lunedì 23 maggio 2022

L'inizio della fine

 

La giornata era piovosa. Uscii dalla villetta per acquistare del cibo e m’incamminai in un viale battuto da un pioggerellina fine ma insistente.

Avevo solo il giaccone con il cappuccio impermeabile per ripararmi, detestando gli ombrelli. Ne avevo seminati fin troppi, negli anni, in vagoni ferroviari e uffici che avevo frequentato.

Arrivato alla piazzetta, dove potevo vedere i negozi aperti, cambiai la mascherina ormai zuppa d’acqua con quella di riserva che avevo in tasca, prima di entrare nel supermercato.

Dentro, poca gente portava a spasso i carrelli tra i reparti illuminati con il profumo di verdure e frutta fresca persistente.

Vidi subito il mio vecchio amico, che sostava davanti allo scaffale con le confezioni di caffè. Mi dava le spalle ma gli girai intorno per guardarlo meglio. Non potevo credere ai miei occhi e pensai di sfoderare una battura per salutarlo.

- Mi stai seguendo da Rieti ma ti ricordo che sono sposato…

Goffredo ridacchiò, depositando la confezione di una rinomata marca di caffè nel suo carrello metallico.

- Pensavi che Alfa ti perdesse di vista? Hanno chiesto a me di dar loro notizie.

- Mi dirai, un giorno, in che rapporti sei con loro?

- Continuiamo a camminare e a guardare scaffali, Abbiamo sempre occhi che ci osservano. In che rapporti sono con Alfa?… Rapporti di buon vicinato.

- Lavori da solo?

- Lavorare non è il termine giusto. Io studio, opero, ma non lavoro. Il lavoro nuoce alla salute, non lo sai?

- Goffredo, non giocare con me. Non voglio fare la fine di Carlo.

Rise ancora – Vorrei saperlo anch’io che fine ha fatto. Comunque, non gioco, né con te né con altri. Ho diversi interessi. Per esempio studiare, insieme ad altre persone presenti nel mio circolo. Noi studiamo e applichiamo le nostre scoperte.

- Cosa studiate, se non sono indiscreto?

Prendendo una confezione di latte condensato, il mio amico se la rigirò tra le mani, osservandola come un reperto raro, per poi rimetterla al suo posto nello scaffale.

- La maggior parte di noi paga con carte di credito, bancomat, prepagate. Nelle registrazioni delle varie operazioni esistono codici che rivelano cosa compriamo e dove.  Sconti e altre facilitazioni fanno in modo di indurci a utilizzare le carte per pagare e mostrare le varie tessere dei supermercati per registrare i nostri acquisti. Sai cosa significa, tutto questo?

- Dirigere la pubblicità e le offerte verso le abitudini dei clienti.

- In apparenza. Sono tutti dati sensibili che sfuggono completamente a quella deliziosa figura che è il garante per la protezione dei dati personali. Dati sensibili sui nostri acquisti e sulle somme che destiniamo alle varie compere. Insieme ai dati sanitari, in gestione alle regioni, e ai dati economici, in gestione alle agenzie finanziare; chi ha accesso a questi archivi traccia su di noi un identikit molto preciso. Il Sistema sa tutto di noi. Solo un elemento sfugge ancora.

- Il pensiero.

- Non proprio. Diciamo la sfera psichica. Io potrei fare la spesa per una comunità, una grande famiglia, quindi conta poco sapere con certezza cosa acquisto e con quale cadenza e quanto spendo. Alle Elite mancano i dati sulla nostra psiche ma hanno trovato un modo abbastanza ingegnoso per ottenerli.

- Se stai parlando delle vaccinazioni, sono già informato su molti aspetti, da Davos in poi.

- Diciamo che nei piani di lor signori, accedere alla psiche delle persone significa tracciare con maggior precisione, ancor meglio delle banche dati genetiche, chi e dove può vantare la presenza di Anima. Contenitori umani con Anima inclusa nel pacchetto completo. Psiche e Anima vanno a braccetto.

- Sembri un filosofo greco antico.

- Come tutti i popoli antichi, anche i Greci custodivano gelosamente la conoscenza residua propria di tempi ormai perduti, non sapendo, o non potendo ancora intuire che il passato, così come il presente e il futuro, non esistono in quanto entità separate. L’Eternità è un complemento, non un oggetto. Significa la presenza di un’autostrada circolare dove andare avanti, indietro o fermarsi nel presente, il che non ha senso, in realtà. Io so che tu pensi di trovare risposte e magari una via di fuga nel mondo onirico, vero?

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Estratto dal romanzo I RETTILI TRA NOI - Amazon - 99 centesimi

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