Come in un pessimo film dell'orrore, l'intero paese oggi chiamato Draghistan, con l'ascesa di Mario Draghi al potere esecutivo, è precipitato in una spirale apparentemente infinita che lo trascina in un incubo opprimente e oscuro.
Un manto nero si è esteso ovunque, con l'Italia provata da due anni di psico-pandemia che ha cancellato migliaia di piccole imprese, umiliata da soluzioni da regime sanitario che bloccano la circolazione del denaro perché evitano ai non muniti di Green Pass di fare acquisti se non quelli indispensabili per la sopravvivenza. E soprattutto di non lavorare.
Inoltre, le direttive dell'impero statunitense di schierarsi come possibile contro il suo, e non certo nostro nemico Putin, ci stanno obbligando ad affrontare un terribile calendario di privazioni dovute alla mancanza di materie prime provenienti dalla Russia e il contestuale aumento dei carburanti.
Senza contare la patrimoniale che i despoti del Draghistan stanno per infliggere ai proprietari di abitazioni e uffici. Come dicevo, la popolazione è letteralmente in ginocchio, con i mezzi di comunicazione di massa che blaterano chiacchiere inutili e vane e il potere esecutivo che fa esattamente quel che vuole come in una pessima monarchia dell'orrore costituito.
Questa è la realtà italiana, del paese che oggi prende il nome di Draghistan, dove chi fa trasporto su gomma non può più lavorare e i pescatori non vanno in mare per il costo del carburante. Queste le risultanze di una politica di schiavitù continua di asservimento alle Elite.
Cacciare i desporti è l'unica forma possibile di riscossa. Questa classe politico-partitica, e non solo il loro mentore oscuro, non ha altro obiettivo che obbedire ai diktat di quella parte delle Elite che obbedisce si Rettiliani. L'ho scritto da mesi, l'ho descritto nei romanzi come I RETTILI TRA NOI.
Cos'altro può fare un intellettuale che scrive romanzi? Ditemelo voi, se lo sapete, mentre morite di Draghistan.
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