Come sapete, leggendo questo blog, ho momentaneamente rinunciato alla parentesi con Amazon. I motivi sono vari. In primo luogo, Amazon stessa, almeno in Italia deve decidersi. È un editore o un distributore? I suoi dubbi in tal senso, possono diventare boomerang per molti di noi.
Infatti, cambia di molto il regime fiscale nei i due casi. Se Amazon è un editore, quel che realizzi dalle vendite delle opere che affidi ad Amazon, ovvero quelle che la multinazionale stessa chiama royalty, puoi denunciarle al fisco tramite i modelli 730 e Unico o come si diavolo si chiama ora il vecchio 740. Viceversa, se Amazon fosse un distributore, ovvero si incaricasse solo di esporre la tua opera e incassare per te le vendite, allora qualunque scrittore che si affida al self-publishing, diventa un produttore in proprio, un editore di sé stesso che deve disporre di partita IVA. La differenza è sostanziale.
Quindi, mentre Amazon decide cosa vuole essere, persone come me che vogliono fare le cose per bene, decidono quel che vogliono essere loro. Nel mio caso, ritengo requisito fondamentale per chiunque scriva in Italia, poter essere presente nelle librerie. Tutto qui. Servirebbe un editore tradizionale e di buon livello dato che distribuire fisicamente i libri che stampano nelle rivendite necessita di un distributore, oppure di una distribuzione in proprio.
E qui, riscontro il terzo problema. Ormai è un fatto acclarato. Non so da quanto mi conoscete voi, come scrittore o come gestore di questo blog. Vi garantisco che l'antipatia della grande e media editoria verso il sottoscritto sta rasentando il parossismo. Mi posso anche immaginare il motivo: uno che spiega quel che accade alla gente, tramite la narrativa, è poco gradito a chi gestisce la locomotiva nazionale e quindi anche molte proprietà che a loro volta gestiscono l'editoria.
Chi gestisce la locomotiva nazionale vive di menzogne, o meglio di illusioni che diventano menzogne quando sono ripetute ad arte nei libri, nelle trasmissioni televisive di falso approfondimento storico, e nei sacri testi in uso alle università. Devo dire che altri, sulla mia stessa linea, che magari non scrivono narrativa ma saggistica, mi hanno sorpreso per il successo ottenuto.
Per esempio chi, pazientemente e con grande maestria, sta demolendo le basi della credulità popolare riguardo la religione cattolica e della religione in senso più ampio e mondiale. Quando un colosso dell'editoria nazionale arriva a pubblicare uno scrittore simile, significa che il grande reset è in corso.
Chi comanda il mondo ha sempre utilizzato la religione per imporre sia i suoi diktat, chiamati dogmi, che la credulità popolare per compattare e ordinare le masse. Oggi, la tendenza delle Elite, come spesso vi racconto io, è utilizzare la scienza come nuovo totem per imporre il Nuovo Ordine Mondiale.
Questo concetto riunisce solo l'opera che le Elite stanno compiendo per l'ennesimo reset, ovvero un cambiamento epocale. La chiave di volta a cui sono arrivato, anche per merito della divulgazione di altri autori, è che oltre le Elite esiste una regia occulta costituita da gerarchie aliene.
Conoscevo molti di questi elementi direttamente dagli autori che sono universalmente ritenuti i precursori della Teoria degli Antichi Astronauti. Durante le mie, personali, ricerche, ecco che le storie raccontate da vari testimoni, alcuni dei quali si ritenevano addotti, mi hanno fornito la prova sufficiente e definitiva per esporre il tutto nel mio ultimo romanzo La Terra invasa dai Rettili.
Un romanzo straordinario e non perché l'ho scritto io. Uno scrittore, in frangenti come questi, deve solo mantenere la lucidità necessaria a comprendere quel che viene a conoscere (operazione non sempre di facile esecuzione) e raccontarlo con grande semplicità e immediatezza ai propri lettori.
Se inserissi questo romanzo su Amazon, so già che rischierei di ridurre la possibile esposizione, e quindi la proposta, del romanzo a quanti dispongono di un computer e lo usano per gli acquisti elettronici. Oltre ad avere problemi di tipo tecnico-fiscale come accennavo all'inizio. Lasciare al mostro chiamato Fisco le mani libere di interpretare le regole già esistenti per eventualmente attaccarti, è un errore che non mi posso permettere.
Se gli editori insisteranno nel loro ostruzionismo nei miei confronti, devo necessariamente inventarmi altro.
Nel corso dell'esistenza di ognuno di noi, la ragione di quel che siamo in contrapposizione con quel che il mondo vorrebbe fare di noi, ad un certo punto diventa un processo insanabile e persino non gestibile.
Una delle tante contraddizioni di chi pretende, quasi per diritti divino, di ordinare la realtà e il mondo che ci circonda e quindi fare di noi quel che vuole il potere umano.
Eppure, ognuno di noi viene in questa dimensione con un compito da svolgere. Non si tratta di capricci e neppure di stupide velleità e tantomeno di desideri di guadagni stratosferici.
Per quanto attiene a uno scrittore, egli deve poter offrire al massimo grado di fruibilità le proprie opere. Saranno i destinatari potenziali di tali opere a decidere se prenderne atto o no. Accade a ognuno di noi di scegliere quel che vogliamo ascoltare, leggere, vedere.
La censura del mondo nei nostri confronti avviene in tempo reale e da sempre. Oggi, la tecnologia offrirebbe spazi prima inimmaginabili, ma le Elite avendo l'ansia di tenere sotto il proprio controllo chiunque, stanno operando una forte censura non solo nei confronti di chi scrive ma anche di chi ha scelto di esprimersi tramite filmati per esempio utilizzando internet e le varie piattaforme dedicate.
Molti autori, oggi chiamati opinionisti o divulgatori, lamentano censure nei vari canali che operano tagli ai filmati. I gestori delle piattaforme non si accontentano più di trarre profitto dalla pubblicità; in realtà, non possono ammettere la libertà di parola e quindi di pensiero di quelli che chiamano editori dei contenuti multimediali.
Questi divulgatori si stanno organizzando altrimenti, per esempio istituendo piattaforme indipendenti. Operazione simile a quanto dovrò organizzare anch'io, come chissà quanti altri scrittori.
Seguite questo blog, se v'interessa quel che so scrivere io. Avrete presto aggiornamenti a riguardo.
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