martedì 15 febbraio 2022

Il giorno dell'infamia

 Oggi, 15 febbraio 2022, è un giorno che sarà ricordato come uno dei più neri della nostra Repubblica. E dire nostra è comunque un eufemismo dato che da Cassibile siamo schiavi di un altro paese, gli Stati Uniti d'America. 

Peggio ancora, dal giorno in cui questo povero Paese è stato inglobato nella Ue, siamo anche schiavi della valuta teutonica, il Marco che si traveste da Euro, con la nostra economia collassata in un mare di debito pubblico.

 Oggi, per la terza volta, gli Italiani che hanno compiuto 50 anni sono schiavi di Big Pharma, secondo il dettato infame di un governo vergognoso che vuole entrare nel corpo dei cittadini in barba al dettato internazionale che invece prescrive che nessun trattamento sanitario possa essere obbligatorio e per giunta, anche in caso di assenso, erogato tramite consenso informato. 

L'Iralia è uno stato che tradisce uno tra i più sacri principi peraltro contenuti nel Trattato di Oviedo che l'Italia ha firmato per poi tradurlo in legge. Oggi ,questa legge è tradita, una vergogna inaudita che resterà per sempre nella nostra memoria e che ci imporrà di tradurre lo sdegno e il sacrosanto dissenso nella dovuta volontà di pulizia.

 Li cacceremo dalle stanze del potere e dovranno pagare secondo le leggi internazionali violate dopo le sentenze delle corti internazionali chiamate a decidere.

Per ora, sappiano, questi servi delle Elite globali, che non cederemo mai, comunque sia, e per nessun motivo. Il loro piano satanico resterà soltanto uno schifoso tentativo di sottomissione e quindi il ricordo della loro colpa non certo del nostro cedimento che non esiste e non sarà mai.

San Michele ha già schiacciato il Drago.

 

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