martedì 2 marzo 2021

La galassia del sovranismo italiano ha un futuro?

 Il nostro panorama politico lo conoscete bene e lo subite altrettanto bene. La situazione è molto più chiara ora che i grillini hanno calato la maschera e lo hanno fatto da un bel pezzo. 

Grillo, da parte sua, non ha fatto altro che gestire la procedura di normalizzazione da lontano, senza neppure la necessità di entrare in Parlamento. Muove i suoi come e quando vuole. E infatti ha sapientemente saputo allontanare chi era più che altro movimentista puro e ha invece introdotto Conte nel suo reame personale. 

Conte è uno splendido personaggio che significa gestione che pare molto gradita ai Gesuiti in tutto e per tutto e quindi scordatevi qualsiasi velleità sovranista, cari elettori del Cinquestelle. I Gesuiti sono considerati da molti parte integrante di quella fazione elitaria completamente mondialista, i duri e puri del Grande Reset che Davos ha annunciato. Ecco il motivo apparente che ha spinto Grillo a obbedire al richiamo di Draghi, diventato comandante in capo della colonia italiana appena Biden ha spodestato Trump. 

Qui da noi, terra conquistata dagli USA in virtù della resa incondizionata italiana a Cassibile, la gestione statunitense ha permesso ed anzi auspicato che entrassimo nella gestione terriotoriale amministrativa espressa dal Trattato di Lisbona e concretizzata nella Unione Europea, anche semplicemente per indennizzare la Germania del grande sforzo post Caduta del Muro di Berlino e normalizzazione della Germania Est. Molto dolorosa non solo per noi, ma per gli ex compagni della Germania Est soprattutto.

Qui da noi, a causa delle ristrettezze sanguinose imposte dalla UE ai cittadini italiani, è nata una certa galassia dei movimenti sovranisti, ed è l'unico dato di un certo risveglio della società italiana degno di nota oltre al brusco risveglio dalle illusioni grilline. Infatti, la partitocrazia tradizionale è del tutto appiattita sulle posizioni mondialiste, e quidi di parte UE, clamorosamsnte sfociate nel dominio di Draghi.

Costui è entrato con la grazia di un elefante nella cristalleria, spazzando anche le evidenti finzioni di sovranismo emanate da Salvini e la Lega diventata, ancora per poco, partito nazionale. Si affollano tutti sotto la coda del Dragone Volante con le più svariate motivazioni ma di certo con la più totale sottomissione. 

Pertanto, a parte la funzione di opposizione parlamentare espressa da Fratelli d'Italia, quasi delusi dal non appartenere alla grande e gioiosa fratellanza schierata con Draghi, non esiste nel Paese altra opposizione che quella declinata dalla galassia sovranista quasi completamente extraparlamentare. 

Da parte sua, la Meloni, che non si capisce se vuole uscire dalla UE oppure di volere un'altra UE, del resto mi risulta essere ancora presidente del gruppo parlamentare europeo dei conservatori e riformisti:https://www.lastampa.it/esteri/2020/09/29/news/giorgia-meloni-e-il-nuovo-presidente-del-partito-dei-conservatori-e-riformisti-europei-1.39362316 - Una strana forma di sovranismo, davvero e comunque forse poco spendibile elettoralmente ma da non sottovalutare in ambito di voti provenienti da pura destra nazionalista.

Nella galassia sovranista esistono alcuni movimenti che vale la pena di descrivere a partire dal movimento storico Fronte Sovranista Italiano, nato in Centro Italia da alcuni intellettuali provenienti dalle università e capitanato da D'Andrea. Espressione sincera di un certo intellettualismo che si ribella ai diktat economici della UE ma alquanto ingessato nella propria dialettica interna e poco visibile nel panorama mediatico nazionale. Ha partecipato ad alcune manifestazioni elettorali.

La star appena nata, in quel panorama mediatico così caro proprio alle Elite, è ovviamente Paragone con Italexit, che ha appena acquisito una vecchia conoscenza del sovranismo italiano, l'avvocato Marco Mori. Italexit  ha sia perso alcuni elementi proprio in parlamento, non riuscendo neppure a intercettare i fuoriusciti del Cinquestelle, almeno per ora, che con Alternativa c'è sono una sorta di mina vagante della scarissima opposizione parlamentare attuale.

