venerdì 3 novembre 2023

LA TERRA INVASA DAI RETTILI - estratto

 Il romanzo di fanta-verità che gli editori italiani non vogliono pubblicare. Vi propongo alcuni estratti perché certamente qualcuno di voi, se non la maggioranza, non ha potuto ottenerlo tramite Amazon. Pubblico questi estratti prima di darvi l'elenco degli editori ai quali lo invierò nuovamente,  per farvi un'idea di come lavorano questi signori e del motivo reale per il quale le librerie stanno chiudendo.


Introduzione

 

Studio  Parapsicologia dall’età di quindici anni. La Parapsicologia è la scienza che si occupa di analizzare e catalogare i fenomeni ESP. Il grande merito di questi studi è aver sottratto alla superstizione popolare personaggi e avvenimenti al limite della realtà oggettiva. Per quanto riguarda l’Ufologia e i fenomeni correlati, niente come le adduzioni (abduction) e le indagini da compiere in questi casi, somigliano e chiamano in causa, a mio avviso, la classica indagine di tipo paranormale.

Quando siamo in presenza di una persona che si ritiene oggetto di un rapimento da parte di entità aliene, la prima cosa da fare è sincerarsi delle sue condizioni psico-fisiche.

Si deve poi analizzare con la massima attenzione il suo racconto al fine di evitare possibili raggiri o persino l’eventualità di un racconto fatto da un esaltato mentale.

Eseguita questa analisi preliminare, il racconto della persona che si ritiene oggetto di rapimento dovrà poi essere incasellato in una fattispecie analoga già esistente.

Tra i rapimenti da parte di entità credute aliene, si registrano molte diversità.

Il problema è che il materiale di pubblico dominio è talmente  vasto e variegato, come pure sono diversissimi i metodi attuati per evitare frodi e raggiri, che risulta praticamente impossibile inserire i vari casi in categorie concettuali precise.

Infatti, l’unica classificazione prevista dall’Ufologia classica riguarda i tipi di incontro:

Un incontro ravvicinato è per gli ufologi, un evento che prevede di venire in contatto da parte di una o più persone, con un oggetto volante non identificato (UFO) e con esseri viventi (alieni). Si deve a J. Allen Hynek, questo tipo di classificazione. 

Tra gli incontri ravvicinati del primo tipo, vengono elencati gli avvistamenti di dischi volanti diurni, luci vaganti di notte, oggetti aerei che non è possibile collegare alla tecnologia umana.

Gli incontri ravvicinati del secondo tipo, prevedono il contatto con i fenomeni riconducibili a un UFO o alla sua attività diretta, quali cerchi nei cereali, calore o radiazioni, danni visibili sul terreno, animali spaventati, paralisi di esseri umani, interferenza diretta con motori o radio comunicazioni, perdita temporale, ricordi confusi.

Il terzo tipo di incontri ravvicinati include l’osservazione diretta di personaggi riconducibili ai passeggeri di un UFO.

L'ufologo Jacques Fabrice Vallée introdusse un quarto tipo di incontri ravvicinati, nel caso appunto delle abduction. Una o più persone che vengono rapite e spesso tratte a bordo degli UFO, da entità aliene o presunte tali.

Steven M. Greer fu poi il primo a classificare con il termine incontri del quinto tipo, tutte le riunioni bilaterali a cui hanno partecipato esseri umani ed esseri alieni.

Il sesto tipo di incontri ravvicinati riunisce più o meno le prime due fattispecie. Di solito si usa questa classificazione quando il contatto con un UFO genera ferite o la morte degli umani che ne sono direttamente coinvolti.

Il settimo tipo di incontri ravvicinati riunisce tutti quei casi quando, nel passato o nel presente, si registra un’ unione carnale tra elementi non terrestri ed esseri umani.

Ritengo che la classica ricerca ufologica soffra di un errore concettuale abbastanza grave. Non si mette mai in dubbio l’autenticità della percezione registrata dai testimoni viventi umani in relazione alle caratteristiche stesse di quanto percepito. Al di più, si verifica la credibilità del percettore.

