Questo è un tema delicato. E dovete fare un piccolo sforzo per capirmi. Inizio con il dire che chi vi scrive e quindi parla alla vostra consapevolezza è un signor nessuno, uno dei tanti. Mi lasciano scrivere quel che voglio per questo motivo. Mi leggete in pochi. Se fossi un grande e celebrato scrittore, non potrei farlo.
Chiunque di noi diventi abbastanza importante per avere visibilità non può fare o dire quel che vuole. Chi comanda ha tre modi per condurlo alla loro ragione: lo compra, lo minaccia, lo elimina. Stiamo parlando di persone che ritengono di essere nel giusto ovvero conducono la gente come un branco di pecore matte perché hanno ricevuto questo compito da quelli che credevano dei. Alieni che non ci penserebbero un istante a eliminare loro se soltanto provassero a chiedere di cambiare politica.
Contrariamente a quel che vi hanno fatto credere, la parola scritta o pronunciata è tutto. Questo è il motivo principale per cui, alla mia ormai veneranda età, non mi trovate in nessuna libreria o edicola. Io, semplicemente, non gli servo. Non mi ritengono all'altezza o non si fidano di me. Senza il loro assenso, nessun editore, medio o grande che abbia accesso a un circuito di commercializzazione libraria, pubblicherà mai le mie opere. E infatti, non è mai accaduto finora. E se potrete reperire in libreria questo libro, vuol dire che il sistema finalmente lo approva.
Ci sono parole che non si possono dire. E se le dicono personaggi che voi ritenete noti, celebri o importanti, allora c'è il trucco. Ma è stato scritto che riconosceremo un albero dai suoi frutti. Vero. Alcuni, grandi, divulgatori se sono arruolati dal sistema lo capite non da quel che dicono ma proprio da quanto non dicono o smentiscono senza ritegno. E non dovete disprezzarli invano quando li scoprite. Hanno subito la regola della censura pure loro e sono esseri umani.
Hanno imparato che certe parole non si possono dire. In cambio pubblicano con grandi editori, vengono invitati in televisione e sono conosciuti da tutti fintanto che i veri padroni glielo concederanno. Vi ho già detto che contro la Matrice non si può fare la rivoluzione. Noi siamo una caccola e la Matrice è il naso. Chi utilizza la Matrice decide se, come e quando manipolare la caccola che siamo.
Una delle più grandi balle che diffondono i divulgatori controllati è che siamo creatori del nostro universo. Molto comodo, perché toglie responsabilità ai nostri carcerieri. Se li ascoltate con attenzione, voi riconoscerete i grandi divulgatori arruolati dal sistema dalle parole che non dicono più che da quelle dette. Uno dei loro segreti non detti è proprio la forma della Terra. Cercheranno sempre di insultare i cosiddetti terrapiattisti, e i più furbi cominceranno a menare il can per l'aia invocando la fisica quantistica e il fatto che questo universo è un ologramma e quindi anche la Terra, sia come sia, è un ologramma. Ma la sua forma resterà un mistero. O meglio un ologramma di mistero.
Attenzione perché proprio come i rivelatori pagati dal sistema, anche questi divulgatori vi regaleranno pillole di verità pure clamorose. Funzionano molto meglio dei quotidiani e dei telegiornali perché devono restituirvi la sensazione che la verità divulgata sia tutta la verità che si può divulgare, cioè che il mistero sia ormai finito. Certo: chi sa di sapere tutto, non si informerà più di nulla e vivrà felice... resterà a vivere da schiavo dei poteri forti e della Matrice felice e contento. Quale risultato migliore potrebbero desiderare i nostri carcerieri?
Il loro unico scopo è far restare quanti più senzienti dentro la Matrice perché l'energia degli animici sia spremuta senza sosta e questo procedimento serve per mantenere la Creazione intera al suo posto. Che sia la Gnosi a dirlo, che sia la rivelazione sofferta di un povero addotto, che sia uno scrittore imbecille come me, non cambia la sostanza della nostra prigione che, purtroppo per lor signori, non è eterna.
So cosa state pensando e vi rispondo subito. Quando e se non vedrete più il mio blog on line, o libri come questo in libreria, avrò subito la legge della censura anch'io e non sono migliore degli altri. So bene di poter scrivere fintanto che me lo permettono. L'altro mio blog è stato eliminato da un momento all'altro. Volete cancellare anche il rimanente? Non c'è bisogno: basta dirmelo e penserò a coltivare le verdure nel mio orto invece di scrivere.
A gente come me, scrivere serve per sopportare questa prigione. Del resto, la verità avanza comunque, non possiamo farci nulla. In fondo ai tempi c'è il Giudizio Universale e non possiamo evitarlo per quanto crudele sia il progetto di eliminare i non eletti. Nei miei passati romanzi, ho già detto che non so se esista un'alternativa. Io non lo so se qualcuno avrà mai pietà di questi despoti destinati a finire. Se sono stati creati, non è colpa loro. Forse, la loro crudeltà può diventare il giudice che li condannerà e dovrebbero ragionarci sopra adesso.
Se vuoi pietà, devi dimostrare pietà. Questa è una delle leggi che neppure i gestori di Matrix possono ignorare. Dovrebbero pensare che la Matrice precedeva i loro sforzi per poterla adattare ai loro stessi piani. E chi ha creato i costruttori della Matrice?
Chiunque usi la violenza dell'ignoranza non avrà scampo. Io credo che questa gente sperimenterà che esiste qualcosa di peggiore della non esistenza eterna. Comunque, rischiare non vale la pena anche se questi despoti fanno di tutto per dimenticarsene e basta vedere quel che accade oggi nel mondo.
brano tratto dal romanzo inedito ADDIO ALLA COLONIA TERRESTRE
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