'80% del venduto si esplica attraverso le librerie, serve soltanto una normale esposizione almeno nei maggiori punti vendita nazionali. Quindi, serve un buon editore.
Ecco per quale motivo, la ricerca collegata alle conoscenze di Fra Annio e le scoperte di Mario Signorelli, si è fermata. Le vicende narrate in BAGLIORI SUL BULICAME, erano solo il punto di partenza della mia ricerca personale, incredibilmente sfociata in una ridda di eventi di tipo paranormale che ho vissuto a Viterbo tre anni fa e che ancora oggi causano alcune conseguenze che avrei dovuto raccontare in un successivo romanzo. Conseguenze che si traducono in fatti sconvolgenti che sono entrati di colpo nella mia esistenza e in quella di alcune persone che hanno condiviso la mia ricerca di tre anni fa.
I romanzi, la letteratura in genere, serve proprio a questo: poter raccontare quel che sappiamo e che merita, in qualche modo e per qualche ragione, di restare nella memoria collettiva. Per ora, a tal fine, mi resta solo affidare alle pagine di questo blog tali rapporti. Senza un ottimo editore di riferimento, non esiste alcuna possibilità di pubblicare l'opera in questione.
Domani, nel prossimo post, vi spiegherò cosa è successo, nella mia vita e durante il mio impegno letterario, negli ultimi tre anni, ovvero dal giorno successivo in cui tornai da Viterbo dopo i fatti narrati in BAGLIORI SUL BULICAME.
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