In altre parole, si verifica comunque, generalmente, la bontà del racconto, la sua genuinità e mai il fatto che possa risultare la realtà stessa di quanto percepito ingannevole piuttosto che autentica.

E’ un po’ il caso di un bambino molto piccolo che veda una scena in televisione.

Credendo che la televisione mostri una realtà oggettiva seppur solo visiva, il bambino non potrà mai capire quanto di vero, di verosimile o di simulato ci sia in una qualunque trasmissione. Per il nostro ipotetico bambino, il filmato di guerra di un telegiornale sarà esattamente uguale a un film di guerra. Anzi, il testimone della trasmissione televisiva non si porrà neanche il dubbio di un’eventuale differenza di immagini mediamente perfettamente analoghe.

Quel che vediamo, nella nostra vita, può dipendere non solo dalla nostra capacità di percepire ma anche dalla realtà della percezione stessa.

Quando osserviamo un evento non riconducibile all’ordinarietà della nostra vita, parliamo indifferentemente di un accadimento incredibile, impossibile o addirittura di un miracolo. E tale convincimento può dipendere direttamente dalla nostra capacità di percepire ma anche dalla nostra cultura e persino dall’intensità del nostro misticismo.

Difficilmente ci porremo il problema opposto: è vero quel che abbiamo percepito o visto direttamente? È la realtà provata o è semplicemente una finzione approntata appositamente da chi vuole ingannarci?

Questo dilemma ha invero colto alcuni ricercatori che, analizzando determinati incontri ravvicinati del primo tipo, hanno ipotizzato che le navi o navicelle presumibilmente di origine extraterrestre, possano invece essere aerei di nuovissima generazione o comunque macchine volanti sperimentali o segrete prodotte dagli umani.

Altri hanno pensato di risolvere questo dilemma con l’idea che nel caso trattasi di macchine volanti costruite dagli esseri umani, la progettazione di tali macchine, molto avanzate per la nostra tecnologia, derivi invece da retro-ingegneria aliena recuperata da dischi volanti abbattuti o caduti.

Ecco perché le classificazioni comuni all’Ufologia classica finiscono inevitabilmente per cozzare contro lo scetticismo militante di certi intellettuali e dei negazionisti per mestiere. Un’operazione non riuscita ai detrattori della Parapsicologia che si sono dovuti limitare a negare l’esistenza stessa dei fenomeni studiati prima del tentativo di denigrare il metodo di studio e di classificazione di tali fenomeni.

Da studioso di Parapsicologia, invece, ritengo che prestare il sistema classico di analisi e di classificazione proprio di tale scienza, ai fenomeni ufologici, possa servire a renderli molto più credibili e soprattutto riconoscibili, adatti a una classificazione perfettamente razionale.

Questo libro è partito da queste, mie, convinzioni. Quanto avvenuto durante la ricerca in questo libro narrata è invece il frutto della mie indagini sul campo.

Tali indagini sono state svolte da me nel manifestarsi di alcuni eventi e mediante i racconti di determinati personaggi che ho potuto incontrare direttamente.

In modo particolare, la conoscenza di un addotto, B., è stata grandemente preziosa e illuminante riguardo una realtà che non immaginavo prima, anche se avevo letto di determinati argomenti.

Le conclusioni alle quali sono pervenuto, non inducono alcun rassicurante sentimento. Da un periodo nel quale ho provato una semplice curiosità intellettuale, sono passato a sperimentare l’ angoscia tipica del ricercatore frustrato e infine la paura di una vera e propria, imminente, invasione aliena con lo scopo d’ impadronirsi del nostro pianeta e sottomettere definitivamente e completamente la razza umana ai propri voleri.

Quanto potrete leggere nelle pagine che seguono, potrà convincere voi di tale pericolo oppure no. La vittoria degli invasori alieni dipende esclusivamente da tutto ciò.

brano tratto da LA TERRA INVASA DAI RETTILI


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