lunedì 21 novembre 2022

Ufo-Uap, non c'è nulla da scoprire

 L'essere umano ne parla da sempre e da molto prima che esistessero le moderne trasmissioni televisive. Il fenomeno Ufo, oggi rinominato dal Pentagono USA con il termine UAP è vecchio almeno quanto l'uomo. 

Dopo decenni di censura militarmente organizzata da parte dell'intero mainstream mondiale, ieri sera, la RAI si è degnata, all'ora di grazia 23,30, di mandare in onda uno speciale dedicato alla presenza di alieni sulla Terra e altrove e di macchine volanti nei nostri cieli. 

Tra le molte verità enunciate, le grandi omissioni praticate e le dichiarazioni di molti esperti del settore, se da una parte c'è da rallegrarsi che finalmente si trattano certi argomenti in televisione, c'è da sorridere per come ce li presentano. 

Non siamo noi a dover o voler cercare gli alieni. sono già qui, sono da sempre qui e ci hanno (pro) creato proprio loro. E se qualche loro aggeggio volante viene a schiantarsi al suolo, la RAI potrebbe persino immaginare che si tratta di una guerra. La guerra, magari, che io descrivo nei miei romanzi, che potete trovare QUI. 

A me non resta che dedicare un angosciato pensiero alle molte vittime della censura organizzata e militante che hanno pagato con la vita il fatto di voler compiere certe indagini oppure di essersi trovati nel posto sbagliato e nel momento sbagliato in qualità di involontari testimoni.

Inoltre, devo ricordarvi che se le Elite permettono certe rivelazioni è per i loro scopi e quindi per il semplcie motivo che a lor signori fa comodo così, ora e qui.

Nessuno può cadere dal pero senza farsi male, cara RAI. Almeno quando gli spettatori hanno la possibilità di poter leggere i documenti propri della Teoria degli Antichi Astronauti e. modestamente, i miei romanzi.  Siamo arrivati qualche anno prima di voi, ce lo dovete riconoscere.  

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