venerdì 2 dicembre 2022

L'INGANNO DEL DRAGO - Estratto

 

La gente, apparentemente,  non era interessata troppo a queste forme di superstizione popolare. Ebbi conferma che i Brasiliani hanno un rapporto molto più schietto e pratico con i fenomeni legati all’ufologia. Per la maggior parte delle persone che incontrai a Varginha, i misteri legati agli incontri ravvicinati avvenuti nella zona erano semplicemente un enigma da sciogliere senza remore o riserve mentali. Più che altro, se la prendevano con le autorità che ritenevano sfuggenti e troppo vaghe nel fornire al pubblico spiegazioni convincenti.

Alcuni di loro mi mostrarono un video di qualche anno fa relativo a dichiarazioni di alcuni ufficiali dell’aviazione locale, che manifestavano la loro insoddisfazione per come era trattata l’intera questione dai media. Persone che avevo conosciuto per caso, nei mercatini coloratissimi e chiassosi della città.

Mi accadde spesso di andarmene, da solo, per le stradine di Varginha, mentre Olga e Igor sparivano per interi pomeriggi. Ero insieme a loro ma non ero uno di loro.

Alfa aveva ancora troppi segreti per me e la sensazione che dovessi vedere e capire soltanto quel che alla nuova politica dell’organizzazione interessava, era ormai diventata fortissima. Com’era diventata forte la sensazione di essere un emarginato nell’organizzazione. La qual cosa, ammetto, non presentava soltanto rivolti negativi: la mia attività di scrittore mi occupava fin troppo e non potevo certo lamentarmene.

Goffredo aveva cercato di avvisarmi riguardo certi problemi che forse dovevo vedere con i miei occhi. Ormai, Alfa era letteralmente manovrata dai padroni Elohim e non aveva la minima libertà di scelta. In fondo, gli antichi dei continuavano con la loro politica di utilizzare la manodopera umana per i loro fini. Certamente, era facile scegliere tra loro e i terribili Rettiliani ma si trattava comunque di un’opzione obbligata che avrebbe comportato rischi oltre che vantaggi pratici.

Durante una sera più umida del solito, mentre Olga ed io aspettavamo Igor a cena, masticando frutta secca e biscotti salati, il nostro compagno tornò con la notizia che l’appuntamento con Maman era stato finalmente fissato. Medranos aveva dovuto insistere parecchio con il suo clan che alla fine ci aveva riservato uno spazio di circa un’ora tra le visite programmate dei fedeli alla veggente durante il venerdì pomeriggio prossimo.

Il luogo era poco distante dalla periferia nord della città.

A quanto avevo capito, chi assisteva la veggente era convinto che farla risiedere in posti diversi ogni quindici giorni, l’avrebbe tenuta al riparo da certe minacce che aveva ricevuto da persone non identificate.

Parlando con i cittadini incontrati tra i bar e i luoghi pubblici di Varginha, il nome di Maman non era affatto comune. Ne stavo discutendo con i due alfani proprio durante la cena in cui Igor ci comunicò la data dell’appuntamento.

- Non potrai venire. – mi annunciò Igor, iniziando a tagliare e porzionare un enorme piatto di varie carni arrosto accompagnate da patate dolci.

- Quindi non vedrò la famosa veggente?

- Ammettono non più di due persone ogni gruppo di visitatori.

Olga mi guardò con l’espressione di chi voglia scusarsi.

- Non vi preoccupate, mi farò un giretto per la citta. Ho visto un posto dove propongono una variegata cucina vegetariana, in Rua Alferes Joaquim Antônio. – risposi. – Qui non servono quasi altro che carne.

- Una bella passeggiata da qui. – commentò Igor – Potresti assaggiare questo fagianello per ora.

Olga lo rimproverò:

- La carne non piace neanche a me. La tollero se non posso mangiar altro. Come qualche pesce di mare. Meglio le verdure fresche e la frutta che qui in Brasile è meravigliosa.

Quel contrattempo non mi contrariava granché e non mi meravigliava neppure. Volevo stare da solo per riordinare gli appunti che avevo scritto alla rinfusa sul pad; in seguito, mi sarei fatto descrivere da Olga quanto accaduto durante il contatto con Maman.

Olga aggiunse, quasi leggendomi nel pensiero:

- Ti racconteremo tutto, così potrai inserirlo nei tuoi libri.

- Non devi scusarti – le dissi – Sono convinto delle vostre buone intenzioni anche se non sempre le condivido. E sarò impaziente di ascoltare il vostro resoconto. Penso di aver già materiale sufficiente per iniziare l’impaginazione del romanzo. Comunque, quel che mi racconterete avrà il giusto rilievo.

Estratto dal romanzo L'INGANNO DEL DRAGO, disponibile esclusivamente su Amazon 

 L'INGANNO DEL DRAGO: Svelati gli ultimi misteri di [Marco Caruso]

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