Andrea Crisanti, virologo, è il direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell'Università di Padova. Categoria: scienziato, esperto per antonomasia.
Questo signore, nella trasmissione televisiva Non è l'Arena, La Sette, del 29 u.s., ha dichiarato di non essere sicuro che il vaccino di cui si parla è testato opportunamente e soddisfa tutti i criteri di sicurezza ed efficacia; dato che le ricerche sono state finanziate con soldi pubblici, pretende di avere i dati. Egli, cioè Cristanti, i dati non li ha visti e quindi non provvederà a vaccinarsi. fonte: https://www.iltempo.it/attualita/2020/11/29/news/andrea-crisanti-vaccino-covid-virologo-pfizer-astrazeneca-dati-condivisi-rivista-british-medical-journal-non-e-larena-la7-25388684/
Ergo: Crisanti non è certo delle garanzie necessarie a definire un vaccino sicuro ed efficace. Devo preoccuparmi o pensare che anche il buon Crisanti sia finito nella categoria dei moderni eretici, ovvero i complottisti?
Egli stesso giustifica, o almeno comprende gli attacchi ricevuti dai colleghi con l'atteggiamento provinciale dell'ambiente scientifico italiano. Ma davvero?
Un tempo, la Chiesa bollava, e perseguitava duramente, quanti osavano mettere in dubbio il suo verbo: gli eretici sono stati imprigionati, torturati e bruciati sul rogo per quello che si potrebbe definire un reato d'opinione. Il giurista religioso era anche giudice e boia, o secondino.
Oggi, le torri d'avorio degli scienziati si sono trasformate nelle roccaforti degli scientisti, che dominano incontrastati la nostra società, trasformatasi da fucina di fanatismi religiosi a laboratorio scientifico. Chi osa distaccarsi dalle direttive provenienti dai comitati, sottocomitati e associazioni di scientisti, è un volgare complottista e additato al pubblico ludibrio. Per ora, i roghi non si vedono.
Crisanti si sente in buona compagnia dato che anche il direttore del British Medical Journal e quello di Nature sono stati molto critici, a suo dire, sulle procedure adottate.
In effetti, l'editore Peter Doshi, del British Medical Journal, non ha lesinato critiche sull'attuale mancanza di trasparenza dei dati.
Mi pare di ricordare che Cina, Russia, Stati Uniti e una parte dell'Europa, hanno annunciato che il vaccino anti Covid 19 è quasi pronto, e addirittura, il nostro governo sta pensando, se non l'ha già fatto, di ordinare milioni di dosi... SENZA DATI?
STIAMO SCHERZANDO?
Questo è un vaccino complottista!!!
Da uomo di cultura, esigo che vengano adottate le procedure previste per chi si macchia di tradimento dei sacri canoni scientifici. Vengano attivate tutte le procedure per smascherare il reo e punire i responsabili! Non pretendo il rogo anche perché oggi spargere nubi potenzialmente tossiche incorre nella violazione di un reato penale, ma almeno si prendano provvedimenti seri.
La religione aveva i suoi misteri (misteri della fede) ma la scienza ha i suoi dogmi chiamati canoni, o leggi, quindi qui non si scherza. Un farmaco o un vaccino non è una preghiera.
E posto che nessuno, nemmeno uno scienziato, può imporci di vaccinarci, che almeno il vaccino sia sicuro ed efficace. I soldi non puzzano, e i vaccini?
Piccolo promemoria per gli editori italiani che, casualmente, dovessero finire a leggere questa pagina: il raccont oche fornisce i ltitol oalla mia ultima raccolta inedita ovvero VITTIME SACRIFICABILI, anticipa di quasi un anno la situazione corrente e quel che stiamo vivendo.
So bene che l'editoria moderna preferisce altri argomenti, e comunque, qualcuno potrebbe pensare di valorizzare uno scrittore non fanatico, non scientista ma semplicemente ragionante. Uno costruttore di storie che immagina opportunamente. Non sia mai che venga apprezzata una tal dote, un po' più e un po' meglio di chi ha già ricevuto la copia di questa raccolta di racconti e ha taciuto oppure risposto con proposte editoriali umilianti.
Vedete, cari amici, con me la cultura del silenzio non basta. Sono gli avvenimenti a confermare quel che scrivo, in anticipo. Magtari, mentre qualcuno fa soldi con i farmaci, altri potrebbero pensare o immaginare di far soldi con buoni libri. La speranza, non il ministro della Sanità, è l'ultima a morire.
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