mercoledì 11 dicembre 2024

Immortalità e UFO

 Come ha imparato a comprendere chi legge i miei romanzi, gli alieni sono impegnati soprattutto nella ricerca dell'immortalità. In particolar modo i nostri peggiori tiranni, i Rettiliani, cercano di prendersela dagli animici terrestri ed Elohim se riescono a catturare. I secondi sono da considerarsi prigionieri di guerra dato che Rettiliani e Elohim si combattono ancora e perlomeno dai tempi descritti nelle cronache narrate da Seneca, Plinio il vecchio, Giuseppe Flavio, Tacito. Non mi credete?

Tacito, in Historiae, Libro V, paragrafo 13, narra di prodigi che il popolo non aveva potere di evitare nè con sacrifici nè con preghiere e che si svolgevano in cielo, dove si notavano scontri di eserciti con sfolgorio di armi e per l'improvviso ardere delle nuvole, vide aprirsi le porte del tempio mentre si udiva una voce sovrumana dire che gli dei se ne stavano andando mentre si udiva un gran movimento di convogli.



Plinio il vecchio, invece, nel suo tomo Naturalis Historia ci parla spesso di alieni nel Secondo Libro. Narrando, in particolare la visione di molti soli contemporaneamente, visti all'alba o al tramonto, quindi in condizioni di luce soffusa, mentre chiarisce che una sola volta, sul Bosforo, furono avvistati ininterrottamente da mezzogiorno fino al tramonto. E aggiunge che uomini del passato avevano visto tre soli durante i consolati di Spurio Postumio e Quinto Muzio (186 a.C.), Quinto Marcio e Marco Porcio (186  a. C.), Marco Antonio e Publio Dolabella (24 a. C.) e Marco Lepido e Lucio Blanco (78 a. C.). 

Il grande autore classico aggiunge che mai, nella sua epoca, furono visti più di tre soli insieme. Ma di notte apparvero tre lune durante i consolati di Gneo Domizio e Cannio Fannio (192 a. C.). Invece, molte volte accadde che la notte era illuminata come il giorno e durante le Guerre Cimbriche, avvenute nel 101 a. C., si udivano provenir dal cielo strepito di armi e suoni di tromba, mentre da Amerini e Tudertini furono avvistate armi celesti che si scontravano da Occidente a Oriente tra loro e soccombevano quelle giunte da Occidente. Nessuno si meravigliava più di fiamme viste in cielo e nubi prese da un fuoco più grande. Segno evidente di scontri  avvenuti a livello atmosferico terrestre.

Giuseppe Flavio, nelle Cronache Giudaiche, dal verso 296 in poi racconta alcuni eventi che precedettero la caduta di Gerusalemme: il 21 del mese di Artemisio (facente parte del calendario lunare in uso in Macedonia dal 1 millennio a.C., corrispondente più o meno alla luna di aprile.) apparve una visione miracolosa difficile da credere, ma con vari testimoni oculari, che descrissero prima che il sole tramontasse, apparire in cielo su tutta la regione, una serie di carri da guerra e schiere di armati che, sbucati dalle nuvole, circondarono la città di Gerusalemme. Ma i sacerdoti entrati nel Tempio nella festa di Pentecoste, udirono distintamente una serie di voci, precedute da una scossa e da un colpo,  dire: "Da questo luogo, noi ce ne andiamo". 



Seneca parla di travi luminose in cielo nelle sue Naturalis quaestiones e Cicerone ci avverte che di notte si poteva scorgere il sole. Quindi non soltanto in Genesi si parla di interferenza aliena ma ne parlano, curiosamente, molti autori classici che non pensavano minimamente di scrivere fantascienza e soprattutto non potevano essere confusi e traviati nei loro ragionamenti dall'apparire di armi convenzionali misteriose nascoste da potenze straniere come oggi si cerca di far capire siano gli avvistamenti di UFO o UAP che dir si voglia.

La memoria ci rende immortali. Questo assunto costringe gli alieni a cercarla tramite i rapimenti degli addotti, Ma nel far questo,  si sono sempre contesi la Terra a suon di battaglie come testimoniano i testi classici e religiosi.

Pertanto se la memoria collettiva ci consente di capire, la memoria individuale si vuole preservare con l'immortalità concessa da Anima, ovvero la facoltà divina bramata dai conquistatori alieni. Solo chi non vuole non riesce a capire. Solo i censori hanno l'interesse di nascondere la verità e censurare romanzi come questo.

Eppure, lor signori hanno un problema e alla pari del diavolo che  riesce a far pentole ma non coperchi: una delle loro stesse invenzioni moderne, consente a qualche autore di sopravvivere nel tempo e nella memoria, come la Rete consente a me di offrire questo romanzo a chi vuole leggerlo. 

brano tratto dal romanzo inedito ADDIO ALLA COLONIA TERRESTRE


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