Nei giorni scorsi Vox Italia, di Fusaro, si è evoluta in Ancora Italia, sbagliando clamorosamente nome a parer mio. Il nome per un neo-partito è assolutamente fondamentale, deve restare nella memoria, del resto così labile, di un probabile elettore e quindi senza questa caratteristica si perde almeno la metà dei voti potenziali. È un peccato perché unisce l' intelligenza politica del filosofo Fusaro, la dialettica di Toscano e una certa quota di elettorato di sinistra proveniente dall'area di Solleviamoci. Rischia di subire una certa auto-referenzialità da cui ha provato a fuggire proprio la quota intellettuale dei suoi responsabili che non è da sottovalutare; per esempio, spostando la proclamazione del nuovo partito da San Marino a Roma. Ha intenzione di radicarsi sul territorio e questo significa entrare nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro. Come ottenere questo ambizioso progetto, è da vedere.

Esiste anche il Partito Comunista di Marco Rizzo, da sempre molto critico nei confronti della UE ma non sufficientemente chiaro, almeno per me, sul come e perché si debba uscire e quale sia l'alternativa proposta, per esempio, all'Area Euro.

In genere, i sovranisti, divisi come sono su molte questioni, rischiano di fare la fine dei partiti a sinistra delle ceneri del vecchio PCI. Uscire dalla UE e come? Uscire per intanto solo dall'Area Euro? Uscire o no dalla NATO?

Intanto, in attesa che facciano chiarezza nel loro interno prima, e nei confronti dell'elettorato nazionale poi, su queste questioni, è da vedere come si riposizionerà l'ampio elettorato inevitabilmente deluso dalle espulsioni interne al Cinquestelle e dalle scissioni poi avvenute con Alternativa c'è.  

Si tratta di milioni di voti di italiani che speravano davvero di cambiare il Parlamento aprendolo come una scatoletta di tonno invece di annegare all'interno di quel pessimo olio atto alla sua conservazione come ha purtroppo dimostrato di fare l'attuale Cinquestelle, vero caposaldo della dominazione di Draghi che, proprio come l'altro alfiere della UE Monti, guarda caso ha una saldissima maggioranza parlamentare a sostegno.

Per quanto mi riguarda, temo una certa fragilità idelogica dei sovranisti attuali, che appaiono molto confusi nella strategia ed anche nella tattica, dovendo non solo scegliere come procedere ma anche in quale numero e in quale formazione. 

Senza unirsi in una federazione con un programma chiaro e netto, non faranno breccia nell'elettorato degli scontenti che potrebbe garantire quote veramente impressionanti a chi dovesse capire come intercettare l'inevitabile calo elettorale dei Cinquestelle. Alcuni personalismi e tentazioni all'auto-referenzialità espresse dai protagonisti di questi movimenti o partiti che si dichiarano sovranisti, fanno temere per il loro futuro. Se non riusciranno a entrare in Parlamento, sono destinati a fallire.

La partitocrazia italiana ha dimostrato di saper resistere all'urto del vecchio Cinquestelle che minacciava tuoni e fulmini diventati solo la tempesta perfetta all'interno di un bicchiere. Ma il bicchiere è tenuto in mano dal Presidente della Repubblica che è eletto proprio dai parlamentari ed è la quasi totale garanzia della loro sopravvivenza nelle forme partitiche scelte dalle Elite stesse con grande cura oltre alla permanenza dell'Italia in ambito europeo. Ecco per quale motivo, molti europeisti sognano Draghi prossimo presidente della Repubblica Italiana. Draghi che infatti, nel suo discorso d'apertura, ha sottolineato la necessità di cedere ulteriore nazionalità oltre all'irreversibilità della divisa europea, l'Euro.

Le Elite, statene certi, non temono i sovranisti italiani. Chi domina veramente il mondo ha solo bisogno del consenso della maggioranza ed è specializzato nell'ottenerlo anche tramite le varie emergenze sanitarie o meno create. 

Attualmente, in Italia non esiste neppure l'ombra di chi potrebbe minacciare di conquistare tale consenso. Questa è la triste verità e vedremo se i vari, neonati, partitini e movimenti sovranisti sapranno confutarla nei due anni che mancano alle elezioni nazionali. 

Nel prossimo post ripeterò quali sono i veri vincoli che legano l'Italia al gioco delle Elite, e quindi al mondialismo puro da queste espresso e ordinato. 

 European Settore Sanitario Medico Le Mani Fanno A Forma Di Cuore Sul Mondo  - Fotografie stock e altre immagini di Accudire - iStock

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