domenica 6 ottobre 2024

Se scrivete bene, lasciate stare: non è mestiere per voi

 Il pubblico dei lettori di questo blog è composto da qualche autore e da molti lettori, quasi tutti di lingua italiana. Qualcuno di loro vive in altri paesi, ma la maggior parte condivide questo strano posto che viene ormai appellato con il nome di Draghistan. Ci si è resi conto che, almeno da Cassibile in poi, hanno in effetti governato nella penisola italica le logiche di un altro paese colonizzatore. Ne ho parlato tramite il racconto che fornisce il titolo all'intera raccolta: Vittime Sacrificabili.

 Alle nostre generazioni (sono nato negli Anni 60 e lo ricordo bene) è stata imposta una formazione di tipo anglosassone. In questo non c'è niente di male ma nel contempo siamo stati proiettati oltre la vecchia formazione latina, propria di questi luoghi. 

Quindi film western, gialli nella letteratura e infine tanto rock nella musica. Beninteso, anche roba godibile. Il problema maggiore lo hanno vissuto i creatori, cioè chi intendeva partecipare alla distribuzione di questa cultura. Per esempio, gli autori di gialli, noir e fantascienza, tutti generi ovviamente importati da altri paesi e che mi hanno sempre garantito, qui, non è lecito ideare e creare. Nel mio piccolo, ho smentito questa diceria. 

Gli autori italiani possono benissimo scrivere ottimi gialli e fantascienza perfetta. Le mie diciotto opere stanno lì a dimostrarlo e chiaramente lo dimostrerebbero ancor meglio se fossero distribuite nei circuiti dei librai, quelli che ancora esistono. Tale operazione non è però gradita ai padroni del vapore locale, tutti afferenti ai comandi che arrivano dall'anglosfera. 

Questo posto che chiamiamo ancora Italia è stato colonizzato da Londra e Washington negli anni. Gli stessi garibaldini erano finanziati da Londra e si muovevano con l'egida del Regno d'Italia ma sotto guida dei massoni inglesi. Oggi potremmo dire, altrimenti, che si è trattato delle nostre Elite di riferimento.

Senza voler descrivere il periodo storico dell'epoca, oggi tutto questo si traduce nella più completa colonizzazione culturale. Ovviamente, con qualche presenza di autori italiani. Ma questi ultimi sono accuratamente selezionati tra una platea di persone sicure e garantite e quindi provenienti, in qualche modo. da quegli ambienti. Talvolta li vedete in televisione e non per parlare dei propri libri, come sarebbe opportuno e normale. No: questi tizi forniscono sempre ragioni al regime imperante con le loro farneticazioni in economia, politica e costume. Non potete sbagliarvi: se uno scrittore lo vedete all'interno di uno schermo televisivo, state certi che ha a qualcosa a che fare con il regime imperante. Con le dovute eccezioni.

Le eccezioni nell'Italia-Draghistan esistono sempre per dare ragione alla normalità fatta da una colonizzazione spietata del nostro territorio che tuttavia le Elite di derivazione anglosassone considerano di loro proprietà. Insomma, per farla breve, per avere successo come autore, mi sarei dovuto piegare a quelle logiche. E invece, lor signori sono i primi a rendersi conto che io, delle loro logiche, non me ne faccio nulla. Esisto per scrivere e descrivere quel che vedo e lo faccio senza alcun editore di riferimento, guarda caso, anche tramite questo blog. 

Scrivendo, ho sempre dovuto comunque lavorare per procurarmi il pane. Ho quindi imparato a scrivere senza ricavarne un centesimo, a parte la parentesi costituita da Amazon, infatti durante il periodo nel quale esponevo le mie opere in tale vetrina internazionale, Amazon mi passava appunto qualche spicciolo nel vero senso della parola. All'epoca lavoravo in un grande ufficio e il Caf che mi elaborava la denuncia dei redditi non riusciva neppure a inserire i dieci euro in un anno arrivati quali royalty dalla grande multinazionale perchè la macchina si rifiutava di riconoscerli come reddito. Questo significa scrivere nel Draghistan, ed è tutto.

Eppure con il destino non si può trattare.  Quindi, dai romanzi, ai blog come questo. Gente come me non può far a meno di scrivere ma si tratta solo di un destino come un altro. Il sistema delle Elite se non ci può amministrare e controllare  si limita a escluderci. Capirete meglio questo problema perché dal prossimo post inizio a raccontarvi la mia produzione propria del genere fantascientifico. 

Capirete cosa si può raccontare e cosa non si deve assolutamente spiegare qui, nel Draghistan. In questo luogo sopravvivono le più grandi balle proprio nella consapevolezza fasulla di una palla che rotola nel cosmo senza fine, mentre rotola il sistema stellare che la contiene in orbita e ruota persino l'intera galassia. 

Una collezione incredibile di bugie grandi come l'intero cosmo che potete, del resto, soltanto immaginare. Infatti, il luogo dove si sviluppa la vita materiale, che chiamiamo Terra, e lo Spazio circostante, fanno parte interamente della narrazione elitaria. La fantascienza, senza neppure volerlo, è riuscita perfettamente a picconare la ragnatela di bugie costruite dal regime. Partiremo da questo fenomeno che ha radici ben più antiche delle mie, modeste, opere la cui narrazione è basata sulle confidenze degli addotti. Appuntamento a domani.


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