mercoledì 11 ottobre 2023

IL SEGRETO DELLA VITA ETERNA - Estratto

 

Pensai se fosse vero che Cella era scomparso, come del resto se fosse stato vero e reale lo stesso Lo Fusto che mi aveva accompagnato a Perugia per poi sparire. Io potevo anche impazzire ma a Perugia ero andato in automobile, per poi tornare con un treno. Quando non so cosa fare, non mi resta che telefonare a Cassini.

Mister Tau è solo al mondo, ma ha un paio di amici.

- Ti sono bastati i fondi inviati sulla tua carta? – chiese lui.

- Anche per pagare il treno. Sono rientrato adesso. Non mi ci ritrovo, Jimmy. Da quando sono riemerso dal coma, il mondo mi tira brutti scherzi.

- Forse, te le hanno tirati le streghe che hai ricevuto in casa. Ti sei tolto il pendente?

- No. Mi aiuta a restare unito al mio mondo. A volta, penso che sia come un’ancora.

- E lo è, tutto sommato. Comunque, quando non credi più a te stesso, sei messo bene, almeno non hai più illusioni da coltivare. Non pensare che quello che vedevi allo specchio sia stato proprio il tuo volto. Noi siamo una finzione. Possiamo continuare ad accettarlo ma crederci, proprio no. E lo stesso vale per le nostre giornate quotidiane. Noi pensiamo costituiscano un filo che unisce la realtà ma non è così.

- Bene, mi dici, ora, cosa dovrei fare?

- Semplice: se non lo vedi da te, nulla di nulla. Spendi la tua lauta pensione, bevi, mangia, dormi e guarda quelle castronerie che trasmettono nella scatola magica chiamata televisione. Se tornano le streghe o poliziotti o altre persone strane, chiama. Io stesso, più che studiare, non faccio. Ho lavorato per mezzo secolo. Ora devo studiare per affrontare quel che mi aspetta dopo la vita terrena. Purtroppo, non posso portarmi la governante.

- Non ti sei mai sposato.

- Non mi potrei portare neppure la moglie. L’unica donna che ho amato era stata posseduta dal demonio o chi per lui. S’innamorò di me quando la liberai. Ero giovane, stavo per finire l’università. All’epoca scacciavo demoni per passione. Dalle dimensioni oscure che esistono sotto il piano materiale, un demone aveva preso una giovinetta. Costei pensava seriamente che i suoi primi turbamenti ormonali fossero peccati. E nell’incertezza, o nella disperazione, i demoni provano gaudio e gioia. L’aveva presa uno spirito assai vorace e questa poveretta vomitava robaccia verde dopo aver mangiato. Voleva solo frattaglie di pollo crude. Poi vomitava e bestemmiava. Quando i genitori, disperati, mi chiamarono, la trovai nel letto coperta di vomito, con i capelli impiastricciati di non so cosa, ma bella come l’alba di giugno.

- Come un germoglio sotto la neve?

- Beh, sotto la pece, è più giusto. Quegli esseri non possono provare nulla e allora si installano nelle persone deboli e confuse. Come fecero con mia madre. Avevo dodici anni quando scacciai quel demone con la sola forza mentale. Si passarono la voce. Ogni demone che ho scacciato in seguito, ricordava il primo esorcismo. Comunque, fu molto difficile scacciare il demone che possedeva Clarissa. Si era legato a lei quasi per amore. E, si sa, l’amore è la forza più grande che esista. Impiegai quasi un mese per liberarla e quando tornò in sé, pesava trentadue chili. Mi disse di aver trascorso quei giorni in un posto molto freddo e solitario. I demoni non riescono a scambiare per sempre il loro posto con le consapevolezze che violano e le parcheggiano in una dimensione vuota ma gelida. Il nulla freddo.

- Il loro mondo è così spaventoso?

- No, non fa alcuna paura. Uno di loro me lo descrisse: alto, senza fine, profondo, senza tempo e spazio e pieno di oggetti neri e grigio scuro. Il cielo ha lo stesso colore della terra, non fa freddo e non fa caldo. Acqua nera come la pece scorre tra le montagne altissime e oscure. Nient’altro. I demoni aprirono gli occhi senza pupille in quel posto e non ricordano altro. Erano stati generati dall’ombra del Demiurgo causata dal Big Bang. Quei figli dell’oscurità non potevano capire cosa fosse la vita ma seguirono la flebile luce che vedevano risplendere talvolta nel loro cielo buio e trovarono la dimensione terrena dove impararono a entrare nello spazio che si crea tra i sentimenti e la paura. Era simile a loro, quel tipo di energia negativa, e potevano ferire gli esseri deboli e disperati ed entrarci. Poi aprivano gli occhi su un mondo pieno di luce e di vita. Queste sono le possessioni definite diaboliche.

- Ognuno ha i suoi problemi. Tornando ai miei, quindi, dovrei soltanto fermarmi e attendere. 

Cassini sospirò – Pare proprio di sì. Ragioniamo: dovevi aiutare un vecchio amico che scompare senza lasciare traccia. Poi ricevi tre streghe che ti marchiano come un vitello da latte. Arriva un altro poliziotto che ti propone di cercare il primo e ti porta a Perugia, per poi scomparire all’interno di una casa psichica. Cosa vorresti fare?  Un uomo sano di mente, andrebbe in quella casa per risolvere il quesito che ti hanno proposto ma tu non sei sano di mente.

Estratto dal romanzo inedito IL SEGRETO DELLA VITA ETERNA  attualmente in visione presso gli editori Castelvecchi e Edizioni E/O. Se volete leggerlo, potete chiedere a loro. 

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