venerdì 20 agosto 2021

Libertari a senso unico

 Il problema dell'informazione affligge il nostro, povero, ex Belpaese. Non a caso, Reporter senza Frontiere ci pone al 41^ posto nella speciale classifica dei paesi dove esiste una libera stampa. 

Mi pare analisi ampiamente condivisibile. Qui da noi la divulgazione del proprio pensiero è riservato a pochissime caste controllate dalle oligarchie: vale per la stampa ma anche per l'editoria. 

La Federazione Nazionale Stampa Italiana, in un articolo dell'aprile scorso, se la prendeva con le minacce ai cronisti e con la precarietà del mestiere di giornalista. 

Secondo me, invece, la concentrazione delle proprietà delle testate editoriali è la causa principale della nostra crisi. Il mercato editoriale non è cosa diversa. Lo sapete bene: pubblica chi è simpatico al regime.

 Quel che preoccupa maggiormente è che a una stampa e a una editoria di regime ,si affianca la voce del regime stesso. Una partitocrazia serva di Vaticano e Stati Uniti d'America (tanto per citare i grumi elitari che maggiormente pesano sulla nostra finta democrazia) non fa altro che creare un coro di consenso dall'alto sulle decisioni delle Elite stesse. 

Mentre si fa una morale a basso costo ai Talebani, tra l'altro vincenti sul loro territorio dopo la ritirata americana, qui si dimentica di un paese controllato militarmente dagli USA e finanziariamente dalla Germania travestita da Unione Europea. Siamo un Paese invaso e controllato dagli stranieri, che non tagliano gole (almeno non esplicitamente) ma tarpano del tutto le ali di una democrazia zoppa e orfana con l'applicazione di norme che, con il Green Pass, smentiscono del tutto proprio i maggiori trattati internazionali sul tema della libertà di trattamento sanitario. 

Siamo un Paese dove i vecchi lavorano fino allo sfinimento e i giovani, o meno giovani, restano a spasso mentre i presidenti dell'Esecutivo vengono spesso scelti tra la piccola cricca dei banchieri proprio da chi dovrebbe invece difendere la Costituzione a spada tratta. 

Il vaccino, il siero magico proposto dalle multinazionali del farmaco, è il nuovo totem della religione sanitaria vigente e di una politica che ne diventa l'incarnazione del potere terreno. Questo sarebbe un Paese libero? No, di certo. 

Quanto è bella e facile la morale sulle dittature altrui, cari pennivendoli di regime!



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