domenica 13 dicembre 2020

LA TERRA INVASA DAI RETTILI/1

 Il romanzo è la cronaca di un incontro con una realtà non del tutto nuova ma che, come certi eventi paranormali, quando entra nella tua vita, la trasforma completamente, alterando la percezione che hai del mondo e le tue stesse idee e opinioni sulla vita e sugli altri.

Inizia con l'incontro avuto con un giornalista locale viterbese, un mio amico di vecchia data e un personaggio di circa 60 anni, che si faceva chiamare con l'iniziale del suo cognome, presumo: B

Lo ricordo come una persona robusta, con la pelle cotta dal sole, non molto alto e con un aspetto del tutto tranquillo e controllato.  Era un mese freddo, quel gennaio del 2018, quando noi quattro, di sera, seduti in una trattoria di Viterbo, cenavamo e ascoltavamo il racconto di B.

 Vril & Verità Nascoste - Galleria

Il mio amico Carlo lo conosceva da qualche mese, e, insieme ad altri amici e conoscenti, tutti iscritti a una sorta di organizzazione segreta, cercava di proteggerne la fuga e l'anonimato.

B. stava semplicemente scappando dal pericolo che i Rettiliani potessero trovarlo  e rapirlo.

Il rapimento di esseri umani da parte di alieni, è definito adduzione anche se la parola giusta dovrebbe essere abduzione. L'equivalente in inglese è abduction.

Non a caso, nei nostri dizionari la parola è invece riferita ad altro (scostamento di un arto, allontanare qualcuno o qualcosa), non esistendo, secondo i puristi della lingua, l'equivalente significato di rapimento da parte di alieni in inglese. 

In realtà, in Italia, l'ufologia è trattata come la parapsicologia: niente più di un mito, leggende, roba per paranoici, al limite. 

Anche in altre parti del mondo, comunque, se una persona dichiara di aver paura, di non dormire per il timore di rapimenti, pur avendo qualche segno nel corpo perlomeno sospetto, viene invitato a rivolgersi a medici, psichiatri, non certo a ipnotisti in grado di tirare fuori dal suo inconscio quel che la memoria cosciente non riporta pienamente e che costituisce un pesantissimo trauma.

Da questo punto di vista, B. era un addotto poco comune. Era molto sereno e anche se fuggiva da un possibile incontro con i Rettiliani, era senza dubbio impaziente di riunirsi con un'altro gruppo o razza aliena, che lui chiamava Uomini-Drago. Questi esseri, che l'uomo era certo provenissero da un'altra galassia, lo rapivano fin  da bambino, e lui provava per loro un grande affetto e una profonda fiducia, tanto da chiamarli benefattori.

Carlo, il mio amico, voleva un parere sulla vicenda che riguardava il suo protetto. In realtà, per me si trattò di restare letteralmente stregato dalle storie che raccontava con tanta forza, immediatezza e semplicità.

La descrizione degli esseri che lo avevano addotto per decine di volte, fin da bambino, mi faceva venire in mente i Dargos che Pier Fortunato Zanfretta racconta come protagonisti delle sue adduzioni, fin dal 1978. 

Come loro, erano sicuramente, nel racconto di B.,  una razza molto simile ai Rettiliani quali sono comunemente illustrati e definiti per esempio nei testi di Icke e di Credo Muttwa.

In certe tradizioni esoteriche, come nei racconti di tanti popoli sparsi sul pianeta, si parla di una razza antichissima di Rettiliani che provenivano da Orione e che si installarono sulla Terra quando ancora gli esseri umani erano solo ominidi simili a primati. Li ibridarono e crearono quelli che chiamiamo Uomini di Neanderthal.

Nell'arte, nei reperti, nella memoria collettiva, la loro presenza non può essere messa in dubbio. Il culto della Madonna Nera, per esempio, deriverebbe proprio dalla loro influenza. 


La statua rettiliana del tempio di HORYUJI NARA - Nibiru 2012

Fuggivano da quelli che più tardi li avrebbero raggiunti anche sulla Terra, i Rettiliani come li conosciamo e temiamo oggi: mentre i primi erano parte di un gruppo di medici e filosofi, gli altri erano predoni senza scrupoli che avevano, ed hanno, il solo obiettivo di schiavizzare i pianeti che incontrano sul loro cammino. Odiano i loro oppositori, sia interni, come gli Uomini-Drago, sia esterni.

Dal racconto di B. e di altri addotti, è tratto il romanzo LA TERRA INVASA DAI RETTILI, che, nei prossimi post vi illustrerò con altri dettagli. 

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