Purtroppo per i servi sciocchi della finta Sinistra, chi o quando deve essere nominato commissario per la ricostruzione dei territori devastati dall'alluvione, non interessa davvero nessuno. Come non dovrebbe mai verificarsi che un paese colpito da una disgrazia simile debba inginocchiarsi per elemosinare dai dominatori europei qualche miliardo per ricostruire città e paesi alluvionati come sta facendo la finta Destra fintamente sovranista.
La condizione usuale e tristissima del nostro, povero, paese è quella che somiglia a una colonia, in questo caso americana, tramite trattati locali e internazionali, a partire dall'armistizio di Cassibile, quando l'Italia è stata occupata militarmente dagli USA.
Sono i nostri padroni americani ad aver benedetto la nascita dell'Unione Europea al fine di amministrare centralmente i territori del Vecchio Continente, affidando a Germania e Francia, le potenze industriali e militari maggiori, lo scettro da vicerè delle vecchie democrazia europee che ormai erano diventate poco funzionali al sistema, oggi già superato dagli eventi, che le Elite chiamavano Globalizzazione.
La parola d'ordine era liberarci dai vecchi legacci, dai confini e dalle convenzioni protezionistiche al fine di allargare un mercato che minacciava di diventare asfittico e, tramite i commerci e la speculazione monetaria, ampliare le ricchezze dei veri padroni.
Per realizzare questi obiettivi si doveva contare su una classe politica di veri e propri collaboratori e servitori in grado di non far ribellare popolazioni locali europee che dovevano essere private di ogni sovranità statale al fine di devolverle al nuovo centro di potere chiamato Unione Europea.
Dovevano liberarsi del vecchio ceto politico, legato a una diversa interpretazione degli ordini americani e allora fu imbastito il processo di conversione con Mani Pulite che si limitò a mostrare di punire la corruttibilità del vecchio regime statalista al fine reale di devolverne la gestione al nuovo contenitore europeo gradito ovviamente ai padroni americani.
L'Unione Europea è funzionale agli interessi occidentali in modo quasi maniacale, anzi ne è parte strutturante fondamentale. Basta vedere cosa sta accadendo ora nel disegno del nuovo mondo che vedremo realizzarsi completamente tra pochi mesi. Come al solito, basta seguire i soldi.
Il gruppo di paesi chiamato Brics, che per ora unisce Cina, Russia, India, Brasile, Sudafrica si sta allargando. Stanno entrando anche Arabia Saudita, Tunisia e Algeria. Sono fortemente interessati Argentina, Messico, Afghanistan, Bahrein, Bangladesh, Bielorussia, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Iran, Kazakistan, Nicaragua, Pakistan, Senegal, Sudan, Siria, Thailandia, Turchia, Uruguay, Venezuela e Zimbabwe.
Tanto per fare un esempio, la moneta di riferimento sarà lo yuan. Infatti, l'Argentina ha già deciso di pagare con questa divisa le importazioni da quel paese. Questo significa che il potere del WCO dovrà essere ripensato.
Soprattutto, finisce il dominio globale del dollaro e del petroldollaro che non è più, già ora, la moneta di riferimento per gli scambi internazionali. Dovrà confrontarsi con lo yuan.
Vi dicevo da tempo che le Elite si stavano dividendo su due gruppi contrapposti. Avevo scritto tre romanzi di fantascienza per unire questi argomenti alla narrativa sulla dominazione aliena. Non smentisco me stesso perché in realtà dietro queste divisioni territoriali e di azione militare ed economica da parte di tanti paesi nel mondo non c'è soltanto la normale dialettica umana. Potete vedere soltanto in altre sezioni di questo blog il senso di quei romanzi non essendo più attiva la pagina Amazon.
La Terra sta tornando a una situazione che per noi somiglia molto alla Guerra Fredda: Yalta disegnò un modo bipolare che la Globalizzazione sembrava aver spazzato via.
