In questo post parlerò della medianità e di come questa antica arte ci possa mettere in contatto con i defunti o meglio, incontrarli qui o nei loro mondi sottili. Mondi che naturalmente frequentiamo durante il sonno, quando la coscienza della materia svanisce e quindi noi potremmo incontrare le persone che ancora sono nei territori confinanti con il piano materiale.
Il piano eterico, che noi conosciamo come il mondo onirico, è una copia del mondo materiale o quasi. Molti riferimenti se ne trovano, ma altre parti accessibili dal nostro essere risultano sconosciute. Mediante la porta del sogno è possibile visitare luoghi anche molto lontani, o meglio altri piani eterici immaginati e quindi edificati da altre persone. Potremmo dire che sul piano eterico convivano le nostre paure ma anche le nostra emozioni e in un modo alquanto distorto i nostri desideri. Questo vale anche per chi è deceduto sul piano materiale che sovente si ritrova a frequentare il mondo eterico e lo adotta come propria casa.
In un certo senso, le persone muoiono ogni volta che sognano ma tornando su questa Terra non ne hanno la minima contezza e pensano che quanto ricordano sia semplicemente una fantasticheria del loro inconscio. Altre volte è il mondo eterico a entrare nel mondo materiale. Esistono poi persone che tramite la loro medianità riescono a discostare i veli, invero molto sottili, tra questo mondo e l'Aldilà, inteso come insieme dei mondi sottili che possiamo visitare con il corpo eterico o corpo di sogno.
L'unico limite è l'energia di cui disponiamo. C'è da dire che quando il velo tra i due mondi si apre, la nostra sensazione fisica, cioè se siamo svegli, è quella relativa a un gran calo della temperatura termica: fa freddo e potremo vedere il nostro fiato. Se invece visitiamo con il corpo di sogno questi territori, non si avvertirà alcuna sensazione negativa. Essendo questo nuovo, un mondo psichico, le uniche sensazioni che potremo vivere sono di carattere emotivo e sentimentale, dall'erotismo alla spiritualità più accesa.
Non dobbiamo mai dimenticare che qualunque sia il luogo dove riuniamo la nostra consapevolezza, chi prova queste sensazioni e crede di vedere e vivere è in realtà uno spirito dormiente nella sede spirituale. Anche nel mondo eterico, che lo visitiamo da vivi o da deceduti nel piano materiale, noi siamo i sognatori provenienti da un altro luogo.
I nostri corpi, che siano il fisico o l'eterico, per poi andare a ritrovarsi in astrale prima e causale dopo, sono pur sempre manifestazioni del sogno di uno spirito. In realtà, fummo creati come spiriti e la suggestione delle Creazione ci ha fatti addormentare. Possiamo immaginare le età che vogliamo sui diversi piani che contemplano una qualche idea di Spazio - Tempo, ma nella sede del nostro spirito, si è trattato di un momento.
La vita nella Creazione è il risultato di un sogno spirituale indotto, dove Anima ha deciso di voler giocare, vivificando le diverse stanze create e quindi attirando i sogni degli spiriti creati all'inizio dei tempi. Quel che facciamo noi dormendo è soltanto una vecchia tradizione di famiglia.
Eppure, sul piano materiale, parte di quella energia particolare usata durante il sogno può essere veicolata a piacimento dai medium. Questi sono persone che riescono a utilizzare la capacità di comunicare con i mondi sottili oppure di dialogare con i defunti che esistono sul piano materiale e che anche questi ultimi possono manifestarsi con grande visibilità e clamore.
Il senso di libertà che coglie alcuni defunti sul piano materiale è per certi versi esaltante e andrà ben capito e gestito, una volta attraversato il confine della sera. A questo livello sarà bene non ferire il corpo eterico o psichico che dir si voglia e riflettere sul lato emozionante del trapasso, senza temerlo. Operazione complicata dalle sofferenze da malattie e altri guai tipici di questo guscio materiale chiamato corpo.
Oltre a energia ci serve consapevolezza e sarebbe bene che il viaggio sulla Terra fosse utilizzato per comprendere. capire e prepararsi alla successiva stagione senza timori o rimpianti. Soltanto l'ignoranza induce a temere di morire, dimenticando che è stato molto più doloroso e difficile venire al mondo. E questo concetto è ben chiaro ai molti che neppure si accorgono immediatamente di essere morti.
Questi fatti li ho raccontati in uno dei miei romanzi più simbolici, come gli altri rifiutato dall'editoria di regime. BAGLIORI SUL BULICAME è infatti la cronaca di una ricerca letteraria finita nell'attraversare, da vivo, il confine della sera. Anche questo libro, per chi non lo ha già letto, sarà ben presto disponibile gratuitamente su questo blog, dovete solo attendere e nel frattempo, magari, provare a riflettere su quel che combinate dormendo. Potrebbe rivelarsi una scoperta interessante.
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