domenica 28 febbraio 2021

Per quale motivo continuare a scrivere?

 Questa domanda riecheggia spesso non certo nelle librerie o nei convegni dedicati ai libri, piuttosto sui social, ovvero nei gruppi animati da scrittrici e scrittori che, inevitabilmente, se la pongono, con un certo grado di amarezza. 

Può piacere o non piacere, purtroppo siamo gli ultimi testimoni di un'epoca che fatalmente sta per finire. 

La scrittura in quanto tale si è avvalsa per secoli di un supporto fatto di pelli, tessuti tessili, magari legno prima della carta per essere divulgata. 

L'oggetto libro è stato il veicolo per tramandare conoscenze e istruzioni pratiche al posto della tradizione orale, molto in voga anticamente.  È stato anche il mezzo per permettere a più persone di condividere quelle conoscenze e quindi la stampa ha letteralmente conquistato il mercato oltre che la cultura dei secoli passati. 

La digitalizzazione dei documenti è stato l'inizio del processo che separa la cultura dal supporto fisico e trasferisce la distribuzione dei testi all'etere oppure ai cavi telefonici mediante i quali circolano i cavi di internet, posto che i siti che contengono i file sono comunque oggetti chiamati server. Si risparmierà carta, questo è il moderno comandamento che le Elite stanno divulgando. Per certi versi, inevitabile, per altri una sorta di condanna del libro-oggetto. Un oggetto quasi magico, dal profumo particolare che i collezionisti presto si contenderanno accanitamente.

Tuttavia anche la parola scritta è in grande crisi. Ci sono persone che, nel nostro Paese almeno, si vantano di non leggere libri, dopo il periodo scolastico.

Sappiamo tutti che se esiste un modo per cercare di fare soldi chiacchierando, si chiama Youtube. La monetizzazione dei canali aperti su questo social permette, tramite la pubblicità, di fare denaro abbastanza agevolmente, ovviamente considerando il grado di preparazione, simpatia, empatia ed anche bellezza fisica dei vati youtuber. 

La parola pronunciata, registrata e inviata tramite i soliti dati chiamati pacchetti informatici, consistente in voce e immagine, sta soppiantando completamente la parola scritta e letta. 

Uno scrittore come me, tra l'altro, pensa ovviamente di non poter in alcun modo entrare nel vero mercato librario che si fonda, ancora per poco nelle librerie. La presenza su Amazon frutta un minimo di popolarità ma praticamente nessun guadagno reale a moltissimi scrittori. Inoltre, le proprie opere, su Amazon, sono presenti tra un milione di offerte del tutto simili in quanto il provider americano offre spazio a tutti. Se così non fosse, il mercato sarebbe ristretto probabilmente riservato e forse inaccessibile per le persone comuni.

Questo blog, del resto, come molti consimili, andava di moda molti anni fa, prima dell'eplosione di Youtube. Chiunque voglia inserirsi in un mercato dei contenuti (idee, immagini, cultura, divulgazione) deve considerare la fattibilità, prima, di un'operazione, e la sua rendita in termini finanziari, subito dopo. Dobbiamo vivere tutti del nostro lavoro. Così non è,  o è sempre meno, per gli scrittori puri.

Si tratta di un dato di fatto, dal trend nettamente in calo, che si sposta soprattutto verso i social fatti appunto di immagini e parole registrate e inviate.

Questo blog resterà a testimonianza della mia storia umana di persona che intendeva esprimersi tramite la parola scritta. Resterà visibile e raggiungibile per i pochi o pochissimi che intendono e intenderanno seguirlo, quindi leggerlo da remoto, finché Google e i suoi padroni vorranno mantenere i server attivi.

I veri fruitori di questo blog siete voi che ancora potete raggiungere le pagine elettroniche di cui è composto.

La realtà e la fantasia che racconto tramite il blog e i libri che scrivo, libri elettronici appunto, è circoscritta a poche persone, probabilmente nel numero di un migliaio complessivo. Sarebbe un numero di molto ampliato se cinema e televisione volessero trasformare uno o più libri che ho scritto in una serie televisiva o un film singolo. Operazione, tra l'altro, agevole in quanto il mio stile di scrittura è abbastanza simile alle sceneggiature cinematografiche.  

Questo non accade in quanto la circolazione di idee di vari autori anche tramite televisione o cinema è di molto concentrata su alcune persone che sono più o meno gradite a chi controlla il sistema delle comunicazioni. Resta la platea dei produttori indipendenti e a questi è praticamente riservata la mia produzione letteraria almeno come intenzione.

Credo che la mia situazione sia del tutto omologabiele a quella di migliaia di scrittori miei colleghi e contemporanei di ogni sesso, età ed estrazione sociale.

A loro, soprattutto, è dedicato questo post. Dobbiamo avere il coraggio di testimoniare la nostra epoca né più né meno di tanti che ci hanno preceduto in ogni momento della vita pubblica e quindi utilizzabile per la memoria. come noto, i drammi interiori sono del tutto privati, insondabili, sconosciuti alla massa dei senzienti ed è giusto che sia così. anche nell'era del tutti connessi e sempre connessi, il sentimento ed il pensiero che sono le colonne fondanti di ogni consapevolezza restano in gran parte inaccessibili a qualsiasi sistema.

Ci sono esempi nella storia di persone che si sono trovate a dover gestire questi momenti di passaggio e quindi di fine di un'epoca mentre ne iniziava un'altra dalla quale erano automaticamente esclusi o emarginati. 

Noi non vediamo l'inizio e tantomeno la fine, se esiste, della nostra realtà. Possiamo solo essere certi che sia in movimento, quindi che gli eventi si succedano e che il tempo consista in una modalità dinamica. Tramite la forma di comunicazione che abbiamo scelto, possiamo quindi testimoniare quel che sappiamo o che siamo.

Il successo, la rendita economica, non fanno per noi, non sono previste in questo momento storico, e probabilmente non lo saranno minimamente nel futuro. 

Il Sistema sa selezionare accuratamente anche i cataloghi dedicati agli archivi e state tranquilli che il nostro nome non sarà incluso in futura memoria per il semplice fatto che ogni sistema protegge sé stesso. 

Quindi, la lotta, se c'è, è qui e ora. Si deve avere il coraggio e la predisposizione per svolgere il proprio ruolo con grande efficienza e gioia.

Ecco quale può essere un motivo veramente praticabile e sostenibile per continuare a scrivere. Non tornerò più su questo argomento dedicato quasi soltanto ai miei colleghi. Credetemi, non ne ho il tempo. Sulla mia pagina Amazon potrete trovare, non so per quanto ancora, il meglio che posso offrirvi di romanzi e racconti di genere giallo, noir, fantastico.

Deve ammettere che rimane un grande onore e in qualche modo un privilegio quasi eccessivo poter comunicare con voi tramite quella pagina. Cercherò di esserne degno anche con le prossime pubblicazioni che sono in arrivo a marzo. 



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