Il premier italiano è negli USA, da Mr Biden. Il Dragone va a ricevere gli ordini dal padrone americano. La colonia Italia ubbidirà come sempre.
Ubbidirà anche se le sanzioni contro la Russia colpiscono maggiormente chi le fa piuttosto che il bersaglio delle stesse sanzioni.
Non so sinceramente se il comportamento di chi sta facendo rinunciare il Paese rispetto le fonti energetiche vitali possa costituire o meno alto tradimento, qualunque siano le motivazioni di base o gli ideali a sostegno.
Non giriamoci intorno. Il governo attuale, occupate le istituzioni, sta velocemente liquidando la capacità produttiva nazionale, con la scusa di una guerra che non ci riguarda minimamente ma che, invece, importa e molto al nostro padrone coloniale: gli USA.
Questo atteggiamento del nostro Signor Draghi, non eletto da nessuno ma imposto da una partitocrazia che non può neppure più far finta di essere prona in modo differenziale all'amministrazione americana, sta letteralmente mettendoci in ginocchio.
Inoltre, ancora una volta, la Costituzione viene palesemente tradita: stiamo mandando armi a uno dei due belligeranti, quindi, di fatto, l'Italia è schierata in guerra.
Il tutto nel placido silenzio assordante di mezzi di comunicazione di massa, dei grandi uomini di cultura e appunto delle stanche istituzioni repubblicane.
Se non ci riprendiamo il Paese, saremo sottomessi e impoveriti per sempre. Questo dev'essere il pensiero fisso di chiunque finora si è astenuto, per disgusto, dalla tenzone elettorale. Attenzione perché potrebbe essere l'ultima volta per poter esprimere una scelta politica in dissenso rispetto la recita dominante. Da noi, ormai, la cultura è piegata, la morale è doppia e soprattutto l'etica consiste nell' adorare il più forte.
Siamo appesi a una passerella sospesa su un baratro. Non c'è da tremare o cadiamo di sotto. Semplicemente, tocca fare il lavoro necessario al Paese. Tiriamoci su e diamoci da fare.
Sono uno scrittore e non riguarda me indicare come muoverci. Posso soltanto suggerire di seguire la luce della coscienza oltre all'istinto di conservazione.
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