martedì 29 novembre 2022

L'INGANNO DEL DRAGO - Estratto

 

Igor masticava lentamente, soppesando le parole del giornalista. Avevo compreso che per loro si trattava di uno sconosciuto.

- Pensavo – disse, perplesso – che qui in Brasile l’argomento ufologico fosse sdoganato ufficialmente, un po’ come in India.

- Certamente, non è come da voi, che quando se ne parla in televisione, se avviene, si sente il circo delle risatine in studio. Da noi è un argomento che si può affrontare tranquillamente nel telegiornale della sera. Da noi, la FAB, cioè l’aereonautica militare, ha ricevuto una commissione  di esperti per scambiare opinioni e anche documenti declassificati. Fu quando il Brazilian Ufo Magazine, nel 2004, lanciò una poderosa campagna di stampa per mettere allo scoperto la ritrosia delle autorità in tal senso. I lavori della commissione portarono alla pacifica ammissione, da parte dei militari brasiliani, di come sul nostro territorio siano stati sistematicamente localizzati e registrati UFO etichettati con la sigla “H Traffic” sin dal 1954. Esaminarono i fatti clamorosi registrati nel 1986, quando si parlò della Notte ufficiale degli Ufo brasiliani. A maggio di quell’anno, oltre 20 oggetti di 100 metri di diametro occuparono totalmente il sistema integrato di controllo del traffico aereo su Rio de Janeiro, Sao Dos Campos e Sao Paulo. Non ebbero alcun successo i vari jet militari lanciati all’inseguimento degli UFO. Qui, tutti ricordiamo quella notte.

Igor lo interruppe – Da noi si parlò dell’attacco del 1977.

Medranos assentì – In quell’occasione, lo Stato del Parà fu invaso da apparecchi che volavano appena sopra gli alberi emettendo raggi luminosi diretti contro le persone che li guardavano. I testimoni affermarono che i piloti di quegli UFO fossero alti non più di un metro e trenta centimetri. I raggi lasciavano alcune minuscole ferite sulla pelle dei soggetti colpiti; ogni vittima perdeva un po’ di sangue.. Alle donne erano state inferte ferite soprattutto sul petto. Furono particolarmente attaccate le città di Colares, San Antonio de Tanà, Mosqueiro e Bahia do Sol. Nell’incontro del 1986, però, le autorità affermarono di non avere spiegazioni per questo attacco proveniente dallo Spazio. Nessuno gli credette.

Ero il più vecchio a quel tavolo. Nel 1977 avevo quattordici anni e ricordavo che in Italia era uscito qualche trafiletto sui giornali che riportava il trambusto ufologico avvenuto in Brasile. Consultai sul telefonino una certa data, prima di dire:

- Da noi, la questione fu ritenuta degna di nota perché, almeno dal 1963, e più precisamente dalle 21,32 del 20 agosto, l’ufologia era sbarcata persino in Parlamento a causa delle polemiche seguite all’incredibile avvistamento avvenuto durante il tragitto dell’auto presidenziale che, dalla tenuta di Castelporziano, procedeva verso Roma. Ne fu informata, a cura dell’aeronautica militare italiana, anche l’USAF Force che riportò l’evento nella raccolta ufficiale del Blue Book. – spiegai al giornalista - Il fatto avvenne mentre l’autista del presidente Segni stava guidando una Fiat 1300 alla velocità di 80 Km orari ma si trovò davanti un oggetto volante a forma di disco con cupola. Frenando per la sorpresa, vide distintamente l’oggetto che sorvolò l’automobile una prima volta, facendola vibrare. L’oggetto presentava una tenue luce argentea fosforescente che scaturiva da tre oblò ellittici sulla torretta. Il piatto inferiore aveva un diametro di circa dodici metri e la torretta soprastante non sembrava essere di molto più grande dell’abitacolo dell’ auto che lo stava osservando. Effetto raro in occasione di avvistamenti simili fu il contemporaneo funzionamento dell’impianto elettrico dell’automobile presidenziale e nessun fenomeno di missing time. La carrozzeria dell’automobile presidenziale, comunque, subì una certa magnetizzazione. Il pilota rivelò che in un primo momento il motore dell’automobile si spense in seguito all’uso mancato della frizione dovuto all’emozione dopo il primo avvistamento. Tuttavia i fari continuarono a funzionare.

- E le vostre autorità? – chiese Medranos – Nessuna inchiesta ufficiale?

 - Dopo i fatti brasiliani del 1977, fu l’anno seguente che in Italia si registrò l’atto parlamentare numero 0396 relativo all’interrogazione presentata dal deputato Falco Accame relativa all’episodio di Castelporziano. Io stesso rievocai l’identico episodio durante un’intervista con l’ex deputato a Roma, in casa sua, poi pubblicata dal vecchio sito, non più attivo, Misteritalia.it. – raccontai -  Erano tempi in cui, nel nostro paese, tanto la parapsicologia che l’ufologia occupavano il dibattito pubblico, anche se era niente in confronto a quanto si discuteva in paesi come il Brasile, il Messico o l’India.

 - Da noi, la controinformazione militante di varie organizzazioni finanziate dagli USA decretò l’inaridimento di qualunque forma di pubblica discussione e proprio mentre la Chiesa cattolica, con esponenti come Monsignor Balducci,  cercava di far uscire la fede dal recinto della negazione più assoluta di fenomeni ritenuti di origine stregonesca. – aggiunse Igor.

Medranos era concentrato a fissare il suo piatto di carne e verdure glassate ancora pieno. Sembrava cercare l’ispirazione tra quei cibi.

Io cercavo di valutare l’utilità di quella discussione. Olga fissava il giornalista con eguale curiosità.

- Stiamo rievocando fatti e avvenimenti persi nella memoria popolare di un ristretto numero di persone che li ricordano, come le vittime di sottrazione di DNA tramite fluidi vitali, oppure i testimoni ancora viventi di quelle vicende. L’Umanità non vuole prendere atto dell’intera questione ufologica, probabilmente ne ha paura. Il sistema, poi, non vuole neppure parlarne e cerca di ridicolizzare la faccenda. Cosa stiamo facendo, qui, noi, stasera? – domandai, più che altro a Igor e Olga.  

- Gli Elohim avevano visto giusto, escludendoci dall’Albero della Vita. – commentò la ragazza – La morte ci divide e annulla le nostre intenzioni migliori. Almeno tu hai la consolazione di poter estendere la tua personalità tramite i romanzi che rimarranno a parlare di te e delle tue scoperte anche dopo la partenza da questo mondo.

Medranos la fissò, interdetto, poi disse:

- Non credo sia questo, il punto. Maman parla spesso di tante cose e talvolta si esprime in lingue che noi non capiamo. So che lei si è occupato di parapsicologia – accennò a me con la mano destra, che impugnava la forchetta – Sa riconoscere una persona in trance, vero?

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 L'INGANNO DEL DRAGO: Svelati gli ultimi misteri di [Marco Caruso]

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