domenica 16 novembre 2025

La prigione nazionale, le prigioni mondiali e la libertà individuale

 Quando si parla di diritti, di libertà e di regimi, penso sia necessario partire dalle vere forme di schiavitù che le Elite, ereditarie del potere alieno, ci impongono qui sulla Terra, ovvero una delle dimensioni spazio-temporali della materia. 

Il sistema di sicurezza edificato dalle Elite che governano questo settore, dove noi pensiamo di esistere e condurre la nostra vita, funziona a strati. Pensate a una prigione fatta da mura concentriche. 

Infatti, si parte dal territorio di nascita che assegna una residenza politica e fiscale, talvolta un'appartenenza religiosa. ci si ritrova incastonati dentro una famiglia, se va bene, che fa parte di un regime istituzionale e politico. per esempio, l'Italia-Draghistan. 

Questo regime politico appartiene a un altro stato mediante un trattato internazionale come quello denominato Cassibile a fronte di una sconfitta sul piano militare nel 1945. Questo stato può muoversi ed esercitare le sue facoltà solo all'interno delle condizioni poi fissate dai trattati pace di Parigi nel 1947. 

In varie fasi, evidentemente, i nostri padroni hanno impartito all'Italia-Draghistan di aderire a una specie di superstato continentale chiamato Unione Europea. Noi sappiamo che una idea fissa delle vecchie Elite era superare le vecchie costituzioni europee considerate un muro invalicabile per stabilire nuove forme di governo delle masse, quindi un diverso ordinamento. 

Con l'istituzione della Unione Europea e i nuovi trattati di Lisbona e seguenti, questo obiettivo è stato pienamente raggiunto soprattutto per quanto attiene ad alcune facoltà un tempo riconosciute agli stati nazionali, per esempio, la sovranità monetaria e finanziaria ma non quella fiscale e neppure, se vogliamo, la paventata azione militare dei diversi stati componenti l' Unione Europea.

 Quindi, la tanto decantata, da alcuni esaltata, da altri maledetta, Unione Europea è funzionante soprattutto per le questioni monetaria e finanziarie con il culmine di tale processo quando la cosiddetta legge finanziaria o di bilancio, viene preparata dal governo nazionale in carica ma inviata in esame per l'approvazione alla Commissione Europea prima che sia votata dal parlamento. Quindi è evidente che siamo sotto tutela di una commissione continentale per quel che riguarda i saldi economici della Repubblica Italiana. 

Inoltre, la libertà di battere moneta e quotarla tra i cambi internazionali è stata a noi sottratta e infusa nella divisa europea chiamata Euro. 

Uno stato che non abbia la capacità di battere moneta, non è neppure uno stato, figuriamoci se pretende di essere una stato libero. Potete chiedere a qualsiasi intelligenza artificiale quali siano gli elementi che contraddistinguono uno stato e la risposta sarà sempre questa: gli elementi che contraddistinguono uno stato sono il popolo, il territorio e la sovranità. Per quanto riguarda la sovranità si parla incessantemente di cederne sempre di più all'Unione Europea e quindi uno dei fondamenti del nostro stato è ormai perduto in tutto o in parte.

Non si tratta di una situazione facile. Siamo pieni sul territorio. di basi militari statunitensi e della Nato a cui aderiamo. Non abbiamo più la facoltà di battere moneta e di amministrare le nostre finanze e infatti, come noto, lasciamo fare alla Ue. Al di là delle libere interpretazioni di chiunque, difficile negare di essere una colonia statunitense per giunta amministrata da un super stato continentale europeo. 

Da questo si deduce che servirebbe un'attenta riflessione per calcolare di quanta libertà vera o presunta disponiamo noi cittadini di quella che si potrebbe semplicemente chiamare penisola italiana. E questo mi verrebbe da eccepire quando sento taluni che continuano a lamentarsi per la perdita di potere della nostra carta costituzionale. 

