Una delle questioni maggiormente sorprendenti citate da alcuni addotti è la loro consapevolezza di vivere in un mondo dimensionale.
In pratica, essi erano certi che durante il sonno potevano accedere alle altre vite parallele che stavano vivendo senza poterne avere contezza nella veglia. Quindi, nella fase onirica, vivevano momenti di un'altra, loro, esistenza.
Questo evento pone il problema che vede alcuni di noi intrappolati in mondi dimensionali. Le vite parallele possono svolgersi in questa Terra o posti relativi a paesaggi compresi in altre locazioni, quindi in altre linee Spazio - Temporali.
Molti di loro erano quindi perplessi ,non potendo immaginare cosa sarebbe stato di loro dopo il decesso fisico. Nella loro concezione normale, dopo la morte sarebbe seguita la fase di esistenza nei mondi sottili, come insegna la tradizione.
Eppure la certezza di vivere più vite contemporaneamente li metteva nella condizione di dubitare se dopo la morte nella vita diciamo cosciente poteva seguire un risveglio in un delle vite parallele, magari senza ricordare la vita precedente.
Questo fatto potrebbe ricordare l'idea di immortalità connessa alla presenza di Anima in un corpo umano. Tale facoltà divina potrebbe non tollerare l'idea della morte o addirittura non poter morire essendo immortale per natura. Questo sarebbe il modello di immortalità che Anima concederebbe al veicolo umano che sta occupando nel tentativo di giocare sempre e giocare ancora.
Se fosse veramente così, si capirebbe bene a cosa pensano di ottenere gli alieni cercando di spostare Anima presente negli addotti nei loro corpi per ottenere una speranza di non morire.
Per l'addotto, tuttavia, si pone il dilemma che tale immortalità potrebbe non consentire la conservazione della memoria e quindi si tratterebbe di una fase estremamente simile al concetto di reincarnazione studiato dalla Parapsicologia.
Gli addotti non riuscivano a capire cosa accadrebbe a un non morto che dopo il decesso fisico si risvegli in una delle vite parallele in precedenza sognate. Se così non fosse, l'immortalità concessa da Anima potrebbe solo ritardare o evitare del tutto la consumazione del corpo fisico chiamata comunemente morte.
Talvolta, il desiderio di morire come tutti può persino superare la voglia di vivere per sempre. Anima potrebbe essere una benedizione ma anche un perfetto dittatore.
Un 'indagine del genere potrebbe rivelarsi di grande importanza anche solo per la minoranza di esseri umani che abbiano la consapevolezza di essere veicolo di Anima, e comunque un'indagine da compiere su loro stessi. Ora potete capire per quale motivo vi ho sempre detto che la Matrice non finisca con questa esistenza terrena.
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