La società rettiliana che stiamo subendo, e per alcuni con grande soddisfazione, non può essere apprezzata da tutti.
Esistono spiriti liberi e libertari che non tollerano le mille gabbie dentro la prigione generale della vita materiale che la dominazione rettiliana ha stabilito per noi.
Esistono sistemi per costruirsi nicchie nella Matrice, come vi ho sempre detto, ma alcuni preferiscono soluzioni maggiormente esclusive specie nei riguardi della propria prole che non vogliono uniformare al regime stesso, vaccinazioni obbligatorie incluse.
Come sapete, tutto ha una ragione per esistere, sia la prigione che i vari detenuti che stanno cercando di liberarsi.
Io ci riesco mediante la letteratura ma altri hanno a disposizione metodi differenti.
Qui in Terra non esistono paradisi per nessuno, si tratta pur sempre di ritagliarsi un angolo più tranquillo dentro la prigione. La Matrice non dà scampo neppure ai libertari ma questi ultimi cercano in ogni modo di allentare la pressione generale.
C'è chi semplicemente cambia paese cercando angoli di paradiso nella materia; c'è chi va a vivere in barca, girando di porto in porto. C''è chi cerca la sua indipendenza in baite di montagna e ora abbiamo sotto gli occhi la casa nel bosco e la famiglia felice con tre bambini che non fa male nè a sè stessa nè agli altri ma al regime dei rettiliani non piace. Temono soprattutto che il modello possa creare emuli e questo lo ritengono di grande pericolo per il loro allevamento di mandrie umane.
Noi lo comprendiamo benissimo e altrettanto bene dovremmo trovare l'alternativa.
Il sistema dei regimi terrestri è stato concepito per non dare scampo. Esistono comunità chiuse per questo, gente che crea agglomerati umani il più possibile separati dal contesto e questi tentativi sono spesso accostati all'attività di sette misteriche.
Per esperienza vi dico che la prima prigione, dalla quale non si riesca a fuggire in nessun modo, è il corpo fisico. I corpi successivi restituiscono l'illusione di maggior libertà ma ben presto svanisce alla coscienza anche questa illusione. Credo che nel mondo causale possa esistere già la consapevolezza senza un corpo a fare da contenitore necessario e indispensabile.
Nei mondi oltre l'astrale, la coscienza ha modi dinamici per le sue funzioni ma certamente continua l'immanenza di Anima pertanto probabilmente è questa che prende un corpo per continuare a giocare, a modo suo, con il libertario che ha raggiunto quel mondo.
Visti da qui, quei mondi ultraterreni acquisiscono la parvenza di sogni ad occhi aperti, lo so. Quando ne ebbi contezza piena, decisi di seguire la via iniziatica contenuta nei Tarocchi, di cui vi parlo spesso, per praticità. Fu pensata da maestri ascesi per fornire una guida molto immediata, quindi fatta di immagini, per i viaggatori nello spirito che, tra l'altro, dovevano nascondersi dagli sgherri della Chiesa.
Ebbene, la via proposta è sempre di tipo individuale e si svolge tramite stazioni spirituali. Esistono tuttavia carte che descrivono la presenza collettiva dei senzienti, quindi in taluni casi la spinta coscienziale dev'essere di tipo partecipato e collettivo.
Non farò l'errore di riassumere il significato di ogni lama come se fosse possibile descrivere la loro portata con un riepilogo descrittivo. I Tarocchi sono archetipi cioè immagini che parlano allo spirito. Il percorso va eseguito da uno spirito che si deve svegliare dal suo sonno indotto.
Noi dobbiamo partire dal capire che non siamo quel che crediamo di essere. I metodi per arrivarci sono molti ma nessuno esclude un altro metodo. Se il regime dei rettili ci impedisce una forma di sviluppo della coscienza, è necessario cambiare carta e gioco per proseguire il ritorno verso il proprio stato ideale.
Il Matto sa benissimo che sua sulla strada esistono trappole e crepacci da superare eppure la segue con il solo fardello delle sue passate conoscenze che si rivelerà peraltro quasi inutile con il proseguire del cammino. La segue spinto dall'attacco di una belva che lo costringerebbe comunque a muoversi cioè a fuggire.
Non ci si può fermare a uno stato, un luogo, un posto qualunque perchè è necessario un sviluppo dinamico che non si dimostri legato a un posto qualsiasi della Matrice. Un posto serve il tempo che basta a prepararsi a partire. La casa nel bosco sarà abbandonata per trovare la prossima stazione di quella famiglia, il più lontano possibile dal regime dei rettili.
Se non trovano qui la loro base ideale, la troveranno altrove. Se ci si muove collettivamente, nessuno può restare indietro e i bambini sono troppo piccoli per lottare contro rettiliani.
C'è un tempo per restare e un tempo per muoversi, uno per arrivare e uno per partire. Sarebbe utile meditare sulle carte, sulle lame, per capirlo. Abbiamo uno strumento, usiamolo come una bussola.
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