mercoledì 30 agosto 2023

Catene infinite per i lavoratori nel Draghistan ma potremmo ripartire facilmente

 La denatalità nel Draghistan-Italia è stata programmata ed ottenuta con certosina pazienza. Come sapete, per le Elite, il mondo è sovra-popolato e quindi si deve perseguire una riduzione della popolazione. In Italia, questo obiettivo è stato raggiunto molto facilmente. 

Inoltre, la popolazione invecchia e quindi tutto questo richiede una crescente spesa sanitaria oltre a una riduzione della produttività lavorativa. Non ci vuole un esercito di geni per capirlo. I nostri politici, idioti e balordi come pochi, fanno finta di nulla. Da una parte devono eseguire gli ordini di americani ed Unione Europea e limitare retribuzioni e accesso alle pensioni. 

In questo modo, la classe lavoratrice italiana è progressivamente invecchiata aumentando, di conseguenza, anche gli incidenti sul lavoro e le morti cosiddette bianche. Di fatto, il prodotto delle politiche degli ultimi trent'anni e di quella mostruosità che è la Legge Fornero, delinea un paese dove i giovani laureati in età lavorativa (si calcola questa cifra in due milioni di unità) si sono trasferiti all'estero e da noi restano i vecchi occupati e milioni di pensionati. 

Se questo fosse un mondo normale, la spesa per le pensioni dovrebbe essere finanziata con un fondo a parte, escluso dalla contabilità generale. Così come dovrebbe essere incentivate la permanenza dei giovani laureati, attratti oggi da paghe e trattamenti migliori fuori dal paese. Ma niente di tutto questo sarà fatto. 

Chi comanda, nel Draghistan, è servo di logiche extranazionali e deve soltanto eseguire ordini superiori, che venga dalla finta e liquefatta sinistra o appartenga alla destra svuotata di ogni sovranismo e prona all'amico americano come il governo Meloni dimostra fin troppo chiaramente. 

Evidente anche l'appiattimento sociale di un popolo schiavo dei riti televisivi dove viene celebrato un paese che non esiste e dove il mantra dei centri di potere viene sempre adottato come verbo unico. I migliori intellettuali, in questo modo, non saranno mai neppure intervistati ed è il pensiero unico del potere che viene tradotto e divulgato come necessità esistenziale. 

Ci estingueremo lodandoci, questo è il nostro destino. A meno che i prossimi due milioni di lavoratori giovani e laureati non pensino di restare e cambiare le cose. Non servono le armi, per essere chiari. Per sostituire un governo che non esiste, basta volerlo. Per esempio, ripristinando con l'autorità popolare la Costituzione del 27 dicembre 1947 e ricominciando a battere moneta, senza neppure violare i trattati europei, limitando l'inflazione con le tasse, da abolire completamente nel primo anno per rilanciare l'economia e ridare fiato a chi non riesce a sopravvivere. 

L'occupazione dovrebbe essere incentivata nel pubblico, con milioni di assunzioni a chilometro zero, ovvero senza costringere la gente a emigrare e paghe aumentate fino al limite continentale. Non ci vuole neppure qui un esercito di geni per capire che l'aumento continuo dei tassi d'interesse finirà per strangolare anche il malato cronico italiano. Se soltanto i giovani laureati volessero, l'Italia cambierebbe immediatamente sull'onda di un'indignazione popolare che sarebbe il miglior vaccino contro la continua servitù nazionale verso i poteri forti.

Soltanto l'illusione di un povero, vecchio, scrittore?

 


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