venerdì 11 aprile 2025

Economie di guerra

 Come autore sono a dir poco censurato e marginalizzato. Come cittadino sono in preda a una crisi di nervi. Come italiano, darei le dimissioni se potessi. Ma dove siamo finiti? Ci mancava solo indebitarci per guerre che non vogliamo ,che non sentiamo nostre e non possiamo neppure lontanamente intestare alla nostra vita costituzionale ,ammesso che esista ancora. Vivere in Italia-Draghistan sta diventando un incubo a occhi aperti. La sottomissione alla gabbia di matti europea peggio di un incubo. Il controllo super e oltre statale si fa assillante.

 Le banche cominciano a mostrare la faccia cattiva ai propri clienti come le abbiamo viste fare in Canada quando il governo le incitava a bloccare i conti di chi manifestava contro la dittatura sanitaria.  Qui da noi, si comincia a colpire chiunque sia sospettato di fare  propaganda putiniana, Poi i suoi conti bancari vengono  chiusi davvero dall' amica banca. Amica di chi? Di chi ordina che il dissidente o il contestatore X o Y non possa o debba presentare pubblicamente le sue idee? Vogliamo davvero una società così conformata? 

Pensate cosa accadrà quando riusciranno a imporci il denaro elettronico. La fine di ogni idea contraria ai regimi per fame. Ecco cosa succederà. Il nostro mondo ci si rivolta contro con politicanti che fanno tutto meno che gli interessi dei cittadini che li hanno mandati a ingrassarsi in parlamento. Veramente indecente questo momento. 

E in quanto ai soldi, in termini veramente internazionalmente urlati, ora sappiamo che l'attuale presidente americano sta per fare un viaggetto a Fort Knox per vedere se davvero il suo, e il nostro, oro sia ancora lì. Secondo me fa bene a controllare e speriamo ci riferisca la verità.

Qui non campiamo più e dobbiamo dirlo forte, come durante la dittatura sanitaria. Il loro atteggiamento verso il popolo non è cambiato. In questi tempi bastardi, l'abuso è diventato il nuovo diritto e la nostra è già un'economia di guerra da quando i costi pubblici sono triplicati perché abbiamo deciso di fare sanzioni a chi ci vendeva il gas per pochi spiccioli. Ancora una volta si fa la guerra con il sangue degli altri, in un modo o nell'altro.

Putin non è nemico dell'Italia e chi la pensa in modo contrario fa benissimo a dirlo ma non può chiudere la bocca nè a me e tanto meno ad altri. Storicamente, il popolo russo non ci ha mai torto un capello e molti più danni fa invece una partitocrazia veramente dispotica e dittatoriale seppur a momenti. Un uomo libero è tale soprattutto quando difende la libertà altrui, la libertà di tutti.

Un diritto importante molto più di denaro e oro ma ugualmente messo in dubbio da regimi pericolosi e senza scrupoli. Non c'è bisogno di espatriare per incontrarli.



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