La legge non è solo una parola. La legge è una regola comune che dovrebbe armonizzare i comportamenti. Chi non la rispetta, si pone, e questo ci hanno insegnato, fuori dalla norma e quindi dalla legge.
Il nostro governo, che io, scrivente su questo blog, non stimo minimamente, ha comunque un dovere fondamentale: non andare contro la Costituzione e quindi difenderla e rispettarla.
Chiunque operi sul territorio italiano è parimenti costretto a considerare come primo dovere la Prima Legge.
Google, Facebook, Youtube e altri social, proprietà di multinazionali, non possono derogare dalla Costituzione e dai suoi obblighi. Se vogliono operare in Italia.
Il governo non può evitare di intervenire nel caso di insopportabili limitazioni della libertà di parola e quindi del diritto alla libera espressione fissato dalla Costituzione.
Altra cosa è cercare canali alternativi per esprimersi. Sarebbe come dire che esistono, nella Repubblica italiana, enclavi libere e dove vige la legge, e anche territori lasciati al libero arbitrio di qualunque censore. In'idea contraria alla stessa legge.
I social, le multinazionali, devono rispettare la Carta, oltre i vari trattati internazionali, se vogliono operare in Italia. E chi pretende di comandare non può voltarsi dall'altra parte, mai. Le Elite non devono poter affondare il coltello nel burro. Byoblu e qualunque altro canale censurato devono riaprire e nel quadro delle leggi vigenti, poter operare in Italia.
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