venerdì 14 luglio 2023

Amore e disprezzo

 Questo è il titolo del nuovo romanzo che leggerete dopo La Morte non gioca a carte. 

Li sto pubblicando a puntate su questo blog per testimoniarne la proprietà e per evitare che qualche editore scellerato se ne possa appropriare dopo la mia morte. 

Purtroppo per lor signori, la legge sul diritto di autore scatta immediatamente dopo la pubblicazione e dato che questo è il mio blog, qualunque pubblicazione non necessita di alcuna registrazione. 

D'altro canto, preferirei coltivare cicoria piuttosto che cedere i diritti di sfruttamento delle mie opere a editori. Tra me e questa gente il solco è netto e non colmabile. 

A testa alta e scrivendo quel che voglio, auguro a lor signori di trovarsi a milioni di miglia da me. Come vedete e vedrete, preferisco regalare le mie composizioni letterarie. 

Lo sdegno e la rabbia rappresentata da sempre da molti autori, anche noti, come Salgari, solo per restare in Italia, per mia fortuna non mi coinvolge. Io disprezzo l'attività di tanta, finta, editoria, figlia di accordi con il potere e il regime al fine di compiacerli. 

Mi vergognerei di far comparire il mio nome in una qualsiasi copertina insieme a quello di un editore del genere. 

Vedete, cari lettori, come a 60 anni, posso esprimere pubblicamente il mio disprezzo per questa gente. Aver lavorato, e mai per vendere i miei libri, dato che editori non ne ho mai avuti che pagassero un solo centesimo, per oltre 40 anni, mi permette, adesso, di vivere senza andare a pietire una pubblicazione qualunque e nel contempo classificare come meritano questi signori. Anche tra loro, per onestà, devo dire che esistono fior di professionisti e gentiluomini ma sono rari come le perle nel mare. Per esempio, il mio primo editore in assoluto.

Amore per la letteratura e disprezzo per chi pubblica, potrebbe sembrare un paradosso ma non lo è. Sappiate, o voi che leggete, che uno scrittore compone e scrive soprattutto per sé stesso, poi per gli altri. 

Un un mondo conformato da Elite sataniche, l'indipendenza, se non la libertà più completa, è una fortuna senza pari che auguro a ogni vivente, qualunque mestiere svolga. 

Pertanto, finchè esisterà questo blog, e non sarà censurato, potrete leggere quel che pubblico in questo modo, felicissimo di potervi intrattenere senza che sia necessario spendere per pubblicazioni tra l'altro vendute a caro prezzo.

E se non volete leggere, vuol dire che non ne provate il bisogno. Purché si tratti di libera scelta, è sempre sacrosanta. Nessuno ci obbliga a scrivere e tanto meno a leggere. La dignità, poi, è ancora un'altra cosa. Questa, raramente s'impara nei libri di chiunque, magari si può imparare vivendo. 


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