mercoledì 16 novembre 2022

Gli eroi che non ci hanno mai tradito

 Leggo un articolo su Eugenio Ginardi e mi tornano in mente i momenti della mia gioventù, quando ascoltavo anche le sue canzoni. Le ascoltavo perché volevo essere come si descrive lui in questa intervista: fuori da ogni linea. 

Anch'io avevo un padre, tra l'altro adorato, di destra. Ma non m'impediva di vedere la libertà che poteva concretizzarsi se l'Italia si fosse dimostrata un paese di sinistra. La gente come me avevamo nulla a che vedere con l'invasione della Cecoslovacchia. 

Per noi, la sinistra voleva dire equidistanza tra Nato e Patto di Varsavia, libertà e liberazione da tutti i dogmi borghesi, quelli sessuali in primis. Sinistra era i film americani degli Anni 70, i capelli lunghi, i jeans e soprattutto sentirsi al di là di ogni, possibile, compromesso morale. Erano le cronache dei Sandinisti, era la memoria del Che, era insomma immaginare un mondo scevro dall'invadenza dei gendarmi Yankee. 

Un mondo che non si è mai realizzato. E fa bene, Finardi, a parlare degli eroi che non ci hanno mai tradito: sono pochi. I miei, sono tutti morti. 

Per quanto mi riguarda, ho cercato d'incarnare la figura di scrittore fuori dagli schemi oltre che dai contratti editoriali lucrosi. Scrivo quel che voglio e non faccio un soldo: bene così. Vivere di letteratura per me significa scrivere e non ingrossare il mio portafogli con i romanzi. I miei personaggi sono persone che cercano la libertà oltre ogni cosa. Li trovate soprattutto in questi libri:

 L'INGANNO DEL DRAGO: Svelati gli ultimi misteri di [Marco Caruso] 

eVittime Sacrificabili (Quattro passi nel Mistero Vol. 5) di [Marco Caruso] 

eBagliori sul Bulicame di [Marco Caruso]

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