Devo cercare di rappresentare quel che per me fu scrivere BAGLIORI SUL BULICAME, nel 2016. Ero reduce dalla lettura di tanti libri pubblicati da Mario Signorelli, una straordinaria figura di scrittore-archeologo e medium che mi avevano letteralmente stregato fin da bambino. Tramite i suoi scritti avevo capito cosa era stata veramente l'Etruria, ai tempi della nascita di Roma e poco oltre. Sapevo che la sua preziosissima ricerca sarebbe scivolata inevitabilmente nel dimenticatoio di una civiltà moderna completamente ignorante e presuntuosa.
Oggi, come nel passato, siamo preda di un esercito di pecore matte, peraltro diventate i ferocissimi guardiani di una serie impressionante di menzogne scambiare per patrimonio culturale: religione, storia, filosofia, scienza sono state inquinate irrimediabilmente da una lunga sequenza di falsità concatenate e spacciate per programmi ministeriali. Scuole e università diffondono vaghe nozioni necessarie al mantenimenti dei livelli vitali e di sviluppo, condite con una serie impressionante di vili inganni concettuali. Siamo arrivati al punto da non conoscere minimamente neanche il territorio che calpestiamo ogni giorno, non sapere nulla, credetemi: nulla di quel che si apre intorno e volgarmente chiamato spazio. Figurarsi se avessero lasciato che la Storia coincidesse veramente con la cronologia umana che possiamo ricordare.
Purtroppo, i libri di storia e di archeologia, pe non citare un minimo esame della vera antropologia, ci riportano la stessa serie di menzogne affastellate nel presunte torri del sapere dai vari custodi e alfieri della più bieca censura ad opera dei potenti di ogni epoca. Oggi, siamo arrivati al punto che alle menzogne di false religioni utilizzate per dominare le popolazioni già tenute culturalmente all'oscuro, si è unito il moloch di una scienza cieca e volgarmente manipolata al fine di ottenere identico risultato. Ci illudiamo di essere informati su tutto ma non sappiamo quasi niente. In tale quadro assolutamente desolante e povero di ogni reale conoscenza, quei pochissimi autori liberi nella coscienza e scevri dai condizionamenti di una civiltà che fa dell'ignoranza il suo vessillo maligno, sono da preservare assolutamente nel ricordo delle generazioni a venire. Mario Signorelli, viterbese, deceduto a Viterbo nel 1990, fu uno di questi autori. Io pensai bene di andar alla ricerca dei testi non pubblicati da costui per riportarli alla luce e partii per Viterbo, in treno.
Da quel momento, BAGLIORI SUL BULICAME riporta quel che avvenne nei mesi successivi. Prima di postarlo su questo blog, devo specificare che non si tratta di un libro facile. Come non è di facile apprendimento la vera storia umana, se mai sarà raccontata nelle aule scolastiche e universitarie. Ci hanno mentito su tutto ma particolarmente sulle nostre origini per i loro nauseabondi scopi. Resta il fatto che qualunque cosa sia la Matrice, e qualunque cosa sia stata ai tempi in cui vedeva la luce l'Etruria, quindi molto prima della nascita di Cristo, nel momento nel quale i primi vagiti di quella civiltà straordinaria si stavano sollevando dalle miserie della morente cultura villanoviana, si è verificata una delle tante interferenze aliene che contiamo nella cronologia della razza umana. Dalle profondità atrali di quei luoghi, immediatamente intorno al centro dell'attuale Viterbo, un contatto alieno si verificò tra quelle popolazioni che stavano morendo e una gerarchia aliena che nel futuro sarò identificata con la dea Velthe. Il culto che sarebbe nato nei decenni successivi prevedeva conoscenze e usi completamente ignorati dai villanoviani.
Grazie all'interferenza aliena stava per nascere la gloriosa Federazione etrusca che sarebbe stata per i popoli del Mediterraneo una sintesi tra quella che oggi è la Svizzera e la Germania insieme. Fu la vera culla del sapere che poi avrebbe prima preconizzato, poi visto la fondazione di Roma. E tutto questo nacque da una potente interferenza aliena che fece esattamente quel che hanno sempre fatto gli alieni con il resto delle popolazioni umane: fondò un culto religioso. Questa religione era nient'altro che il modo con il quale si sarebbe rapportata la gerarchia aliena residente nelle profondità del territorio viterbese con i sacerdoti del culto velthaneo.
I libri scritti da Signorelli riportano tutto questo e furono pubblicati a partire dagli Anni 60 in Italia. Nel tentativo di preservarne la memoria, ho scritto a mia volta BAGLIORI SUL BULICAME e, alla fine, il tentativo è parzialmente riuscito. Purtroppo, la censura dell'editoria di regime si è opposta a che questo libro diventi una serie di pubblicazioni cartacee da reperire nelle rivendite nazionali chiamate librerie ma poco importa. Questo blog le sostituirà almeno parzialmente nella memoria collettiva fintanto che la piattaforma Blogger deciderà di lasciarlo attivo. Del resto, la Matrice è il meccanismo di marca aliena più efficiente possibile che è nato per costituire una feroce illusione dei nostri sensi e finisce ovviamente per diventare la prima censura operata ai fini di obnubilare la nostra memoria. come si accorsero gli antichi Etruschi, è possibile manipolare questa prigione chiamata Matrix ed adattarla ai nostri fini. Il romanzo che ho scritto serve ad estendere la memoria di quelle imprese, realizzate ai primi vagiti della nascita di Roma. Infatti, non trovai, nel mio viaggio di ricerca, nessun scritto originale di Signorelli, ma ho pensato di lasciare questo romanzo al fine di non permettere che la sua radiosa figura di intellettuale dotato di grande medianità possa scomparire del tutto dalla memoria delle generazioni attuali.
Io non so dirvi come e quando ritroveremo la libertà e la conoscenza perdute. Gli Etruschi furono lieti di continuare il loro percorso raggiungendo Velthe, quindi le gerarchie aliene che li avevano contattati, fin nelle profondità dei sotterranei di Viterbo, in una fantomatica Terra Promessa che si trovava e probabilmente ancora si trova, al pari di quelle antichissime civiltà che per esempio i Nazisti cercarono in Tibet. Nel loro viaggio infernale, gli Etruschi trovarono, infine, il loro destino ma noi non lo consociamo. possiamo soltanto celebrarne l'addio alla Terra che i loro sacerdoti sancirono esattamente coincidendo la fine dell'Etruria con la nascita di Roma.
Oggi, noi siamo certi che parallelamente alla civiltà sviluppatasi, bene o male o malissimo, sulla superficie terrestre, ne esistono altre nate e sviluppatesi nelle profondità degli anfratti sotterranei. E dato che, sia in superficie che nelle profondità infernali terrestri si è verificata comunque una potente interferenza aliena, tutto questo deve concorrere allo studio della vera ufologia e non della fuffa deprimente che oggi molti scambiano con l'ufologia contemporanea. Non a caso, dopo le avventure descritte in BAGLIORI SUL BULICAME, mi trovai a occuparmi di addotti ma questa, come dicono tanti narratori, è veramente un'altra storia.
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