Sarebbe arduo imporre la costituzione a una colonia straniera per giunta amministrata finanziariamente da un super stato continentale anche concettualmente. Infatti, le nostre istituzioni interne non fanno altro che inchinarsi a Stati Uniti e Unione Europea.

Quanto meno, queste entità statali dovrebbero essere menzionate in una costituzione che non le cita minimamente se non per ricordarci che i trattati internazionali sono  recepiti dall'Italia mediante la procedura degli Artt. 10, 11, 80 e 87. Cassibile fu firmato dalla Corona mentre le procedure per andare ad annegare nell'Unione Europea ce le siamo imposte con la Repubblica. 

Nel resto del mondo non va meglio. Uno dei metodi migliori per studiare la Storia è quella di mettere da parte i libri di testo, pieni di commenti e riassunti e dedicarsi alla lettura dei trattati di pace seguenti alle varie guerre che sono poi i veri decisori dei confini nazionali. Tali confini servono soltanto per amministrare in maniera difforme i popoli che li abitano. Un tempo, la divisione in diversi confini era soprattutto utile a chi voleva sottrarsi da un regime semplicemente valicando la frontiera con un altro paese o nazione. 

Quando si eliminano i confini si unificano le leggi e quindi automaticamente si comprimono le libertà di chi poteva vantarne rispetto alla maggioranza dei suoi simili. E se e quando non bastano guerre e conflitti vari per cambiare i confini, ci pensano i trattati internazionali come il Patto Antartico per crearne di nuovi.

Inoltre esistono misure pensate e applicate appositamente durante le varie emergenze che permettono a entità statali di sopprimere diritti concessi nella normalità a tutti e l'abbiamo sperimentato recentemente durante la pandemia dichiarata per colpa del virus Covid 19 affrontata in maniera del tutto differente nei vari stati che descrivono i territori di questo mondo.

Tutto questo limita e circoscrive sempre le libertà individuali del singolo essere umano e ben oltre ai principi elencati nella dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, approvata nel 1948 dall'ONU. Potete stabilire da voi se tali principi siano riflessi o rispettati nelle varie leggi nazionali e in particolare da quelle italiane.

Oggi le nostre libertà spesso dipendono da condizioni economiche, relative alla salute e in parte decise da impedimenti alla libera circolazione sui territori mediante guardie di frontiera, muri, dogane e a trattati quali il già citato Trattato Antartico, imposto con la forza militare a chi intenda violarlo.

Al di là di queste elementari considerazioni, in genere sono oggi gli stati a delineare o moderare le libertà individuali e sempre con la forza di legge. La nostra libertà spesso non coincide con la legge anzi quasi mai. E il fuori legge è sempre pensato come una minaccia del vivere sociale e trattato come tale. 

Ho scritto questo post per cercare di ragionare su quale forma di libertà potremmo mai aspirare restando nel piano materiale. Il contrario di libertà o liberazione è lo stato di prigionia o cattività. Di solito si parla troppo poco di quest'argomento.

Nei miei romanzi ho pensato di descrivere situazioni all'estremo per quanto riguarda la vita degli esseri umani, per esempio nei libri che fanno parte del ciclo rettiliano dove i protagonisti sono gli addotti, esseri umani rapiti e torturati da alieni. Per me, la peggior metafora dell'essere privato di libertà, per giunta trattamento imposto da esseri dotati di intelligenza e tecnologie superiori.

Esseri un tempo confusi con gli dei.

Ebbene, di quale libertà potrebbero mai vantarsi i poveri addotti? Potreste deciderlo voi, lettori dei miei romanzi e finireste per cercare di capire di quale libertà potremmo mai vantarci noi, specie derivata da esperimenti genetici di natura aliena, peraltro eseguiti al fine di popolare un territorio materiale al quale non eravamo abituati per caratteristiche genetiche. 

Fateli da voi, questi ragionamenti, se vi va perchè non li sentirete mai dibattere in un luogo pubblico come potrebbe essere un talk show televisivo, nè in una conferenza tenuta in un teatro o  in una sala da congressi. E se questa fosse l'ennesima violazione della libertà di parola e d'espressione?


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