Nei post precedenti ho analizzato brevemente quel che contengono due libri scritti da Enoch. Questa definizione è ovviamente risalente a documenti molto più antichi dei tempi di Qumran, dato che frammenti dei Libri sono stati ritrovati in quel sito, e certamente risalgono a un autore che è stato chiamato Enoch perché questo è il nome che gli stessi Libri contengono. Non sappiamo questo testo quante volte sia stato copiato, quindi trasmesso e forse modificato e certamente non abbiamo altre tracce di questo Signor Enoch. Possiamo solo parlare di quel che riportano questi libri e cercare di trarre un senso compiuto.
Sappiamo poi che Enoch è stato introdotto tra i Padri della religione cattolica, su quali basi è lecito dubitare dato che i Libri di Enoch sono considerati dai cattolici come apocrifi.
Enoch viene citato nella stessa Bibbia (In Genesi e nella Lettera di Giuda) come settimo Patriarca dopo Abramo. Quindi in Ebrei (Nuovo Testamento) si legge come sia stato rapito in Cielo, come pure si può leggere sia accaduto a Elia. Quindi che non abbia conosciuto morte sulla Terra. Detto questo, i suoi Libri per la Chiesa sono apocrifi forse perché contengono troppe indicazioni relative ai Vigilanti, o Elohim alias Anunnaki?
La Chiesa non ha mai voluto mettere in relazione con la pesantissima interferenza aliena la nascita dell'Uomo e le vicende narrate nel Vecchio e Nuovo Testamento. Si è voluto ridurre il tutto a un presunto Alto Spirito che per amore puro avrebbe creato quel che sarebbe poi stato lo scenario delle vicende bibliche e l'Uomo stesso e non per un motivo patico e oggettivo: la Terra come giardino biologico, un grande laboratorio genetico a cielo aperto, dove inserire l'Homo Sapiens, farlo prosperare e rimanere schiavo del Signore narrato da Enoch tra i primi.
I Sumeri studiati da Sitchin, invece, davano una comoda spiegazione dell'azione di quelli che loro chiamarono Anunnaki: avrebbero creato l'Homo Sapiens in quanto necessario per la manodopera pesante, un lavoro sgradito ai loro stessi tecnici e operai per cui fu considerato utile e opportuno fabbricarsi schiavi intelligenti per poter trarre oro dalle miniere terrestri.
Quindi, nelle tavolette sumere, gli esseri umani sono necessari in funzione di operai dediti al lavoro nelle miniere.
Gli Elohim della Bibbia cristiana, invece, li sottomettono come popolazione civile, obbligandoli a lavorare per questi capi alieni per fornirgli cibo, schiavi sessuali e anche indispensabili nel fornire, all'occorrenza, carne da guerra durante i numerosi scontri tra diversi capi Elohim. Questo si ricava da una lettura moderna della Genesi. L'altra Genesi, quella dichiarata dalla Chiesa, è frutto di una libera interpretazione teologica.
La Teoria degli Antichi Astronauti, che più volte ho citato in questo blog, racconta di una continua espolorazione e colonizzazione aliena della Terra ed anche dei vari pianeti del Sistema Solare, debitamente utilizzati dagli Alieni quali basi di lancio e stoccaggio di astronavi.
Questa teoria è costituita dai molti lavori di scrittori moderni ma anche ispirata proprio da testi molto più antichi come i Libri di Enoch o le tavolette sumere tradotte da Sitchin.
Per quanto mi riguarda, unirei volentieri certi racconti fatti per immagini, come i geroglifici contenuti nella città di Abydos, dove gli antichi Egizi descrivono con la loro scrittura macchine terrestri e volanti che noi stessi, oggi, inseriamo nei film di fantascienza.
Il Papiro Tulli, dal nome del ricercatore, Professor Alberto Tulli, del Pontificio Museo Egizio, che nel 1934, durante un viaggio in Egitto, ritrovò nella bottega di un antiquario del Cairo, un papiro incredibile. Lo studioso non riuscì ad acquistare il reperto a causa del suo prezzo ma lo trascrisse.
In seguito, un altro studioso, De Rachewitz, pubblicò l'esito di tale trascrizione che, a suo dire, era parte di un lavoro molto più ampio e che risaliva all'epoca di Tuthmosis III (1504 a.C.). In quei tempi, il Faraone e i suoi sudditi, descrivono nel papiro i numerosi avvistamenti di cui sono stati testimoni diretti.
Una pubblicazione del 1964 (rivista Clypeus, diretta da Gianni Settimo) riportò la trascrizione del testo scovato da Tulli. In pratica, si descrive quanto videro gli uomini denominati Egizi (il ventiduesimo giorno del terzo mese d'inverno alla sesta ora del giorno... non sappiamo quale sistema utilizzassero gli antichi Egizi per calcolare il tempo....). Scrivi, Archivisti e Annalisti della Casa della Vita videro: un Cerchio di Fuoco che dalla bocca emetteva un soffio pestifero, per primo. A quel punto, questi notabili, spaventati, corsero dal Faraone per descrivere l'evento che non riuscivano a spiegarsi mentre avvistamenti del ttuto simili si moltiplicavano nei cieli d'Egitto.
