Fino al 1980, in Italia soprattutto, era frequente trovare nelle librerie ma soprattutto in televisione a livello di riduzione appositamente creata, romanzi concernenti la tematica parapsicologica. Molti autori si cimentarono con le fantasie proprie di tale genere ma soprattutto con le cronache ricavate dalle regioni meno abituali del nostro essere.
Infatti, si parla di facoltà ESP (una sigla inglese, in italiano, significa percezioni extra sensoriali) e quindi di tutto quel che proviene dal lato oscuro della nostra esistenza. Si considera, generalmente, il lato chiaro la cosiddetta prima attenzione ovvero come e quanto si percepisce la realtà oggettiva tramite i cinque sensi. Per alcuni esseri umani è possibile percepire la realtà anche attraverso i sensi propri di altri corpi, dei quali noi non abbiamo percezione diretta ma che, per esempio, utilizziamo tutti durante i sogni. In altre parole, l'essere umano presenta spesso altri centri capaci di percepire , oltre i cinque sensi tradizionali, quel che lo circonda fino ad arrivare alla coscienza universale.
Questi centri sono usati per percepire un mondo, o diversi mondi, durante il sogno. Ma sono usati anche per allineare percezioni differenti durante la veglia dato che alcuni di noi riescono a praticare la chiaroveggenza oppure altre capacità che esulano l'uso diretto ed esclusivo dei cinque sensi. Non accade a tutti e per tutti ma per alcuni di noi. Tali temi sono propri della Parapsicologia che oggi viene considerata una delle tante scienze alternative ma che è stata pensata e applicata in modo tale da comprendere solo un'elencazione di tipo scientifico di fenomeni che non sono mai direttamente riproducibili nelle strumentazioni di laboratorio. A queste persone diamo spesso il nome di sensitivi.
Come i medium, ci parlano di mondi sconosciuti e impraticabili alla grande maggioranza di noi. Parallelamente alla Parapsicologia è fiorito, in Oriente prima e in Occidente poi, lo Spiritismo che esplica i suoi effetti tramite la medianità, altra qualità puramente extra-sensoriale. Medianità che può essere utilizzata per scoprire segreti e reperire informazioni altrimenti inaccessibili, come fece il grande scrittore e archeologo viterbese Mario Signorelli.
Questo grande esperto in etruscologia moderna, riuscì a demolire molte delle menzogne contenute ancor oggi nei testi cattedratici, inaugurando la Nuova Etruscologia, avvalendosi delle dirette rivelazioni di sè stesso esistente, nella forma di un antico alto sacerdote etrusco. Nella pratica, Signorelli riuscì a canalizzare sè stesso quando esisteva nel passato.
Il romanzo di cui vi parlo oggi, BAGLIORI SUL BULICAME, è ispirato alle sue scoperte ma più che altro si occupa di un tema fondamentale tanto per la filosofia che per la fisica: il Tempo.
Un romanzo tale, il decadente regime editoriale italiano non poteva pubblicarlo e infatti non lo troverete mai nelle librerie. Di seguito, la sinossi.
Il
romanzo, costituito da 394.915 caratteri spazi inclusi, si può considerare una
sorta di racconto simbolico-iniziatico su quella che definiamo realtà e
soprattutto sui condizionamenti del Tempo e delle diverse linee temporali.
Un’investigazione di tipo letterario diventata un viaggio contornato da
esperienze paranormali in uno scenario orrorifico.
La
vicenda narrata parte da una ricerca letteraria da me stesso compiuta. Avevo
l’esigenza di non far cadere nel dimenticatoio i libri di Mario Signorelli e la
sua opera di ricostruzione della vera epopea della Federazione Etrusca, in
netta contrapposizione con l’Etruscologia cattedratica.
La
figura di Mario Signorelli, scrittore viterbese deceduto nel 1990, è centrale
nel libro e nella storia narrata. Durante la sua vita ebbe il contatto con un
altro sé stesso vivente al tempo degli Etruschi, un alto sacerdote tirreno che
lo guidò a scoprire luoghi e reperti poi effettivamente ritrovati.
Inizialmente, Signorelli aveva seguito le orme di fra Annio, un autore molto
noto nel medioevo. Oggi possiamo parlare di un grande
medium-archeologo-scrittore.
Gli
avvenimenti narrati, in gran parte effettivamente vissuti, risalgono all’ultimo
anno e mezzo. Partito veramente per Viterbo, al fine di reperire notizie ed
eventuali scritti non pubblicati da Signorelli, ho vissuto alcune situazioni
che ho cercato di descrivere nel testo che segue nel migliore dei modi.
Non sono
entrato nel significato esoterico, se c’è, del tutto anche perché da cultore
della Parapsicologia amo e ritengo indispensabile una catalogazione di tipo
razionale, per quanto possibile.
Nel
periodo vissuto a Viterbo, sono accadute determinate situazioni riconducibili
ad una variazione della linea temporale che ritenevo esistente e persistente,
tramite il varco costituito dai sogni.
Il
romanzo vuole narrare cosa sia il Tempo e come sia possibile o conveniente
alterare e utilizzare a proprio vantaggio le diverse linee temporali.
La
grande nemica dell’Umanità è la paura e questa paura si vuole educare a vincere
raccontando anche la scelta di libertà che gli Etruschi hanno compiuto oltre
duemila anni fa e che Signorelli ha voluto ricordarci.
Il
romanzo potrà dunque apparire come un romanzo fantastico ad una lettura meno
approfondita; oppure un romanzo parapsicologico dato che numerosi sono gli
inserti di notizie ad avvenimenti che confermano le conclusioni finali.
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