Parlo spesso del diritto internazionale, e queste mio note vogliono soltanto costituire un commento, non certo una lezione. Sono uno scrittore e non un esperto di tale materia. Il problema che mi deprime è che però i media fanno di tutto per diffondere inesattezze e notizie distorte riguardo trattati e corti internazionali spesso dirigendo l'informazione dove e quando conviene fare alla politica dei loro proprietari.
Avrete sentito la notizia della condanna della Corte Internazionale contro Putin e un altro, alto, funzionario russo. Sentenza che va rispettata ma compresa e inquadrata nella realtà odierna.
Purtroppo, come ogni trattato, lo Statuto di Roma, che ispira l'attività della Corte stessa, vale per i paesi che lo firmano e ratificano, quindi inserendolo nel proprio ordinamento. Va detto che i paesi più influenti, come Stati Uniti, Russia, Cina non hanno aderito al trattato. Mi risulta che neanche la stessa Ucraina abbia aderito.
Non ha nulla a che vedere con strutture ONU anche se nel 2004 la Corte è stata nominata Osservatore ONU. Teoricamente, ripeto, gli stati aderenti dovrebbero rispettarne le sentenze.
Faccio un altro esempio: la nostra storia recente dimostra che l'Italia non ha rispettato la Carta di Oviedo, durante il Governo Draghi, perché tra gli obblighi connessi a tale trattato esiste il divieto assoluto di obbligare trattamenti sanitari senza consenso informato. Non si può ricattare un cittadino a procedere a un trattamento sanitario (sono trattamenti sanitari anche le mascherine chirurgiche) senza consenso. Eppure l'Italia di Draghi ha reso forza di legge norme che tutti conosciamo in materia di obbligo vaccinale, in qualche modo riconosciute anche dalla Consulta. Risultato? Nessuno, finora, rispetto gli obblighi traditi relativi alla Carta di Oviedo. I
La Corte internazionale agisce in base allo Statuto di Roma. Ovvero un altro trattato internazionale. Giustamente Wikipedia parla del tentativo di costituire un tribunale internazionale vero e proprio.
Evito, per carità di patria, di commentare l'attività e la presunta importanza della stessa ONU. Mi sembra puerile cercare di connotare crimini internazionali a carico di personaggi pubblici che fanno parte o operano in paesi che non aderiscono alla corte stessa. Peraltro, spesso corti come quella citata nel presente post sono nate da iniziative di privati cittadini alle quali si tenta di dare giurisdizione internazionale e le Elite sono maestre in tali procedure.
In tempi non sospetti, ho letto, e vi ripropongo, un interessante commento in un caso di contrasto tra la nostra Consulta e la Corte stessa.
Dato che la Corte agisce comunque nell'ambito delle responsabilità penali degli individui e non degli stati (dei quali si occupa invece la CIG), mi piacerebbe sapere con quali modalità sono nominati i giudici chiamati a giudicare questi individui.
Altro problema: chi e per quale motivo deporta bambini durante un conflitto? L'attività della Corte è stata attivata per ogni conflitto nato e svolto fin dalla sua costituzione? Se ne dovrebbe parlare.
Chissà se la Corte si è occupata di quanto è avvenuto in Afghanistan, per esempio, o in Palestina.
Vedete, sono domande alle quali è molto difficile trovare risposta. in ogni caso, le precedenti condanne sono state emesse solo nei confronti di esponenti politici del cosiddetto Terzo Mondo. Non mi pare che, per esempio, abbia necessariamente rovinato la vita e l'attività di Omar Al Bashir, ex presidente Sudan poi processato nel suo stesso paese ma non per i crimini giudicati dalla CPI.
Come potete notare, non faccio altro che suscitare dubbi e perplessità in questo post ben consapevole che nessuna istituzione nazionale o internazionale mi risponderà.
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