Gli oggetti volanti erano dotati di uno splendore tale che talvolta si confondevano con il Sole e si spostavano liberamente lungo il cielo osservabile a quel tempo. Viene descritta una di queste visioni, di sera, fatta dallo stesso Faraone e dalla sua corte, quando tali oggetti si spostarono rapidamente verso Sud e nel contempo, ricadevano a terra pesci e uccelli, fenomeno che era stato già osservato accadere in concomitanza con precedenti avvistamenti.
Oggi, il Papiro Tulli viene considerato un falso, o meglio, la trascrizione di un falso. Solo un esempio diciamo moderno di quel che realmente pensavano gli antichi Egizi: che gli dei venissero dal Cielo.
Molti reperti sono considerati come l'interpretazione fatta in maniera imprecisa o fantasiosa, di documenti innocenti e che nulla abbiano a che fare con l'ufologia; altri vengono tenuti segreti o comunque non consultabili dai ricercatori.
Voglio dire che uno dei meriti della religione ufficiale, di qualunque religione si tratti, sia stato quello di divulgare, per motivi legati alla diffusione di massa dei vincoli religiosi e quindi politici e sociali, di libri che sarebbero stati volentieri nascoti, oppure denigrati come accade ad alcuni personaggi emarginati dalla nuova religione, lo scientismo dominante.
Una sorta di totem parlante con la bocca dei suoi alti sacerdoti, ministri del culto e officianti, che si reputano in grado di spiegarci cosa sia vero e cosa sia falso, ridicolizzando ogni opinione contraria alla lettura ufficiale.
In pratica un sapere universale che non ammette repliche.
Ne abbiamo visto un perfetto esempio con la vicenda imperante nella realtà contemporanea: chi oggi pretende di cambiare la società per colpa di un virus che nessuno vede e nessuno ha forse neanche isolato se non nelle sequenza fatte nei laboratori deputati dallo Stato, che sia il territoriale italiano, piuttosto che nei laboratori dei centri studi tanto cari all'OMS.
Questa è una delle descrizioni presenti in Rete. Importantissima è la seguente nota: La sequenza parziale del virus isolato nei laboratori dello Spallanzani, denominato 2019-nCoV/Italy-INMI1, è stata già depositata nel database GenBank, a disposizione della comunità scientifica internazionale.
Questa nota, al ivello di popolazione, equivale né più né meno a quanto diffuso nel passato della nostra razza, ai testi denominati a qualunque titolo, e in ogni epoca, come sacri. La Voce del Signore viene sostituita dalla Voce della Scienza (di laboratorio) dagli scribi attuali, ovvero dagli articolisti scientifici.
Questo tipo di enunciazione non ammette repliche, o meglio non ne ammetterebbe in quanto ancora oggi esistono voci contrarie e dissonanti che rifiutano tale enunciazione.
Sono i moderni eretici, quelli che il credo ufficiale combatte in ogni modo persino con denunzie, espulsioni dall'attività professionale e conseguenze giuridico-penali. Oppure chiunque li difenda e ne tolleri tranquillamente, ovvero democraticamente, l'operato. Di seguito, qualche illuminante esempio:
Medici USA e Donald Trump parlan in modo critico dell'Epidemia da Covid
E infine, la prova provata che esiste un pensiero che è possibile screditare quando un premio Nobel per la Medicina si esprime in questo modo e il mondo della comunicazione cerca di smentirlo:
Non è lo scopo di questo post schierarsi da una parte o dall'altra. Sono troppo vecchio per cadere nel tranello teso da sempre da chi pretendeva di comandare a bacchetta l'Umanità, prima con la paura di un Dio collerico, o del suo avversario, il Demonio; ed ora con l'incombere di uno scientismo inossidabile e altrettanto immanente che ci ordina come pensare, vivere e come morire dalle Torri d'Avorio della Pura Scienza. Abilissima, da parte sua, a saper influenzare l'informazione e la comunicazione a seconda delle evenienze.
Montagnier è buono per un premio Nobel se fa il bravo ma quando esce dal recinto della Pura Scienza del momento, diventa elemento complottista e persino un povero anziano non troppo ragionante.
Il nuovo totem scientista non è meno spietato nè meno crudele dei vecchi dei, comunque siano stati chiamati dai diversi popoli antichi. Forse, è lecito supporre che la sua provenienza sia, tutto sommato, identica. Un mezzo per ordinare la società del Nuovo Ordine Mondiale secondo i dettami di Davos.
Nel prossimo post parlerò dei padroni delle moderne Elite.
Nel mio romanzo, I RETTILI TRA NOI, descrivo anche tali questioni. Buona lettura.

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