Uno dei romanzi che il regime interno ha deciso di non pubblicare, ossia LA TERRA INVASA DAI RETTILI, contiene alcune indicazioni, fedelmente riportate dai discorsi degli addotti, riguardo i regni invisibili. Questi luoghi esistono nella Matrice ma noi non possiamo vederli con gli occhi fisici. Sono esistenti in una dimensione molto vicina ma separata dalla nostra, in una regione che dovrebbe trovarsi tra il materiale e l'eterico. Una terra di confine tra le due dimensioni.
Se volete un esempio abbastanza interessante, potete pensare alla mitica città di Shambala. Ne parlano da millenni i buddisti e i non buddisti in Oriente. Secondo la tradizione religiosa tibetana, Shambala si trovava a nord del fiume Sita che oggi si pensa in realtà relativo al fiume Tarim odierno, nel Turkestan orientale. Provate a cercare la mitica città in quei luoghi e non la troverete. Forse perché esiste in un'altra dimensione corrispondente a quel luogo fisico e quindi materiale ma non facente parte di quello stesso luogo esistente nel nostro piano.
Il problema che la scienza moderna non vuole affrontare e dunque la logica contemporanea non ammette, è che alcune persone, in determinati momenti, possano andare e venire da luoghi dimensionali diversi da questa nostra Terra anche se corrispondenti ad altri luoghi esistenti nella dimensione vicina. Infatti, le cronache della mitica città potrebbero riferirsi a luoghi realmente esistenti in quella dimensione.
I varchi o portali dimensionali sono i passaggi per andare in quella dimensione e forse in altre ancora con il proprio corpo fisico. Alcune piante, erbe o funghi permettono invece di vistarle, secondo i racconti sciamanici, mediante uno dei corpi sottili patrimonio della nostra razza, il corpo eterico o corpo di sogno. Il sogno non è che una scorciatoia per tali mondi, o dimensioni, direttamente accessibile una volta che la coscienza è stata tacitata. Anche di questo argomento, parlo nel romanzo LA TERRA INVASA DAI RETTILI.
Comunque sia, la mitica città oggetto di questo post affascinò anche le ambizioni delle SS naziste. Forse seguendo le cronache lasciate da Apollonio di Tiana poi riportate da Fabio Filostrato, riguardo un antico paese trans-himalayano nel quale Apollonio si sarebbe intrattenuto per vari mesi con alcuni saggi provenienti dal mitico regno. Del resto, anche i gesuiti portoghesi cercarono Shambala senza riuscire a trovarla almeno su questa Terra. Sta di fatto che nel maggio 1938, alcuni membri delle Wafen SS partirono per il Tibet con l'obiettivo di cercarla. Potete trovarne cenni seguendo questo collegamento
Resta il fatto che analogamente al mito della città tibetana diventato un culto per i buddisti e non solo, le invadenti e ingombranti tracce di collegamenti dimensionali con altri piani dell'esistenza riempiono le cronache passate ma purtroppo non interessano le torri bianche dei finti esperti della scienza moderna. E non interessano neppure gli editori nazionali che non pubblicano romanzi come LA TERRA INVASA DAI RETTILI forse perché ne parla con dovizia di particolari. Potete valutare il lavoro delle editrici nazionali, se volete, non solo da quel che propongono ma soprattutto per quanto non vogliono pubblicare.
Di certi argomenti, il regime non vuole sentir parlare. Ma queste concezioni proibite, probabilmente, portano verso una conoscenza che potrebbe rivelarci una della molte uscite dalla Matrix. La quale, per essere abbandonata, dev'essere prima perfettamente svelata se non alle masse almeno al singolo cercatore solitario.
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