martedì 28 marzo 2023

Cosa significa scrivere solo per passione: la fine.

 Ho ricevuto qualche messaggi o di sconcerto e di delusione per la mia decisione di non scrivere più, almeno nel genere fantascientifico, o come fa più comodo definire romanzi dal titolo LA TERRA INVASA DAI RETTILI, I RETTILI TRA NOI e L'INGANNO DEL DRAGO.

Avendo vissuto un periodo sinceramente difficile durato circa 6 anni (in realtà iniziato con le vicende narrate nel precedente romanzo: BAGLIORI SUL BULICAME)  la decisione di non scrivere più riguardo vicende riscontrate sul campo delle mie, personali, indagini è maturata per obbligo e non per libera scelta. 

Indagare sui misteri narrati nei romanzi citati mi è costato caro, molto più di quanto avessi immaginato o potuto permettermi all'inizio. Il ritorno economico dal pubblicare questi libri tramite Amazon, praticamente nullo. 

Sono lontanissimo dal limite di guadagno per il quale sia obbligatorio presentare la denuncia dei redditi, che in Italia è 3000 euro. Amazon certifica l'ammontare annuo delle royalty erogate a chi pubblica attraverso il suo portale: pur avendo riscontrato buoni piazzamenti nelle classifiche Amazon per qualche settimana, poi ovviamente le vendite sono calate.  

Tutto questo ce lo dice Amazon esattamente come fa qualsiasi editore nei confronti degli scrittori che cedono i diritti di pubblicazione e sfruttamento delle opere. A questo proposito, devo dire che, mentre Amazon ha liquidato qualche spicciolo, l'editore 0111Edizioni per la pubblicazione del romanzo SENZA CUORE non ha mai inviato al sottoscritto neppure 1 centesimo. 

Avrei potuto chiedere quante copie sono state effettivamente vendute negli store on line (il romanzo non è mai stato distribuito nelle librerie) ma ho evitato di farlo. Sinceramente non so che farmene delle dichiarazioni sia di Amazon che degli editori diciamo tradizionali.

 Esiste un modo per gli autori di riscontrare effettivamente l'ammontare delle copie vendute? Quando tali opere sono vendute tramite le librerie in teoria ci sarebbe perché anche le librerie che praticano la vendita libera al pubblico (espongono i libro e se si vende, pagano una certa cifra al distributore, il quale poi rende il dovuto all'editore) stipulano contratti di vendita per esposizione.

Quindi, l'autore deve fidarsi di quanto gli comunica l'editore. Per quanto so io, non esiste un modo ulteriore o diverso per stabilire con certezza quante opere si siano cedute al pubblico, tanto meno il codice ISBN. Insomma, in caso di controversie, ti devi rivolgere al magistrato. Ma devi essere preventivamente certo del maltolto. 

Non ho alcun elemento per pensare che Amazon o Edizioni 0111 abbiano per così dire barato. E non lo penso. La verità, e lo dico soprattutto per i giovani colleghi o a favore di chiunque abbia in animo d' intraprendere la strada dell'espressione letteraria, almeno in Italia, l'unico modo certo per guadagnare qualcosa dalla cessione di diritto di autore è l'anticipo a fondo perduto di royalty. Quindi, l'assegno che ricevete al momento della firma del contratto.

Non solo: per gli scrittori non esiste la possibilità di andare in pensione come scrittori appunto.  La legge Bacchelli funziona per gli autori di chiara fama. Per come funziona il sistema, non mi pare un'opzione  percorribile. 

Per riassumere: la vita degli scrittori che guadagnano, potete desumerla da questo articolo del Giornale. Per quelli che non guadagnano nulla, esiste l'invisibilità da parte dell'intero sistema. 

Ecco per quale motivo, scrivo per passione. Chi legge i miei libri può giudicare con quale costrutto. La mia pagina Amazon resterà on line fintanto che deciderà il gestore e stop.

Capite come questa attività sia esattamente il nulla cosmico per chi non abbia contrattualmente riconosciuto e garantito un ritorno economico dalla cessione dei diritti di sfruttamento delle opere. Nel mio caso, il nulla cosmico si chiama passione.

Se voi lettori non correte a scaricare migliaia di copie degli ultimi  romanzi pubblicati: l'INGANNO DEL DRAGO, e OSSESSIONE OMICIDA PER MISTER TAU la mia attività di scrittore termina. Come potete immaginare, le passioni non si mangiano, almeno da parte di noi umani. Il problema è che per vivere dobbiamo pagare anche l'aria che respiriamo e certamente l'acqua che beviamo. Non credo sia giusto e tanto meno etico ma è questo il Sistema. 

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