Spesso parliamo di dittature e dittatori ma ne sperimentiamo, fin da subito, uno nella nostra esistenza, il Tempo. Nessuno ha potuto dimostrare con certezza cosa sia: energia, pensiero, un essere cosciente. Eppure domina incontrastato ogni cosa, segnandone l'orologio biologico proprio. Come lo spazio, il Tempo è una delle leve della Matrice, con le quali lo spietato meccanismo che ci domina organizza l'intera realtà cosiddetta oggettiva.
Niente come il Tempo è insito in ogni nostro pensiero, oltre la natura dell'essere e il suo divenire ,scandita dall'ossidazione cellulare che sopravviene con il metabolismo. La dittatura del tempo si indebolisce soltanto mediante i viaggi al suo interno, dichiarando la possibilità di poter viaggiar come fosse un binario in entrambe le direzioni: passato e futuro, dimenticandosi dell'Eterno Presente, il vero e unico luogo che, anticamera dell'Eternità, vede annullarsi gli effetti temporali.
Nel romanzo BAGLIORI SUL BULICAME ho affrontato questo grande tema, paragonandolo alla vicenda terrena di Mario Signorelli nella sua ricerca totale del passato nel quale era un sacerdote etrusco. La narrazione è quella propria di una ricerca letteraria che finisce per diventare il tentativo di classificare definitivamente il Tempo. Dominando questo elemento, si riesce a superare i vincoli della Matrice. Cosa esista al di fuori è altro discorso, ancor più complesso. A breve, il romanzo su questo blog, gratis, per voi.
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