Oggi, i Brics sono un altro mondo, che si contrappone al vecchio dominio di marca occidentale capitanato dagli States tramite la valuta petroldollaro.
E dato che i Brics si stanno conformando pienamente, dall'altra parte, il Vecchio Occidente non sembra altrettanto veloce e pronto. A parte la sterile guerra intentata alle porte della Russia al fine di soddisfare gli appetiti dell'industria bellica interna, dopo aver ristorato quelli dell'industria sanitaria con la psico-pandemia da Covid, in America ci si limita a gridare alla luna minacciando il default. Questa specifica crisi ha due motivazioni di base. La prima riguarda il ricatto che i Dem stanno portando al mondo repubblicano per innalzare il livello di deficit interno che dev'essere votato dal parlamento. La seconda motivazione insiste sul debito americano che è nelle mani della Cina e dovrebbe ammontare a circa 848,8 miliardi di dollari. Il Giappone, del resto, ne detiene anche di più.
Mi risulta che la Cina si stia liberando di questi certificati di credito, tra l'altro svendendoli perché indebolire ulteriormente il dollaro.
Ora, gli Stati Uniti sono di fronte a due possibilità: far innalzare l'inflazione interna e in parte ancora mondiale, emettendo una quantità di moneta mai vista prima d'ora per pagare il debito estero. Questo farebbe crollare il valore nominale delle divisa dollaro con conseguenze difficili da immaginare nell'immediato. C'è da dire che l'euro lo seguirebbe da vicino.
Sia ben chiaro: un'amministrazione come quella USA deve tagliare le spese, a cominciare da quelle militari e a seguire quelle federali. Tra poco le tre monete principali saranno dollaro, euro e yuan con le sterline e i rubli a fare da cornice.
Come è chiaro che i due terzi delle risorse naturali energetiche e delle terre rare sono dalla parte dei Brics come pure la popolazione e quindi la forza lavoro a basso costo.
Chi resterà dalla parte dell'Occidente e quindi all'interno dell'area influenzata dal nuovo dollaro? Attenzione perché anche il vecchio Commonwealth non esisterà più come lo abbiamo visto finora. Basta guardare il comportamento di Sudafrica e India. E non sappiamo neppure che fine farà l'attuale Ue quando il dominio del petroldollaro, ovvero la vecchia valuta USA, finirà nel cestino delle anticaglie ormai inutili. La nostra servile partitocrazia interna dovrà rimodulare la sua azione secondo i parametri di un mondo che sta cambiando velocemente.
Ora, questi avvenimenti erano stati da me anticipati dalla narrazione e dei miei tre romanzi di fantascienza: La Terra invadsa dai Rettili, I Rettil itra noi e L'Ingabno del Drago; che non potrete più leggere se non li avete già scaricati in passato. Trattasi di romanzi importanti che meritano di essere distribuiti nelle librerie oltre che di godere di una presenza on line. Se gli editori nazionali non riescono a svolgere al meglio il proprio lavoro, non è un problema mio. Dovranno imparare.
Per quanto riguarda il povero ex Belpaese dovrà in fretta ripensare il ruolo di comoda colonia che ha recitato finora. La stessa Unione Europea dovrà decidersi come vuole vivere e dove vuole collocarsi all'interno di uno scacchiere abbastanza ristretto. Quel che accadrà non è difficile da immaginare per uno scrittore come me. Lo avrei dimostrato con il quarto romanzo del ciclo rettiliano, se avessi potuto continuare a scrivere. Oggi non sono in grado di farlo, perché senza un ritorno economico dalla mia attività principale, non posso svolgerla e quindi continuare a proporre al pubblico il mio lavoro a costo zero.
Senza editori seri, motivati e concreti, il lavoro dello scrittore non è attualmente possibile. Cosa da Draghistan, da paese colonia che tra poco si ritroverà con le catene distrutte dalla ruggine e non certo dall'ansietà di libertà che poteva e doveva caratterizzarci.
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