martedì 30 maggio 2023

Un regime che piange lacrime da coccodrillo

 Il grande assente nei commenti della tornata elettorale amministrativa non è la finta contesa tra Destra e Sinistra ma il dato sul calo degli elettori. Non ne parla nessuno e questa è la dimostrazione palese di cosa tema in realtà questo regime. Difficile ottenere anche on line il dato certo ma qualcuno afferma che sia fermo al 50% degli aventi diritto. 

Esiste una certa tristezza nel constatare che una falsa democrazia come la nostra sopravviva soltanto con il voto degli elettori proprio nella narrazione ufficiale del regime stesso che vuole folle plaudenti davanti ai peggiori crimini contro la sovranità popolare. Fottuti e contenti ci vorrebbero lor signori. 

In realtà, il malgoverno dei servi delle Elite (nessuna differenza tra Destra e Sinistra a questo livello) ormai allontana le folle dalle urne. Senza contare che le politiche espresse, che vinca una o vinca l'altra, sono praticamente identiche: inchinarsi al padrone statunitense, inchinarsi all'amministratore continentale, e soprattutto mai discutere la direzione che sta prendendo il mondo ma subirla passivamente. 

Riguardo la popolazione italiana, i vecchi ne hanno ormai viste troppe e sono troppo stanchi per recarsi ai seggi senza peraltro poter credere più alle parole d'ordine che ricordano quando erano giovani. Il dominio delle Elite non vuole altra ideologia che non la propria: controllare a ogni costo, divorando senza limiti ogni genere di risorse. Neoliberismo e capitalismo la fanno da padrone ovunque. 

Le ideologie di un tempo sono segmenti talmente marginali da non contare neppure durante le proteste, rare, che la popolazione stressata riesce a organizzare nelle piazze, come abbiamo visto durante la privazione quasi totale di ogni libertà civile durante la psico-pandemia. In quel caso si muovevano persone che erano state private di ogni facoltà sociale tranne fare la spesa nei supermercati.

I giovani, nella loro maggioranza, sono occupati nel cercare di collocarsi socialmente in un contesto deprimente, senza alcuna garanzia per il futuro e l'unica prospettiva del dover lavorare per tutta la vita o quasi. Non avendo la memoria fisica di quel che ricordano le persone da cinquant'anni in poi, i ragazzi cercando soltanto di emergere in una società sempre più spietata, dove conta esclusivamente l'importo della carta di credito. Si vedono circondati da una folla di anziani che pesano statisticamente sulle tasse per via delle cure necessarie a mantenere in vita pensioni che chiunque lavori oggi si sogna. 

Qualche giovane universitario se ne va dal triste ex Belpaese e cerca fortuna in Europa soprattutto ma non soltanto. Esattamente come molti pensionati che preferivano andare a morire all'Estero dove potevano campare meglio gli ultimi anni con pensioni da fame in Italia.

Durante la Globalizzazione abbiamo visto questo schema ripetersi per almeno trent'anni. Nel frattempo, il dato più evidente riscontrabile nelle elezioni è stata l'affluenza in perenne e progressivo calo. Il regime, ben presto,  si ritroverà da solo e ciò si verificherà nel momento peggiore possibile. 

La povera Italia si trova ad Ovest dello scacchiere internazionale, tra l'altro nella condizione di paese occupato militarmente dagli USA e amministrato dall'Unione Europea a prevalenza franco-tedesca (mai dimenticarsi del Trattato di Aquisgrana del 2019). Questo significa un progressivo impoverimento delle finanze statali e una perdita del risparmio interno. Mi piacerebbe, inoltre, sapere dove sono realmente le riserve auree che un tempo costituivano una vera potenza economica mondiale. Soprattutto perché le future monete dovranno essere nuovamente rapportate a un bene materiale e l'oro è certamente il maggior indiziato: un valore sancito dal cambio internazionale ben chiaro.

Ricordiamoci che la parte occidentale, che comprende la Vecchia Europa, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e parte del Commonwealth, riguardo alla parte orientale rappresentata dalla nascente potenza dei Brics, cede due terzi della popolazione, tre quarti delle risorse energetiche e quattro quinti almeno delle terre rare.

Nel mondo, gli unici paesi a potersi amministrare autonomamente sono Federazione Russa e Stati Uniti. 

Facilmente prevedibile che nella fase immediatamente seguente a quel che vediamo oggi, gli States dovranno ridurre fortemente la loro presenza anche militare nello stesso blocco occidentale. Progressivamente, la ricchezza mondiale si sposterà a Est e a Sud del mondo e semmai saranno in ballo le regioni africane che presentino risorse ancora da sfruttare. 

In particolare è la Vecchia Europa che ben presto dovrà rimboccarsi le maniche e cercare scampo nel reperimento di risorse energetiche ma anche risorse agricole. Se è vero che una riduzione drastica della popolazione diminuisce le bocche da sfamare, è anche vero che la popolazione attualmente residente in Europa è troppo anziana.

Un quadro simile, accuratamente preparato da un regime cieco e stolto e purtroppo passivamente tollerato dalle maggioranze silenziose, non può che allarmare certamente ben oltre le sterili polemiche di quanti comuni amministra la Destra piuttosto che la Sinistra.

Abbiamo visto dove e come vanno a riparare gli espulsi dal regime stesso. Tra poco dovranno aprire un ufficio di collocamento mentre in Italia dovremo fare i conti con la realtà delle macerie che questi servi sciocchi e incompetenti stanno lasciando, magari sotto il fango. E questi conti li faremo con una popolazione anziana e qualche migrante giovane che avrà a che fare con un bilancio in perenne perdita e senza il paracadute di una moneta sovrana da poter utilizzare opportunamente. 

Maggiore sarà il periodo che vivremo da sottomessi ai poteri esterni, maggiori difficoltà avremo nel momento che quei poteri non potranno che considerarci solo un mercato da conquistare senza alcuna ricchezza residuale e con una moltitudine di vecchi e inabili. 

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