Qualcuno mi chiede, talvolta, cosa sia la letteratura per chi la scrive, piuttosto che leggerla soltanto. Domanda alla quale non è facile rispondere e sarebbe superfluo spiegare quel che mi viene in mente di getto. Di certo, non è un modo per guadagnare, almeno qui in Italia - Draghistan. Chi vuole vivere del proprio lavoro, deve scegliere un altro mestiere per campare. Ne ho dovuti praticare svariati mentre scrivevo, da giovane, per poi continuare a scrivere continuamente una volta che ho potuto vivere dei miei risparmi, come il TFR incassato dopo ben due anni dalle mie dimissioni ringraziando le luminose norme di questo derelitto paese.
Provo comunque a rispondere: scrivere, per me, significa alternare racconti a romanzi. Il resto potrete leggerlo nell'ultimo racconto che fa parte della raccolta I RACCONTI DELL NUOVA LUNA che leggerete domenica GRATIS tramite il link che pubblicherò su questo blog per alcune ore.
Sono racconti scritti durante vari anni, nelle pause tra i migliori romanzi che ho elaborato. Due di questi sono rielaborazioni di altri racconti presentati separatamente in due lavori dei quali sono rientrato in possesso di ogni diritto, a suo tempo ceduto a due editori e ormai scaduti.
Come vi spiegavo, scrivere, in Italia-Draghistan, comprende la sventura di non guadagnare nulla o quasi. In alternativa, l'unico modo per tirare fuori qualcosa dal proprio lavoro è pretendere dall'editore il versamento anticipato di percentuali sul venduto futuro a fondo perduto. Per esempio, calcolare tale percentuale sul prezzo di copertina almeno della prima tiratura. Non conviene stipulare contratti che in tal caso prevedano meno di duemila copie. Sarà poi compito dell'editore distribuire il vostro lavoro in conto vendita presso il miglior circuito possibile.
Altrimenti, vi potrebbe accadere quel che ho passato io con ogni opera i cui diritti sono stati ceduti senza tale precauzione: ovvero non guadagnare assolutamente nulla. Ecco per quale motivo, per me, non cambia niente se offro a voi, gratuitamente, ogni domenica un'opera tramite un link pubblicato su questo blog.
Per voi, invece, cambia molto. Potete leggere gratis quel che paghereste una ventina di euro in libreria. Per gli editori, significa, eventualmente, una perdita secca perché la mia pretesa è quella di farvi leggere gratis. Avrete meno bisogno di acquistare pubblicazione nelle librerie, non vi pare?
I signori editori devono aspettarselo che qualche scrittore eviti di lasciare i propri lavori a dormire nel computer, specie se, da lettori, incontrano tante porcherie negli scaffali delle librerie visitate e devono domandarsi di continuo come mai che le proprie opere le librerie non le vedranno mai, pur valendo qualcosa in più di quanto pubblicato normalmente.
Ognuno può guardare i propri interessi come vuole ma neppure lamentarsi se gli altri fanno lo stesso. Per qualcuno limitarsi a pubblicare opere non leggibili di raccomandati vari si tradurrà in un boomerang che per ora colpisce solo librai ed edicolanti e di questo mi rammarico parecchio.
Potrebbe finire anche la pacchia di sopravvivere tramite contribuzioni pubbliche, chissà. Tempo al tempo, lo vedremo. Nel frattempo, collegatevi spesso a questo blog, per notizie, anticipazioni e improvvisa offerta di opere gratuite da leggere e gustare come vi pare.
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