sabato 27 maggio 2023

Essere un ex scrittore a cosa o a chi può servire

 Un tema che non ho mai affrontato su questo blog. Ho sfiorato l'argomento nelle pagine del romanzo L'Inganno del Drago, ormai irreperibile. Chiudeva la trilogia dei Rettiliani e con la fine del Gruppo Alfa (in questo termine inventato c'era tutta la necessità di proteggere quelle persone) percepivo chiaramente che stava finendo anche la mia storia come autore di romanzi. 

Una storia difficile dato che non ho beneficiato del minimo aiuto o del minimo riconoscimento da parte di nessuno, se si esclude il favore di qualche, valoroso, lettore, magari capitato per caso tramite questo blog. 

Da parte mia, ho terminato le indagini che mi è capitato di svolgere nel mondo degli addotti e che hanno generato i tre romanzi facenti parte del citato ciclo dei Rettiliani: La Terra invasa dai Rettili, I Rettili tra noi e appunto l'Inganno del Drago. 

Le mie condizioni economiche non mi consentono di scrivere gratuitamente e tanto meno di regalare i miei libri come ho fatto durante gli anni in cui sono stati presenti nella mia pagina Amazon. Presenza che tra l'altro ha sofferto del sistema delle recensioni previste e che consentono a chiunque voglia di acquistare un prodotto editoriale per poi denigrarlo senza neppure motivare la valutazione.

Certo che i pareri negativi, le critiche che stroncano un lavoro ci devono essere. Resta il fatto che esistono i denigratori per scelta, per odio o per professione. Potete accorgervi della loro natura con la mancata motivazione della valutazione negativa inviata. 

Se ho smesso di scrivere non è certo per colpa dei valutatori negativi di professione. In Italia, scrivere è impossibile se non hai il beneficio di contratti che ti restituiscono provvidenze economiche.  Le mie esperienze con editori medi e piccoli sono state deludenti al massimo dato che non ho mai ricavato neppure un centesimo dal mio lavoro. Per esempio dal romanzo Senza Cuore, un giallo-horror pubblicato da 0111 Edizioni nel 2018. Anzi, a mie spese ho acquistato qualche decina di libri da regalare. 

In Italia, scrivere è una chimera. Se si decide di scrivere per pura passione, si sappia che le opere prodotte resteranno un fatto personale. La mia pagina Amazon (che continua a descriversi come un distributore e non come un editore) mi ha consentito appunto di descrivere le mie opere offrendole al pubblico, guadagnando spiccioli. Se avessi teso la mano davanti a una chiesa, avrei racimolato di più. 

Hanno parlato dei miei libri pochissimi commentatori e due blog oltre questo. Amici che i n cambio di qualche file contenente le mie opere, ne hanno parlato per anni gratis. Come gratuiti sono i loro blog. 

Questo per dirvi che in Italia si scrive gratis se non hai conoscenze importanti. Soltanto in quel caso, un editore che riesce ad esporre nelle librerie, ti offrirà qualcosa da guadagnare. E anche quel mondo sta finendo. I costi di stampa e distribuzione oltre alla chiusura progressiva delle librerie, tra pochi mesi o anni provocheranno la fine del libro cartaceo. 

Da parte mia, non potevo evitare di tentare la via dello scrittore autoprodotto ma ho dovuto farlo in punta di piedi a causa del ridicolo e ossessivo sistema fiscale italiano, un'altra palla al piede gigantesca per chiunque.  Se io volessi stampare a mie spese libri cartacei, poi venderli tramite un banchetto o un carretto, dovrei aprire una partita IVA ed emettere ricevute cartacee come se fossi un qualunque imprenditore. Ovviamente, in questo modo, molto semplicemente lavorerei in perdita secca. 

Quel che rimane, almeno per ora, è questo blog, che non ospita pubblicità e dove non posso vendere, per gli stessi motivi già decritti, i miei libri, se non regolando con la partita IVA i miei rapporti con il fisco. La creatività personale diventa dunque un problema fiscale. Degno di un paese coloniale come il nostro.

Scrivere è quindi operazione titanica per chiunque, ma in una colonia diventa un'operazione impossibile per i comuni mortali; non per gli eletti che ancora incontrate nelle librerie. Nel mio caso, ringrazio Amazon perché mi ha consentito, se non altro, di dimostrare che non ho nulla da invidiare a costoro dal punto di vista professionale. Potete accertarvene ancora regalando qualche centesimo a 0111 Edizioni acquistando questo romanzo: SENZA CUORE del quale ho recuperato di recente i diritti editoriali ma vedo ancora in vendita probabilmente per le copie già stampate dall'editore e che comunque non mi hanno fruttato, come ripeto, un solo centesimo. 

Se poi vi va, provate voi a vivere lavorando gratis. Scrivere, per me, è stato un lavoro che ho svolto con le mie sole forze, sulla mia fatica e perdendo salute con le inchieste condotte per scrivere i romanzi di fantascienza già citati ma anche il romanzo Bagliori sul Bulicame e la raccolta di racconti Vittime Sacrificabili. Ne parlo diffusamente nella sezione "Romanzo" di questo blog, per chi ancora fosse interessato. 

Per costoro, mi dispiace sinceramente che non potranno leggere il frutto delle mie fatiche che qualcuno ha già apprezzato. La mia vita biologica non durerà a lungo e resterà quindi solo questo blog. Credetemi, non è un problema neppure per me. Se esiste un valore indissolubile, da non potersi perdere, cedere o commerciare è la libertà. 

Quella sì che mi sarà compagna fino alla fine, o per meglio dire, fino all'inizio di un'altra vita, spero migliore di molto. 

Vivo in questa gabbia terribile che è l'Italia, come milioni di voi eppure vi assicuro che la libertà inizia proprio da qui ovvero da qualunque delle condizioni di vita che state sperimentando sulla vostra pelle. La libertà, se ce l'avete, vive dentro di voi e non prevede catene o confini. Vivere in qualunque altro modo, non ha davvero senso. Come autore, è il filo conduttore di ogni testo che ho scritto.

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