domenica 5 novembre 2023

Gli spacciatori di sangue

 Lo so che molti pensano si tratti di fantascienza di Serie B. Ho scritto tre romanzi sul tema dell'interferenza aliena, ovvero dei criminali alieni che sfruttano come un bestiame l'Umanità da sempre ma nè la cultura officiale (che cultura, poi!) e tanto meno l'editoria migliore se ne vuole occupare. Non mi meraviglia affatto. 

Scrivo queste note per mettere sull'avviso altri, incauti, esploratori come lo sono stato io. Aver trascorso anni, occupato in indagini ad alto rischio nel mondo degli addotti ,si è rivelato inutile almeno a livello di coscienza individuale. Sarà il caso di ribadirlo ancora una volta: il problema degli addotti, cioè di quanti sono rapiti da alieni per i loro sporchi scopi, è un problema terribile, per chi lo subisce, e molto reale. Come reale e incombente è la minaccia aliena che incombe su tutti noi. 

Intendiamoci: questa minaccia sta violentando la gente da sempre. Se non avete di meglio da fare e siete mediamente credenti, potete andarvi a leggere i testi sacri di qualsiasi religione, a partire da quella cristiana, ed evitare che la teologia di comodo detti alla vostra mente le interpretazioni utili al sistema vigente, cioè che si tratti di simbologia. No: quella gente scriveva e descriveva quel che vedeva, come oggi potrei fare io ogni volta che vedo in cielo cose assolutamente inusuali, oppure le due volte che ho potuto vedere con i miei occhi un alieno muta-forma. 

Se siete tra coloro che preferiscono le comode cronache dei telegiornali della sera, oppure che amano sapere cosa accade nella casa del Grande Fratello, avete sbagliato blog. Per il resto, predicare nel deserto è il destino di chiunque voglia cercare di capire quel che ci opprime e ci rovina la vita quotidianamente. 

Resta da chiarire che l'interferenza aliena si manifesta tramite uno stuolo sempre maggiore di servi sciocchi e corrotti. Su questi ricade il sangue degli innocenti, come sta accadendo adesso in Palestina. No: questo mare di sangue, questa devastazione e sofferenza non è normale, non è comune, non è inevitabile e non è accettabile. Soprattutto, non è umana.



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