Molti colleghi passano la vita a cercare consensi e a farsi pubblicità. Con tutto il rispetto, non mi pare giustificabile. Per uno scrittore dovrebbero parlare i testi che divulga e magari riesce a pubblicare.
Ora, però, in Italia la divisione tra chi ha l'onore delle librerie e chi non riesce ad arrivarci è netta. Una piccola minoranza di scrittori veri (per scrittore non vero, intendo chiunque riesca a pubblicare libri senza una finalità puramente letteraria), infatti, per diritto di nascita, raccomandazione o pura bravura, la trovate nelle librerie. Diritto di nascita efficace se trattasi, ad esempio, di narratori di lingua anglossone. Abbiamo una passione veramente estesa per le novità che ci arrivano da fuori i confini nazionali. Gli altri, devono accontentarsi di comparire nel Web.
Gli Italiani, narratori puri, non sono poi tanti. E anche questi devono godere di ampie e collaudate conoscenze per pubblicare con un editore che distribuisca nelle librerie. Per un puro caso, mi riuscì nel 1998, con La Notte Comune, presente in alcune librerie romane. Se la proporzione di vendite effettuate a Roma fosse stata ampliata all'intero territorio italiano, o almeno, nelle città capoluogo di provincia, sarei da tempo uno scrittore più che affermato.
Ora, tramite Internet, faccio una gran fatica a risultare tra le mille pubblicazioni di Amazon. Il contenitore più ampio di libri e altre pubblicazioni, mi lascia spazio ma lo moltiplica per migliaia di validi autori. Questo significa fare la parte della goccia nel mare e condividerne il destino.
L'assenza di pubblicità, dovuta alla scarsità di mezzi, fa il resto. Ricordo il battage pubblicitario assordante e continuo in radio e televisione per i romanzi della Tamaro nel 1994. Diciamo che, in questi casi, il successo è facile da ottenere anche considerando il notevole valore e la bravura dell'ottima Collega. Se compilassi un calendario e ottenessi pubblicità di quel livello, farei comunque un discreto successo di vendite anch'io. Questo, detto senza alcun amore per la polemica.
Non se ne esce. Nella modesta colonia americana chiamata Italia, i potentati editoriali sono spesso in grande armonia con i leader del mercato televisivo e cinematografico.
Senza collegamenti con questi mondi, riuscire a entrare nel grande circolo dei prodotti editoriali pubblicizzati alla bisogna e presenti nelle maggiori librerie, è un'impresa titanica. E questo si riflette anche nella letteratura di genere, che spesso è la più amata.
A scrittori come me non resta che proporre i propri lavori al pubblico più ampio che si riesce a raggiungere con mezzi che possiamo definire di fortuna. Quindi, di fatto, in Italia esistono vari gradini per classificare uno scrittore. Sono quasi come i vari campionati nel mondo del calcio.
Il grande vantaggio dell'assenza di contratti veri e propri garantisce almeno la libertà di scrivere quel che si vuole. Dopo le esperienze ricavate con la fantascienza, specie con i romanzi LA TERRA INVASA DAI RETTILI e I RETTILI TRA NOI, sto tornando alla narrativa gialla.
Il personaggio di Mister Tau (che nella mia pagina potete trovare nei romanzi SENZA CUORE E LA DONNA CHE NON C'ERA) è molto adatto alla strasposizione televisiva e cinematografica. Esiste sempre la speranza che Mamma RAI si ricordi di come si poteva avvincere il pubblico con gialli veri.
In questo campo specifico, per me, meglio quel che si proponeva fino agli Anni 80 piuttosto che il seguito. Comunque, pur sempre di gusti si tratta.
Spero che quanto leggerete del personaggio di Mister Tau non vi lasci delusi.
Sto cercando di rilanciare le sue storie e allora vi consiglio, intanto, di andare a riprendere quelle già pubblicare, sempre che vi piaccia il genere.
Per ora potrete trovare qualche notizia sul blog che state leggendo oppure sempre nella mia pagina Amazon, che trovate tramite i link presenti in questa pagina. Comunque sia, buona lettura.
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